Appassionati di fotografia alla ricerca di luoghi e immagini da favola? Stanchi di collezionare migliaia di scatti nel cellulare che non sapete nemmeno più di avere? Banca del Fare propone il corso slow di fotografia “L’estate in una scatola” dal 4 al 10 agosto a Cascina Crocetta con Lori Demata per imparare a costruire una fotocamera analogica da contenitori di recupero (guscio di noce, tubo degli snacks, ecc.), adattandosi ai tempi di un’esposizione lunga, e a imprimere fotografie stenopeiche sulla carta.
Il risultato è sorprendente non solo per l’empiricità dell’azione, poiché si fotografa senza mirino, ma anche perché le immagini ottenute non saranno sfocate quanto, potremmo meglio dire, oniriche, ovvero legate al sogno di riappropriarci di un tempo che ci sta sfuggendo di mano e di una bellezza senza filtri.
Il programma del workshop “L’estate in una scatola” è aperto ai maggiorenni appassionati di fotografia e di vita rurale e comprende 7 giorni di attività in residenza con vitto e alloggio, lezioni teoriche, pratica realizzativa, scoperta dell’Alta Langa e della Bormida Gotica e allestimento dell’esposizione temporanea a fine corso nella chiesetta di S. Luigi re di Francia presso Cascina Crocetta di Castelletto Uzzone.
La quota di partecipazione al workshop è di 300€ IVA inclusa (comprensivi di spese assicurative ed escluse le spese di viaggio per raggiungere la sede del workshop). Le lingue ufficiali del corso sono Italiano e Inglese. Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza per un numero pari a 54 ore di attività.
Info e iscrizioni (entro il 20 luglio): [email protected]
La tutor Lori Damata, coadiuvata dallo staff di Banca del Fare, impartirà nozioni basiche di fotografia e tecniche analogiche, spunti di teoria sul funzionamento della camera oscura, indicazioni su materiali, fasi di stampa e prodotti chimici; aiuterà a costruire pinhole cameras e guiderà alla realizzazione di pinhole photography con tempi di posa, test dossier, tempi di stampa e lavori pinhole: stampa, editing e finishing creativo.
“L’obiettivo è mettere in relazione l’oggetto utilizzato come ‘macchina fotografica’ con l’ambiente circostante tramite il gesto dell’artista. In questo modo, la fotografia non è solo una stampa da mostrare, ma un processo, a partire dalla scelta dell’oggetto contenitore, fino alla creazione materiale delle immagini create attraverso la cosiddetta ‘fotografia stenopeica’ o pinhole photography, che si basa sul principio della camera obscura, archetipo delle moderne apparecchiature fotografiche” – afferma Lori Demata, tutor del corso – “In queste scatole, che venivano usate sin dal Rinascimento per disegnare dal vivo, l’immagine dall’esterno viene proiettata all’interno tramite un minuscolo foro, detto appunto stenopeico, su supporto fotosensibile, solitamente carta fotografica o pellicola, in bianco e nero. A seconda della forma del contenitore e dei tipi di foro, si potranno ottenere degli effetti interessanti di distorsioni e allungamenti che i partecipanti potranno esplorare e usare nella creazione di una sequenza di immagini”.
Le migliori immagini derivanti dal workshop avranno inoltre la possibilità di far parte della mostra “Bormida Gotica” – un progetto di rete promosso dall’Associazione Parco Culturale Alta langa, in partenariato con Fondazione Matrice ETS, con il contributo di Compagnia di San Paolo – che inaugurerà a metà settembre e che raccoglie le fotografie realizzate a corredo dello studio della storica Ludovica Martina sugli affreschi tardo gotici di numerose chiese e pievi in Val Bormida.
“Non potevamo perderci l’occasione del workshop per far conoscere ai partecipanti e a chi verrà a vedere l’esposizione degli esiti del corso il patrimonio di affreschi tardo gotici della Val Bormida” – dice Rocco Magnoli, responsabile del dipartimento cultura e vice presidente di Fondazione Matrice ETS, che ha attivato uno specifico dipartimento per le attività di Banca del Fare nella suggestiva Cascina Crocetta – “La creazione di un piccolo corpus di immagini e le belle fotografie realizzate per il progetto ‘Bormida Gotica’ faranno inoltre parte della mostra che inaugureremo sabato 16 settembre nella Chiesetta di S. Luigi re di Francia, in un tentativo di creare una narrazione più intima di un territorio ancore da scoprire”.
“L’estate in una scatola” fa parte delle proposte estive di corsi in residenza di Banca del Fare realizzati con il contributo di Fondazione Matrice ETS, Comune di Castelletto Uzzone, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CRC, Assicurazioni Generali, Apostolato Digitale, Pastorale Universitaria Piemonte e Valle d’Aosta. I corsi di Banca del Fare sono nel calendario delle attività di Val Bormida Experience.
Chi è Lorenza (Lori) Demata, tutor del corso “L’estate in una scatola”
Lorenza (Lori) Demata è fotografa, educatrice, ricercatrice e artista visiva. La sua pratica è costituita principalmente dalla fotografia documentaria e concettuale ed è basata e informata sulla ricerca. I suoi lavori sono declinati sull’analisi di temi sociali e questioni identitarie rilevanti, come transnazionalismo, decolonizzazione, archivi e memoria collettiva. Queste aree di interesse si intrecciano con la globalizzazione e gli studi di genere, le scienze umanistiche digitali, la transmedialità. Una delle principali preoccupazioni del suo lavoro è l’influenza reciproca tra le relazioni sociali e le immagini fotografiche o non fotografiche. I suoi progetti sono stati esposti in diverse mostre a Londra, in Italia e negli Stati Uniti. È laureata nel 2012 in Cooperazione Internazionale e Gestione dei Conflitti. Ha frequentato il Corso Triennale di Fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze, dove si è laureata nel 2016. È laureata con Merito presso il Master in Fotografia (2017) al London College of Communication.