«Stiamo applicando con successo un sistema di filiera “green”»

«Con il “Progetto Agire” abbiamo espresso la volontà di avviare studi i cui obiettivi si sono allargati non solo all’azienda, ma a tutta la Filiera del Latte, per intraprendere un percorso che ha come fine la riduzione delle emissioni»

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Il 2023 è un anno che segna un passaggio importante per Inalpi, certamente per la messa in funzione della seconda torre di sprayatura, ma non solo.
L’inaugurazione, avvenuta nel mese di marzo, ha sancito un passaggio foriero di nuovi obiettivi. Inalpi, raccoglie oggi 700 tonnellate al giorno, passerà nei prossimi mesi a circa mille, per puntare poi a quota 1.400, valore che la collocherebbe al primo posto come impianto di trasformazione italiano. E contemporaneamente la crescita della filiera e dell’azienda stanno diventando elementi sempre più concreti grazie alla realizzazione dei tanti progetti che in questi ultimi anni l’organizzazione di Moretta ha voluto mettere in campo. Gli anni appena trascorsi sono stati connotati da momenti di forte difficoltà a livello mondiale e solo una buona dose di lungimiranza e un’innata fiducia nel futuro hanno fatto sì che Inalpi progettasse numerosi interventi all’insegna di un percorso ESG che è sinonimo di una sostenibilità a tutto tondo. Una sostenibilità radicata nel Dna aziendale, diventata negli ultimi anni sempre più leva importante per l’accesso al mercato, che Inalpi realizza portando avanti molteplici progetti che coinvolgono tutte le società del Gruppo ed i conferitori della Filiera corta e certificata, nella quale operano gli allevatori della cooperativa Compral. Un sistema filiera che sta diventando sempre più “green” e che all’ultima rilevazione in tema di energia verde ha messo in luce come l’80% degli allevatori utilizzi fonti rinnovabili. Una sostenibilità am­bientale avvalorata anche dall’ottenimento della certificazione Carbon&Water Footprint di stabilimento, ma anche dall’avvio di quello che è stato soprannominato dalla stampa il “Progetto Agire”, per la riduzione delle emissioni dei gas serra nelle stalle.
«La certificazione Carbon&Water Footprint di stabilimento», dichiara Ambrogio Invernizzi, Presidente Inalpi Spa, «stabilisce un punto di partenza. Per i consumi dell’acqua abbiamo avviato un processo di recupero e riteniamo che il prossimo anno si possa raggiungere l’obiettivo di zero consumi, mentre è entrato in funzione, nei primi mesi del 2023, il secondo cogeneratore con una capacità produttiva di 6,5 MWt/ora che si va ad aggiungere al precedente esistente, per la produzione di energia elettrica ed acqua calda funzionale alle lavorazioni sviluppate all’interno dello stabilimento. Inoltre, il prossimo futuro, vedrà la costruzione di un biodigestore per il riciclo delle deiezioni trasformate in biogas. Il “Progetto Agire” è espressione della volontà di avviare studi i cui obiettivi si sono allargati non solo all’azienda ma a tutta la Filiera del Latte, per intraprendere un percorso che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni».
E tra i progetti Inalpi c’è anche quella sostenibilità sociale che da sempre contraddistingue l’operato dell’azienda lattiero-casearia.
«Siamo onorati che il nostro lavoro abbia suscitato l’interesse dell’Alto Commis­sariato del­le Nazioni Unite per i Rifugiati, che ci ha voluti premiare con un riconoscimento che conferisce ulteriore valore al nostro impegno per la costruzione di un sistema che sia sempre più equo, inclusivo e sostenibile», prosegue Inver­nizzi raccontando del recente riconoscimento ricevuto con il Premio Welcome riconosciuto da UNHCR, «ma i progetti che abbiamo pianificato per questo quinquennio 2021-2025, e che stiamo portando avanti, mo­strano come per Inalpi il tema della crescita lavorativa sia un elemento fondamentale nello sviluppo del nostro territorio. Vogliamo porre attenzione alle necessità di tutti: dalla crescita lavorativa dei giovani, come abbiamo fatto con InLab, il centro R&D Inalpi dove in poco più di 18 mesi siamo passati da 9 a 30 dipendenti tutti al di sotto dei 30 anni, ad ogni altro ambito. Siamo fieri di ricordare che dal 2010, anno nel quale è nata la filiera corta e controllata del latte, i dipendenti del Gruppo siano passati da 40 addetti ai quasi 400 di oggi a cui vanno aggiunti i circa 300 conferitori. Stiamo portando avanti un percorso di squadra per supportare e creare le professionalità del nostro settore, perché pensiamo che il lavoro non sia solo sinonimo di ricchezza ma anche di dignità, crescita e possibilità di progettare per tutti».
Il percorso di crescita prosegue, anche attraverso nuovi progetti che coinvolgono l’innovazione di prodotto partendo da una materia prima proveniente dalla Filiera corta e controllata Inalpi e sottoposta a rigidi controlli effettuati dal centro R&D InLAb Solutions che rappresenta oggi il cuore innovativo e la modernità dell’azienda, con laboratori e macchinari all’a­van­guardia.
«Innovazione di prodotto per noi vuol dire pensare alimenti unici, difficili da trovare presso altre industrie, per colmare esigenze di gusto e nutrizione di cui il consumatore ha voglia, o bisogno, di soddisfare qui e ora. In questo momento la parola d’ordine è “proteina”. E infatti quest’anno abbiamo appena lanciato, fra l’altro, le fettine alto proteiche, arricchite di zinco e selenio e stiamo per dare il via ai formaggini alto proteici con calcio e selenio, pensati per fasce di età più mature».
Inoltre Latterie Inalpi ha presentato nelle ultime settimane i nuovi Happy Cheerse, tringolini di formaggio al gusto Gor­gonzola, pepe, tartufo e alle erbe, ideati come nuova e sfiziosa proposta per gli aperitivi di questa estate 2023.