Lidia Poët, si riparte con le nuove riprese

A Torino il set per gli episodi della seconda stagione. E c’è un tour turistico per visitare i suoi luoghi

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E si riparte con Lidia Poët. Sono state avviate (in poiazza San Carlo a Torino) le riprese per la seconda stagione della serie televisiva di Netflix dedicata alla prima donna avvocato d’Italia, premiata recentemente con il Nastro d’Argento come migliore serie crime dell’anno e interpretata da Matilde De Angelis.
Gli episodi che dovrebbero andare in onda – o meglio in streaming – nei primi sei mesi del 2024 parlano di nuove indagini ma hanno già stimolato curiosità sulle origini di Lidia, quindi sui luoghi dell’infanzia e della giovinezza. La prima stagione è stata in realtà accompagnata da numerose critiche, arrivate anche dalla famiglia dell’avvocatessa. Sotto accusa alcune scene di sesso poco coerenti con la storia e soprattutto con il personaggio reale. Diciamo che in effetti, si poteva fare di meglio avendo a disposizione un materiale narrativo così interessante e stimolante, pur nella logica di una trama che, nella versione in streaming, deve concedere molto alla fantasia.
In ogni caso, il successo della serie dimostra che l’operazione ha colto nel segno, tanto che sono nel frattempo nate anche proposte e itinerari di viaggio che ripercorrono le tappe della vita stessa di Lidia, dalla piccola e sperduta borgata di Traverse, a Perrero, in Valle Germanasca, al cimitero di San Martino dove si trova la sua tomba. Lidia fu paladina di una battaglia ultradecennale per ottenere, fra il 1884 e il 1920, l’iscrizione all’Albo degli Avvocati, ma fu anche protagonista di battaglie sociali per l’emancipazione femminile (nel 1922 divenne la presidente del Comitato pro-voto donne di Torino), si impegnò a favore dei minori, e fu promotrice di tante attività in campo giuridico e culturale. Insomma un personaggio storico che merita un rilancio.