Corifrut, cooperativa con più di cento aziende che in Piemonte coltivano 800 ettari di noccioli

A guidarla è Dino Scanavino, ex presidente nazionale di Cia. Dice: «Dopo un anno di attività il bilancio è positivo, abbiamo fatturato 2 milioni di euro. Siamo capofila di un progetto nazionale di filiera»

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In Piemonte si coltivano a noccioli oltre 26.000 ettari di terreno. La produzione in condizioni ottimali può raggiungere i 300 mila quintali, anche se lo scorso anno è stata pesantemente condizionata dalla siccità. La “Granda” è la prima provincia sul territorio regionale, con quasi 16.000 ettari destinati alla coltura.

Numeri importanti, che nel giugno 2022 hanno contribuito a far nascere Corifrut: la società agricola cooperativa con alla guida Dino Scanavino, ex presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani. A un anno dalla fondazione, i locali dello stabilimento Barbero di Santo Stefano Belbo hanno ospitato l’assemblea dei soci durante la quale è stato tracciato il bilancio dell’attività svolta. Alla cooperativa aderiscono un centinaio di aziende, con una presenza significativa di giovani imprenditori, che coltivano la Tonda Gentile Trilobata, la Nocciola Piemonte Igp e la Nocciola Piemonte Langhe Igp nelle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino.

La superficie media occupata è attorno agli otto ettari, per un totale complessivo di 800 ettari interessati dalla coltura. Obiettivo della Corifrut è di mettere insieme i produttori del settore per proporre all’industria alimentare e dolciaria quantitativi importanti del prodotto con qualità certificata.

Dice il presidente Scanavino: “Nel primo anno di attività, grazie alla raccolta dei soci, siamo riusciti a soddisfare le richieste di numerose industrie del settore dolciario. La Barbero, oltre a essere il principale acquirente delle nostre nocciole, fornisce spazi e attrezzature per lo stoccaggio e, quando necessario, segue alcune fasi di semi lavorazione dello sgusciato. La qualità è controllata e garantita attraverso il sistema di tracciabilità di ogni singolo lotto. Abbiamo fatturato 2 milioni di euro. Un bilancio molto positivo”.

Quali sono le prospettive per il futuro?
«Stiamo sviluppando collaborazioni anche fuori dal Piemonte. La partecipazione alle maggiori fiere del settore ha contribuito ad allargare la rete dei contatti a livello italiano: un percorso che intendiamo ampliare. Inoltre, ci sono interessanti spazi di mercato in Germania e in Belgio».

Ma non solo. Corifrut è capofila di un progetto nazionale sulla filiera della nocciola ammesso a un bando del Ministero dell’Agricoltura. L’investimento programmato è di 23 milioni di euro, con il coinvolgimento di cooperative, aziende agricole e industrie. La pubblicazione della graduatoria avverrà nelle prossime settimane.

Cosa prevede il percorso? Risponde Scanavino:
«Migliorare l’efficienza delle aziende a livello di impianti, meccanizzazione, strutture e sistemi di trasformazione. Sono stati individuati interventi per ogni singola azienda e attività mirate a potenziare la rete di collaborazione tra i soci che vadano a beneficio di tutta la filiera».

Soddisfazione per il lavoro svolto dalla Corifrut la esprime anche Cia Cuneo con Silvio Chionetti, componente del Consiglio di amministrazione: “La cooperativa è un esempio positivo di come mettendosi insieme si possano raggiungere traguardi significativi. La nocciola è un’eccellenza importante per il territorio della “Granda” che va sempre di più valorizzata e conosciuta, aprendo nuovi spazi di mercato”.