Riparte con 138 milioni lo sviluppo della banda ultralarga nelle “aree bianche”

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L’attività per portare la banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche” del Piemonte, ovvero le zone dove nessun operatore investe o investirà in connettività e in cui è ri-chiesto l’intervento economico dello Stato, può ripartire con i 138,3 milioni di euro inse-riti nel secondo addendum all’Accordo di programma per il piano di diffusione firmato a Roma dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal presidente della Regione Alberto Cirio.

Nel dettaglio, le operazioni previste sono finanziate con 17.717.000 euro a valere sui fondi Fesr 2014-2020, 26.575.000 euro a valere sui fondi Fsc 2014-2020, 45.580.000 euro a valere sui fondi Feasr 2014-2022, 48.500.000 euro individuati per la Regione Piemonte a valere sui fondi del Ministero per le aree bianche. L’entità del fabbisogno potrà essere periodicamente rideterminata in considerazione di elementi che, in fase di attuazione del piano tecnico, modifichino le risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi.

«Con questa firma riparte il piano per la banda ultralarga che era regolato da un accor-do del 2016 e che abbiamo ereditato in ritardo e con molti problemi – afferma il presidente Cirio –. L’aggiornamento e l’iniezione di risorse, oltre 138 milioni di euro, consen-te ora di procedere nella realizzazione degli interventi di digitalizzazione delle aree del nostro Piemonte che ancora sono scoperte. Le infrastrutture digitali sono infatti fondamentali per lo sviluppo della nostro territorio e per la crescita della sua efficienza, della capacità produttiva e della possibilità di attirare e far crescere investimenti».

Aggiunge l’assessore regionale all’Innovazione Matteo Marnati: «L’accordo darà un ulteriore sviluppo alla realizzazione delle più grande infrastruttura di telecomunicazione dal dopoguerra ad oggi. La mancanza di connettività in alcune aree del Piemonte é un fattore di discriminazione sociale, pertanto sarà nostro compito sostenere il piano nazionale e avere concluso le opere il prima possibile».

Per il ministro Urso «l’ammodernamento delle infrastrutture per la digitalizzazione è un passaggio fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. La firma è un atto di grande rilevanza regionale e un nuovo importante tassello in vista del completamento di un intervento infrastrutturale di rilevanza strategica qual è il piano aree bianche. Gli eventi degli ultimi anni hanno reso necessaria una rimodulazione tecnica e finanziaria degli accordi a cui è stato possibile pervenire grazie all’impegno congiunto degli uffici tecnici di questa Amministrazione, di quelli regionali, del Ministero della Sovranità alimentare e delle foreste, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e di Infratel Italia. Un servizio, quello della connettività performante ed a prova di futuro, sempre più essenziale per imprese e cittadini».

Il Piemonte è stato la terza Regione, dopo Emilia Romagna e Lazio, a procedere alle modifiche del piano territoriale. Dopo l’8 marzo 2023, quando è stato firmato un aggiornamento all’Accordo quadro del 2016 tra il Governo e la Conferenza delle Regioni per lo sviluppo della banda ultralarga su tutto il territorio nazionale, ogni Regione ha redatto, insieme alle strutture del Ministero, il proprio piano tecnico che prevede un finanziamento congiunto con fondi nazionali e comunitari e piani regionali specifici.