Il senatore cuneese Mino Taricco presenta un’interrogazione parlamentare sul’Ilva | Posta particolare attenzione alle situazioni di Novi Ligure e Racconigi

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In queste ultime settimane di giugno cruciali per il destino dell’ILVA si deve vedere un’azione forte del Governo e a chiederlo è il Senatore Mino Taricco.

E’ ancora troppa l’incertezza sul futuro di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie, sull’ambiente e la salute di tante persone. E il destino generale del gruppo ricade sui lavoratori dei siti piemontesi di Novi Ligure e Racconigi.

Il nuovo Governo ha nel programma una riconversione economica che costerebbe circa 2.5 miliardi di euro senza individuare le fonti di finanziamento del programma stesso.

A pochi giorni dalla scadenza del termine per la decisione sull’acquisizione da parte di Arcelor Mittal del più grande sito siderurgico italiano, tutta questa incertezza è drammatica per i territori e per gli stessi lavoratori.

A Racconigi l’annuncio di una riduzione del personale – da 163 dipendenti a 125 – e la successiva cancellazione di anzianità e benefits acquisiti nel tempo, provoca non pochi timori sulle prospettive lavorative del sito piemontese.

Anche la situazione per i circa 800 dipendenti del sito di Novi Ligure, essendo quest’ultimo collegato in termini di semilavorato all’ILVA di Taranto, non è migliore.

Il Senatore Taricco sollecita e interroga quindi il Ministro del Lavoro per capire come si sta orientando la trattativa per trovare una soluzione chiara e definitiva sugli investimenti industriali annunciati e sulle garanzie ai lavoratori dei siti produttivi.

 

c.s.