Healing Gardens all’Ospedale “Michele e Pietro Ferrero”

La Fondazione Ospedale Alba-Bra ha attivato una collaborazione con l’università per studiare tre giardini per i reparti di psichiatria, radioterapia e della morgue

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La Fondazione Os­pedale Alba-Bra ha affidato al Dipar­timento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’U­niversità degli Studi di Milano uno studio per realizzare, con un approccio scientifico, la sistemazione degli spazi aperti dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno e la realizzazione di tre healing gardens per i reparti di psichiatria, radioterapia e della morgue, per il benessere dei pazienti, familiari e personale.
Nella progettazione degli healing gardens si è tenuto conto degli aspetti visuali, naturalisti ed ecologici, oltre che della sostenibilità ecologica e ambientale. Si è adottato l’approccio noto come “Evidence Based Design”, ba­sato cioè sull’evidenza scientifica, di valutazione della scelte progettuali e si è sviluppato un percorso con il personale ospedaliero in mo­do che ogni giardino fosse paziente-specifico.

HEALING GARDEN DEL REPARTO DI PSICHIATRIA
L’incontro con il personale del reparto ha consentito di contestualizzare nel caso concreto quanto emerso dalla ricerca teorica. Sono state individuate una serie di possibili attività all’aperto di cui i pazienti avrebbero potuto beneficiare: ascoltare musica, leggere, giocare a carte, sta­re con i familiari in visita, fare “bagni di luce”, attività fisica e ortopedia. A tale scopo è stato progettato un giardino caratterizzato dall’essere uno spazio visibile (per il controllo, anche con videocamera, dei pazienti), uno spazio confinato e riservato (con una recinzione di sicurezza, ma­scherata dalla ricca vegetazione), uno spazio sicuro e personalizzabile con tavoli e sedie leggeri e spostabili, dove poter stare a stretto contatto con la natura e incontrare i propri familiari.

HEALING GARDEN DEL REPARTO RADIOTERAPIA
La presenza di un cavedio connesso con il reparto ha dato la possibilità di realizzare uno healing garden con verde pensile, per un reparto generalmente confinato in spazi sotterranei privi di luce naturale. L’analisi della bi­blio­grafia e del confronto con lo staff hanno definito gli aspetti fondamentali del giardino: possibilità per i pazienti di scegliere dove e con chi stare, di avere spazio per colloqui e spazi con privacy e una zona per il gioco dei bambini; è stata inoltre prevista un’area per il personale. Le specie vegetali sono state scelte per creare un giardino rilassante, variegato per tessiture e tonalità di verde, durevole nella stagione au­tunno-invernale, visibile an-che dall’interno del reparto. I rampicanti sono stati scelti per mascherare le tubazioni tecniche esistenti. Il progetto Illuminotecnico ha previsto, oltre all’impianto tradizionale, un sistema per l’illuminazione diurna, pensato per fornire luce alla vegetazione e facilitarne crescita e sviluppo.

GIARDINO DEL COMMIATO
Il giardino della morgue è stato pensato come luogo per contribuire al benessere di chi ha perso un proprio caro. Si tratta di un giardino dal forte significato simbolico, organizzato attorno a due aree circolari di soste, una che simboleggia la terra (con al centro un “cerchio” fatto di erba e pietra) e una il cielo (con al centro una fontana circolare dove l’acqua rispecchia il cielo). Le aree, caratterizzate dalla presenza di siepi circolari ad abbracciare e proteggere la privacy di chi vi sosta, sono collegate da un percorso in pietra di Langa con una simbolica soglia di passaggio, costituita da un arco in corten. La vegetazione, oltre ad avere un ruolo formale, segna il passaggio delle stagioni con le fioriture primaverili dei ciliegi e il mutare dei colori dei carpini nella stagione autunnale.