Il “grazie” della Ferrero ai dipendenti più fedeli

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La “Premiazione de­gli Anziani Ferrero” è uno degli appuntamenti più sentiti non solo all’interno del colosso dolciario ma in tutta la comunità. E non stupisce che lo sia. Questo perché ogni edizione della cerimonia è capace di rinnovare il solido legame che unisce la Ferrero alle “sue” persone, e viceversa. Del resto, da sempre, la Fer­rero pone al centro proprio le persone, ritenendo che queste siano le vere artefici dei brillanti risultati ottenuti. È per tale motivo che l’azienda ha costantemente puntato su determinati aspetti, capaci, se valorizzati adeguatamente, di creare un buon ambiente di lavoro. Questo contesto, in cui prevalgono determinati valori e in cui l’azienda si impegna – con progetti sociali mirati – a favore dei propri collaboratori, ha fatto sì che i dipendenti stessi, cresciuti in un ambiente così positivo, siano diventati una delle più importanti colonne portanti dello sviluppo economico della Ferrero. Così, anche quest’anno, l’attribuzione dei riconoscimenti ai dipendenti con maggiore esperienza in azienda si è trasformata in una grande festa partecipata. L’evento si è svolto venerdì 23 giugno, ad Alba, nell’Au­di­to­rium della Fondazione Fer­re­ro, alla presenza, tra gli altri, della signora Maria Franca Ferrero. La manifestazione, che rappresenta ap­punto una delle tradizioni più storiche e radicate della vita professionale dei dipendenti ferreriani, è stata l’occasione per ricordare quel sistema di valori profondi, citati in precedenza, in cui la famiglia crede e in cui l’intero Gruppo si riconosce. Il miglior modo per festeggiare la fedeltà dei dipendenti Ferrero che da 25, 30, 35 e 40 anni fanno parte di una grande famiglia allargata. Quella svoltasi nei giorni scorsi è stata la 51esima edizione della “Premiazione degli Anziani Ferrero” e ha permesso di celebrare il 40esimo anniversario della Fondazione Ferrero che, sotto la guida della presidente, la signora Maria Franca Ferrero, sostiene e incarna, alimentandolo continuamente, il motto “Lavorare, creare, donare”, autentico slogan e modo di essere di riferimento del Gruppo (e non solo).
Que­st’anno sono stati festeggiati 763 dipendenti in tutto il mondo: 232 con 25 anni di servizio, 271 con 30 anni, 189 con 35 anni e 71 con 40 anni.
Nell’Auditorium della Fon­da­zione Ferrero, ad Alba, sono stati premiati i dipendenti delle società italiane dell’azienda dolciaria. Da segnalare, infine, che è stato attribuito un riconoscimento – sotto forma di borse di studio – ad alcuni studenti particolarmente meritevoli.

Il gruppo compie nuovi progressi sul fronte della sostenibilità
Giovanni Ferrero: «Cresciuti nonostante l’anno molto impegnativo»

