“Cambiamenti climatici e siccità: quali strategie?”, convegno venerdì 16 giugno a Cuneo

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Cambiamenti climatici e siccità: quali strategie?” è il tema del convegno in programma venerdì 16 giugno al Centro Incontri della Provincia (corso Dante 41) a Cuneo organizzato dall’Ordine degli Ingegneri in collaborazione con la Provincia. L’appuntamento è al mattino per un seminario di studio dalle 8,45 alle 12,45 e al pomeriggio per un convegno in sala Falco dalle 14,30 alle 16,30.

L’Ordine degli Ingegneri della provincia di Cuneo vuole contribuire a dibattere un tema emergenziale di fondamentale importanza quale quello della siccità che è dovuto ai cambiamenti climatici in corso. Dopo i saluti istituzionali del presidente della Provincia Luca Robaldo e del consigliere provinciale Davide Sannazzaro con delega ad Acqua e Settore irriguo, interverrà l’ingegnere Adriano Scarzella, presidente dell’Ordine degli Ingegneri. Si alterneranno sul palco numerosi relatori esperti, tra cui l’ingegnere Roberto Ronco dell’Ato 4 e alcuni docenti del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (Diati) del Politecnico di Torino come il geologo Bartolomeo Vigna, l’ingegnere Alberto Viglione e l’ingegnere Stefania Tamea. Seguiranno gli interventi dell’ingegnere Paolo Algarotti, responsabile dell’Ufficio Acque della Provincia di Cuneo, dell’ingegnere Roberto Del Vesco, Settore Difesa del suolo e coordinatore area dighe della Regione Piemonte, dell’ingegnere Piercarlo Boasso, libero professionista Ordine Ingegneri Cuneo e e la dottoressa Paola Molina, responsabile del Settore Servizi ambientali della Regione Piemonte. Al pomeriggio è prevista una tavola rotonda con la partecipazione di alcuni relatori e degli ingegneri della Commissione idraulica rivolta principalmente alle problematiche dovute alla siccità nei territori cuneesi.

Il presidente della Provincia Robaldo: “Quello dei cambiamenti climatici è un argomento importante ed urgente per tutti, ma in particolare per il nostro territorio provinciale che risente di maggiori e più gravi condizioni di fragilità sotto diversi aspetti. Occorre quindi tenere alta l’attenzione sul problema ed è quello che stiamo facendo anche grazie alla collaborazione degli esperti tecnici, come l’Ordine degli ingegneri”.

Il presidente dell’Ordine Scarzella sottolinea l’importanza del seminario: “L’Ordine degli ingegneri, attraverso la Commissione idraulica, ha voluto proporre questa giornata di studio per approfondire le tematiche legate al fenomeno della siccità che, nell’anno scorso, ha esaurito i bacini idrici superficiali e sotterranei dell’Europa. L’inverno avrebbe dovuto portare sollievo, ma molte delle regioni più colpite del continente hanno visto poca pioggia o neve”.

I cambiamenti climatici rappresentano una minaccia molto grave e le loro conseguenze si ripercuotono su molti aspetti diversi della nostra vita e interessano tutto il globo terreste. Le calotte polari si sciolgono e cresce il livello dei mari. In alcune regioni i fenomeni meteorologici estremi e le precipitazioni sono sempre più diffusi, mentre altre sono colpite da siccità e ondate di calore senza precedenti. Anche in Piemonte e, proprio in provincia di Cuneo, le avvisaglie di quello che poi si sarebbe manifestato la scorsa estate con la siccità e la conseguente carenza idrica, si erano palesate già quattro anni fa. Per un territorio che lo scorso anno è stato il meno piovoso d’Europa i problemi sono emersi in modo drammatico, in primo luogo nel settore agricolo, ma anche in quello idroelettrico, nei bacini relativi all’antincendio per poi arrivare al settore idropotabile. Molti enti pubblici, tra cui la Regione Piemonte si stanno muovendo proponendo delle soluzioni come quelle di invasare l’acqua, razionalizzarla nell’uso agricolo, recuperare le perdite negli acquedotti”.

“Ma occorre anche cambiare molto la mentalità – continua Scarzella -. Tutti noi dobbiamo pensare che il modo con cui usiamo l’acqua attualmente non è più sostenibile. Dobbiamo capire che l’acqua è un bene preziosissimo e limitato e pertanto dobbiamo imparare a razionalizzarne l’uso e soprattutto evitarne gli sprechi. Con il convegno i relatori e gli esperti, che ringrazio per la loro presenza, sapranno dare risposte e proporre valide soluzioni a questi gravi problemi”. Prosegue l’Ing. Stefania Benzo, referente della Commissione Strutture dell’Ordine. “Questa situazione di crisi meteorica che comporta una drastica modifica dell’equilibrio associata all’invecchiamento delle reti e delle infrastrutture idrauliche pensate e costruite in un ambiente totalmente diverso rispetto all’attuale, implica delle scelte forti ma consapevoli, ben studiate, che a volte stravolgono l’attuale assetto delle infrastrutture idriche. Penso che questa sia una sfida per il territorio che coinvolge soprattutto il ramo dell’ingegneria idraulica e mi auguro che la nostra Commissione idraulica sia il perno di questa trasformazione”.