Ancina, uno spaventapasseri che simboleggia l’inclusione

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Uno spaventapasseri in tutto e per tutto, con tanto di fasci di paglia agghindati in vestiti pittoreschi e con le sembianze ispirate al personaggio di ‘Pippi Calzelunghe’: è il ‘compito autentico’ che le ragazze della classe 1A del Liceo linguistico hanno prodotto, mettendosi in gioco nell’ambizioso progetto “Pensare al plurale”. Il manufatto fino a domenica 14 maggio è stato esposto e molto apprezzato durante la “Festa degli Spaventapasseri” che da oltre vent’anni anima il borgo di Castellar nel saluzzese. Un successo, insomma, per le studentesse dell’Ancina, soprattutto perché con lo spaventapasseri hanno voluto simboleggiare l’inclusione, come bene recita il cartello apposto accanto alla loro opera su cui campeggia la scritta: “L’inclusione è per tutti, la bellezza è nella diversità”, firmato: “Liceo Ancina – Fossano”.

“Le ragazze – dicono dall’Ancina i docenti che hanno coordinato il progetto, ovvero Sarah Conte, Elisabetta Gallo e Flavia Morano – meritano davvero un grande plauso, perché hanno saputo intrecciare materiali, vestiti, colori e idee per dare corpo a valori inclusivi di cui non si può far a meno in nessun luogo, tanto meno a scuola: qualcosa di cui loro ci danno prova concreta ogni giorno in classe e da oggi anche tangibile in questo prezioso lavoro”