Prosegue il cammino sostenibile del Gruppo Ferrero, che nei giorni scorsi ha annunciato di aver compiuto ulteriori passi avanti relativamente al raggiungimento dei principali obiettivi di sostenibilità. I progressi della Ferrero sono documentati nel quattordicesimo Rapporto di Sostenibilità del Gruppo, che evidenzia gli avanzamenti realizzati durante l’esercizio 2021-2022 nei quattro pilastri fondamentali, ovvero: protezione dell’ambiente, approvvigionamento sostenibile, promozione del consumo responsabile e valorizzazione delle persone.
«L’anno finanziario è stato particolarmente impegnativo: è scoppiata una guerra, le catene di approvvigionamento sono state interrotte, i costi dell’energia sono aumentati e l’inflazione è cresciuta insieme al costo delle materie prime», ha dichiarato Giovanni Ferrero, executive chairman del Gruppo Ferrero, aggiungendo: «Di fronte a queste sfide, Ferrero non solo è stata in grado di crescere, ma anche di compiere notevoli progressi in diversi dei nostri obiettivi di sostenibilità e, in alcuni casi, di superarli».
Come parte del Ferrero Farming Values (Ffv), un “framework cross-commodity”, il Gruppo si impegna a supportare e migliorare l’approvvigionamento sostenibile dei propri ingredienti, oltre che a condividere le conoscenze lungo la catena del valore. Dati alla mano, nel 2021-2022, il programma Ffv ha contribuito a fornire “coaching” individuale (percorso di cambiamento che supporta le persone nella loro fase di crescita) al 32% dei coltivatori di cacao relativamente alle tecniche di pianificazione agricola e di business, mentre 155mila coltivatori di cacao hanno preso parte a piani di formazione di gruppo.
Il Rapporto di Sostenibilità descrive inoltre nel dettaglio come Ferrero abbia raggiunto il 96% di tracciabilità del cacao acquistato a livello di azienda agricola. Inoltre, l’82% dei volumi di cacao totali proveniva da gruppi di agricoltori dedicati, supportati da Ferrero. Nel­l’ap­provvigionamento complessivo di nocciole, il Gruppo ha raggiunto il 79% di tracciabilità, nonostante le complessità sistemiche della catena di approvvigionamento.
Dal documento emergono ulteriori dati significativi. Tra questi: il 92% dell’energia elettrica acquistata a livello globale da Ferrero proviene ora da fonti certificate rinnovabili, rispetto all’84% dello scorso anno; il 100% dell’olio di palma è certificato “Rspo” come segregato, con il 99,95% riconducibile a 146 mulini e 722 piantagioni (il modello di segregazione garantisce che l’olio di palma sostenibile sia tenuto separato a partire dalle piantagioni e dalle aziende agricole e lungo tutta la catena di approvvigionamento).
Si evidenziano poi altri due aspetti: è stato completato il piano quadriennale “Cocoa and Forest Initiative” (Cfi), raggiungendo la maggior parte degli obiettivi o addirittura superandoli e, alla fine del 2021, nell’ambito del Rapporto sui Diritti Umani dell’azienda, viene evidenziato come la Ferrero sia impegnata sul fronte dei diritti umani in tutte le catene del valore, indipendentemente dal prodotto o dall’area geografica.
«Attraverso ciascuno dei quattro pilastri chiave del nostro “framework” di sostenibilità, il Rapporto mostra che abbiamo compiuto notevoli progressi verso gli obiettivi che ci siamo prefissati», ha commentato Lapo Civiletti, chief executive officer del Gruppo Ferrero, precisando: «Nonostante un contesto economico e geopolitico difficile, il Gruppo ha aumentato gli investimenti per continuare a garantire elevati livelli di qualità, freschezza e sicurezza in tutti i nostri prodotti, riducendo al contempo il nostro impatto ambientale».

Tra le priorità “green” c’è anche la piena tracciabilità della filiera delle nocciole

Ferrero ha compiuto pure notevoli progressi verso l’obiettivo di raggiungere la piena tracciabilità della filiera delle nocciole a livello di azienda agricola. L’Hazelnut Progress Report 2022 del Gruppo rivela che il 79% del totale delle nocciole acquistate può essere tracciato fino alle singole aziende agricole, rispetto al 57% dell’anno precedente. In parallelo, nell’ultimo anno, la Ferrero ha ulteriormente sviluppato e condiviso le conoscenze sui principi delle pratiche agricole rigenerative e ha ottenuto la certificazione secondo il Sustainably Grown Standard per altre tre “agrifarm”.
Queste attività fanno parte di un impegno più ampio per garantire che gli agricoltori e le comunità agricole prosperino, i valori ambientali siano migliorati attraverso pratiche di agricoltura rigenerativa e i diritti dei lavoratori e dei bambini siano inequivocabilmente rispettati. Tutti questi impegni sono definiti nel dettaglio nella Hazelnut Charter della Ferrero, che delinea l’ambizione dell’azienda di essere un punto di riferimento nel settore, in grado di creare valore condiviso.