A proposito dei cedri di piazza Europa, l’assessore Luca Pellegrino, rispondendo alla nostra diffida sull’abbattimento delle piante per realizzare il parcheggio sotterraneo, dichiara che “Cuneo è una città piena di verde”. Il verde non è mai troppo, visto che le piante assorbono l’anidride carbonica ed altri gas inquinanti, problema oggi di estrema attualità, oltre a mitigare il clima. Non si vede, quindi, la necessità di abbattere alberi, i cedri dell’Atlante, che stanno bene e svolgono egregiamente il loro ruolo.
Inoltre l’assessore dichiara che “sulla futura piazza Europa sono previste vasche di verde pubblico con un’altezza del riporto di terra di un metro, con adeguati sistema di drenaggio e protezione delle radici. Tale profondità di riporto è garanzia di vita per un numero consistente di piante di seconda e terza grandezza che potranno essere messe a dimora”. Dichiarazione assurda perché le piante di seconda grandezza raggiungono mediamente i 20 metri di altezza e quelle di terza grandezza arrivano a 16 metri (più di un palazzo di quattro piani) con l’apparato radicale distribuito fino a 2 metri, 2 metri e mezzo di profondità. Un “franco di terreno” (spessore dello strato) di un metro, che diventa di cm 80-85 togliendo lo strato drenante e la stuoia TNT (tessuto non tessuto) non è assolutamente in grado di accogliere alberi. E’ un franco appena sufficiente per arbusti.
C’è anche un problema di sicurezza. Senza adeguato apparato radicale, quale può essere la stabilità delle piante? Ci sono dei sistemi di gabbie interrate e saldate alla base che migliorano la stabilità perché offrono appigli e contrasti sicuri alle radici. Sono però sistemi molto costosi e che al massimo garantiscono stabilità a piante di 8-10 metri.
Quindi, si eviti di far soffrire inutilmente delle piante che non potranno sopravvivere nelle vasche! Se si distruggerà l’attuale piazza, ci si limiti ad arredarla con qualche aiuola di fiori annuali e per il resto si lasci un prato verde e l’immancabile cemento.
Infine l’assessore non risponde al nostro dubbio di come si garantirà la salute dell’apparato radicale delle piante inserite nei vasconi. Come cittadini che hanno il diritto di essere informati, chiediamo all’assessore di fornirci i dati tecnici in merito a questa questione. Chiediamo anche di prendere visione della dichiarazione asseverata del progettista che indica che quel franco di terra dei vasconi garantisce la sopravvivenza e la stabilità degli alberi di seconda e terza grandezza.
Il presidente di Pro Natura Cuneo
Domenico Sanino