Francesco Monchiero, presidente del Consorzio Tutela Roero, è il nuovo presidente di Piemonte Land of Wine, il super consorzio che raggruppa i Consorzi vinicoli del Piemonte. Lo ha eletto, nell’assemblea del 14 giugno, il Consiglio direttivo composto dai rappresentanti di tutti gli enti consortili del vino piemontesi.
Classe 1975, enologo e produttore vitivinicolo nella zona del Roero, Monchiero è impegnato dal 2013 nella conduzione del Consorzio Tutela Roero.
Arriva alla presidenza di Piemonte Land dopo un periodo di vuoto in seguito alle dimissioni presentate a fine 2021 dall’allora presidente in carica, Matteo Ascheri al timone del Consorzio di Barolo e Barbaresco.
Con Francesco Monchiero sono stati eletti anche due vicepresidenti: Stefano Ricagno, anche vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti in rappresentanza dei Consorzi più grandi, e Andrea Fontana, a capo del Consorzio tutela dei Nebbioli dell’Alto Piemonte, a rappresentare gli enti consortili meno articolati.
Le prime dichiarazioni di Monchiero: «Sono onorato di essere stato eletto presidente di Piemonte Land con il voto di tutti i Consorzi. È un segno di unità e un prezioso strumento per il futuro del vino piemontese».
Monchiero ringrazia la passata dirigenza, «che ha saputo guidare Piemonte Land, anche cedendo ruoli e competenze, verso una necessaria e corretta nuova autorifondazione e che ha portato al timone il sottoscritto, presidente di un Consorzio vinicolo medio come quello del Roero, e a una rappresentanza garantita per tutti i Consorzi vinicoli del Piemonte».
E considera questo nuovo equilibrio di governo del direttivo del vino piemontese un fatto epocale che conferma una sostanziale unione di intenti.
Dice: «Sarò il presidente del Piemonte del vino e di tutte le sue espressioni di eccellenza. La mia presidenza sarà improntata non solo a un’assoluta trasparenza, ma anche a un’apertura a tutte le componenti di Piemonte Land con un unico obiettivo comune: promuovere il brand Piemonte in Italia e nel mondo e fare in modo che i nostri vini e i nostri paesaggi continuino a essere un valore aggiunto non solo commerciale, ma anche di cultura, di rispetto ambientale e del lavoro, di turismo, di memoria della nostra storia e di voglia di futuro nel segno della ricerca e della sostenibilità».
Per Monchiero Piemonte Land deve essere un tavolo di confronto per tutti i Consorzi che porteranno in quell’ambito le loro opinioni, le istanze, i progetti e le aspirazioni. E chiarisce: «Piemonte Land sarà una sorta di Stati Generali perenni del vino del Piemonte, in modo da garantire dialogo, ragionamenti e scelte condivise. In questo senso sono certo che da tutte le filiere arriverà la più stretta collaborazione per raggiungere scopi unitari e alti, al di là dei campanili e delle diversità che da ostacoli devono diventare i nostri strumenti di forza e affermazione in campo nazionale e internazionale nel solco del Piemonte vinicolo che da sempre è avanguardia, innovazione e leadership».
Parole di soddisfazione per la nomina di Francesco Monchiero a presidente di Piemonte Land of Wine anche da parte dell’assessore a Cibo e Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa: «La Regione Piemonte non può che plaudire al superamento di un periodo di stallo che era seguito alle dimissioni dell’ex presidente Ascheri. Ora Piemonte Land, con un rinnovato direttivo e con nuovi progetti di promozione e di governance del comparto del vino, può tornare ad essere appieno un punto di riferimento e un ente strategico per il futuro delle denominazioni vinicole piemontesi in Italia e nel mondo».
Il Consorzio Piemonte Land of Wine
Piemonte Land of Wine nasce il 29 luglio 2011 per offrire ai Consorzi di tutela del vino piemontesi un punto d’incontro per confrontarsi, individuare operatività e strategie comuni utili alla promozione del vino piemontese in Italia e nel mondo.
Piemonte Land, che rappresenta oggi tutti i 14 Consorzi del vino ufficialmente riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura, oltre alla Vignaioli Piemontesi, promuove gli oltre 44.000 ettari di vigneto piemontesi, che dalle province di Alessandria, Asti e Cuneo si estendono fino ai piedi delle Alpi. Un grande patrimonio enologico, per l’80% costituito dalle 19 Docg e 41 Doc regionali.
Prima esperienza italiana di condivisione delle politiche promozionali tra Consorzi, Piemonte Land continua incessante la sua opera a favore non solo dei vini, ma anche dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze di una delle regioni vitivinicole più importanti al mondo, i cui territori sono divenuti patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO nel 2014.
Info per didascalia foto:
Francesco Monchiero – consorzio del Roero (Presidente), Stefano Ricagno – consorzio dell’Asti (Vice), Andrea Fontana – consorzio Nebbioli Alto Piemonte (Vice), Bartolomeo Merlo – consorzio Caluso, Carema, Canavese, Maurizio Montobbio – consorzio del Gavi, Vitaliano Maccario – consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Daniele Oddone – consorzio Ovada, Maria Cristina Castelletta – consorzio Alta Langa, Marina Zopegni – consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese, Andrea Ferrero – consorzio Barolo, Barbaresco, Alba Langhe e Dogliani, Gian Paolo Repetto – consorzio Colli Tortonesi, Paolo Ricagno – consorzio Vini d’Acqui, Fabio Saravesi – consorzio Colline Monferrato Casalese, Luca Trombotto – consorzio Vini Pinerolese, Eugenio Arlunno – Vignaioli Piemontesi in rappresentanza del consigliere Giulio Porzio, ed il revisore Dr. Francesco Foderaro.