Il Consigliere regionale Maurizio Marello ha interrogato la Giunta in merito alle tempistiche di apertura del Tunnel di Tenda e allo stato dei lavori.
«In questi giorni sui media locali sono apparse notizie preoccupanti circa l’apertura sia pure “a cantiere” del tunnel di Tenda»,ha spiegato Marello, «Negli scorsi mesi, infatti, ed anche nel corso del sopralluogo della seconda Commissione Consiliare, era stata annunciata l’apertura, sia pure in forma provvisoria di cantiere, del nuovo tunnel per il mese di ottobre 2023. Da pochi giorni invece è emersa la notizia che, a causa di imprevisti nei lavori tale evento possa slittare almeno di un anno».
Marello ha dunque presentato un’interrogazione a risposta immediata all’Assessore Marco Gabusi per ricevere informazioni dalla Giunta.
«Ad oggi risultano in corso di esecuzione o eseguite le seguenti opere», ha detto l’assessore, «all’esterno lato Francia sono in corso di realizzazione le berlinesi di pali che dovranno sopportare le spalle del nuovo ponte in acciaio, nella galleria nuova risultano completati gli scavi, il rivestimento completo per circa 1,6 km, l’arco rovescio è stato realizzato per una lunghezza totale di circa 2,8 km circa ed i by pass son in corso di scavo; tutte le attrezzature elettromeccaniche della galleria storica sono state smontate completamente.
Le opere sopra citate rappresentano il 27% del totale di quelle da realizzare, ha spiegato Gabusi.
«In tutti gli incontri ufficiali che si sono tenuti in sede Cig Alpi del Sud, Anas ha dichiarato che l’apertura, in modalità “safety car”, della nuova canna del tunnel di Tenda sarebbe avvenuta ad ottobre 2023», ha dichiarato ancora l’assessore, «L’amministrazione regionale inoltre ha sempre manifestato pubblicamente la necessità del rispetto di tali tempistiche in considerazione della particolare situazione della Valli Roya e Vermenagna».
«Sapere che siamo al 27% delle opere da realizzare- ha commentato Marello- non è di grande conforto pensando agli anni di chiusura trascorsi ed al tempo ancora necessario per terminare i lavori. La valle Vermenagna è stata messa in ginocchio dalla chiusura del Tenda e l’economia cuneese sta pagando un prezzo molto caro. Per questo motivo è necessario aprire almeno la nuova canna per ottobre di quest’anno».