In occasione del mese della sensibilizzazione per il tumore alla vescica, l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle riceve un bel regalo dalla Fondazione Crc: si chiama Combat BRS ed è un sistema innovativo per l’esecuzione della Chemioterapia Ipertermica Intravescicale. In sostanza, il macchinario scalda il liquido utilizzato durante la seduta di chemioterapia, incrementando notevolmente l’efficacia delle instillazioni di Mitomicina C per il trattamento del cancro della vescica non muscolo invasivo.
Il direttore della struttura complessa di Urologia del S. Croce, Ivano Morra spiega nel dettaglio i benefici della metodica: “Il nuovo sistema sfrutta il controllo preciso ed efficace del calore e i provati effetti sinergici della chemio-ipertermia per colpire il cancro della vescica non muscolo invasivo. Gli effetti reciprocamente intensificati dei farmaci chemioterapici e dell’ipertermia sono ben documentati per la loro azione citotossica (morte delle cellule malate, ndr) e sono ampiamente utilizzati nel trattamento di diversi tipi di cancro tra cui quello della vescica. Le cellule tumorali diventano più permeabili e sono colpite su vari livelli a causa della loro incapacità di dissipare il calore e in più il calore accresce le risposte immunitarie naturali del corpo. L’obiettivo di questo trattamento è ridurre le recidive e la progressione della malattia”.
“Siamo molto soddisfatti per l’acquisizione della nuova metodica per combattere il tumore alla vescica – dichiara il Commissario Livio Tranchida -. Ringrazio il dottor Morra e la sua équipe per il costante aggiornamento delle tecniche che ci hanno permesso di raggiungere traguardi rilevanti a livello regionale. Un grazie alla Fondazione CRC che ancora una volta si distingue per la vicinanza al territorio e per un’attenzione speciale nei confronti della Sanità e dell’Azienda Ospedaliera hub per la provincia di Cuneo.”
Presso la struttura di Urologia dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle si effettuano da 20 a 25 instillazioni a settimana, con il trattamento quindi di oltre mille pazienti all’anno. Recentemente, studi sul tumore alla vescica, eseguiti dal reparto di Urologia, sono stati presentati al Congresso annuale della Società Europea di Urologia (EAU) e al congresso annuale della Società Americana di Urologia (AUA).
Presso lo stesso reparto i tumori della vescica sono trattati a 360 gradi con tutte le metodiche previste dalle linee guida internazionali, dalla resezione endoscopica del tumore vescicale (TURB), all’instillazione di chemioterapici, all’immunoterapia topica, sino agli interventi di cistectomia radicale con ricostruzione della vescica. Il sistema Combat è un ulteriore strumento per ampliare la gamma delle proposte curative.