Nei giorni scorsi, in provincia di Cuneo, si è tornati insistentemente a parlare dell’apertura del tunnel (bis) al Colle di Tenda. Il nuovo collegamento in via di costruzione, la cui accessibilità è stata compromessa dalla tempesta Alex del 2020, dovrebbe essere transitabile, inizialmente in modalità cantiere, a partire dal prossimo ottobre. Una scadenza fissata nell’ultima Conferenza Intergovernativa di Nizza, anticipata peraltro alla Rivista IDEA direttamente dal commissario straordinario Nicola Prisco, a margine di un sopralluogo effettuato in cantiere a fine dicembre. Una scadenza diventata “a rischio” dopo che sono circolate alcune voci circa nuovi ritardi, con l’apertura immaginata addirittura nell’estate del 2024.
Non si è fatto attendere l’intervento dei vertici della Regione. «Non accetteremo nessun ritardo da parte dell’azienda per i lavori del tunnel del Tenda e questa è la posizione che mi ha confermato il Governo», ha affermato il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, dopo aver incontrato, a Roma, il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, proprio per fare il punto sull’avanzamento del cantiere del tunnel del Tenda. «Il Viceministro mi ha garantito che la volontà del Governo è di concludere i lavori del tunnel nei tempi stabiliti con un impegno a tutti i livelli compresa, se fosse necessario, anche la disponibilità di ulteriori risorse economiche purché non si verifichino ulteriori ritardi su un’opera che da troppo tempo attende di essere ultimata – ha dichiarato il presidente Cirio -. Il Ministero mi ha confermato che è in corso una trattativa nella quale Anas ha messo sul tavolo risorse importanti per riconoscere l’aumento dei costi dovuti a caro energetico e aumento dei prezzi delle materie prime: ora pertanto l’azienda faccia la sua parte fino in fondo».
Il Presidente piemontese e il Viceministro si sono accordati per un sopralluogo al cantiere nelle prossime settimane, insieme a Anas e all’azienda che sta eseguendo l’appalto, che sarà l’occasione per fare il punto e fissare la data certa di fine lavori. La questione è stata affrontata anche in Consiglio Regionale – in seguito anche alle sollecitazioni dei gruppi regionali del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle -, con la risposta dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Gabusi, a un “question time” specifico sul tema: «In tutti gli incontri ufficiali che si sono tenuti in sede di Conferenza Intergovernativa Alpi del Sud, Anas ha dichiarato che l’apertura in modalità “safety car” della nuova canna del tunnel di Tenda sarebbe avvenuta a ottobre 2023. Le notizie di stampa che si sono diffuse, quindi, non sono suffragate da dichiarazioni ufficiali che possano indurci a pensare diversamente. L’Amministrazione Regionale, d’altronde, ha sempre manifestato pubblicamente la necessità del rispetto di tali tempistiche in considerazione della particolare situazione delle Valli Roya e Vermenagna, ed è al lavoro da mesi, in ogni sua articolazione, sia politica che tecnica, affinché tutti gli aspetti amministrativi convergano e sfocino nella auspicata apertura del tunnel».
A chiedere con fermezza il rispetto dei tempi fissati sono anche i sindaci del territorio. Contattato da IDEA, il primo cittadino di Limone Piemonte, Massimo Riberi, ha dichiarato: «Le notizie circolate nei giorni scorsi non fanno bene, servono solo a creare allarmismi e non ce n’è proprio bisogno. Ora serve solo una cosa: riaprire il collegamento nei tempi previsti. E, considerando che la scadenza di ottobre è dietro l’angolo, è assolutamente indispensabile concentrare tutte le energie sull’obiettivo. Regione e Governo, come è emerso dall’incontro del presidente Cirio con il viceministro Rixi, paiono allineati verso il traguardo. Ora attendiamo aggiornamenti anche nell’ambito della Conferenza Intergovernativa. L’apertura, in qualsiasi modo venga prevista, non può essere ulteriormente rinviata».
Abbiamo interpellato pure il sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo. Ecco le sue parole: «Anche i rappresentanti governativi francesi hanno ribadito fermamente e in modo categorico che bisogna rispettare ciò che si era detto nella Cig di Nizza, ossia aprire il collegamento in modalità cantiere a ottobre. Non vogliamo nemmeno pensare a un rinvio: sarebbe deleterio. Ci rimetterebbero tutti, a partire da chi opera nel turismo e nel commercio. Attendiamo la riunione della Cig».
Dall’Anas nessuna dichiarazione ufficiale per il momento, ma potrebbero esserci nuovi sviluppi già in questi giorni.
Tenda, il territorio: «Si apra il tunnel nei tempi previsti»
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