Il repertorio più emozionante dell’opera lirica può dialogare con l’arte circense? La risposta, naturalmente, è sì. A riproporre questo sorprendente sodalizio è l’Ensemble vocale Polimnia, che dopo aver collaborato a dicembre con la Scuola di circo Flic di Torino ora torna «a casa» a Bagnolo Piemonte per lavorare con la compagnia ArteMakìa di Milo Scotton.

Il 2 settembre alle ore 17, in località Rucas a Bagnolo Piemonte, Polimnia eseguirà un programma tratto dai più grandi titoli operistici, come La Traviata, L’elisir d’amore o il Nabucco, sotto la direzione del M° Claudio Fenoglio, che sarà anche al pianoforte. Ai brani cantati si alterneranno pezzi per solo pianoforte di Giacomo Puccini o di Pietro Mascagni: piccoli pezzi originali e di rara esecuzione dal forte richiamo operistico. Ogni brano sarà accompagnato o intervallato da una performance circense degli artisti Lucy Brusadin e Cristian Rodriguez di ArteMakìa.

L’evento si svolge nell’ambito della rassegna Trames, nata dal sodalizio tra il M° Claudio Fenoglio, direttore artistico, e l’imprenditore bagnolese Enrico Novarino, ceo di Firad spa. L’iniziativa si inserisce anche nel neonato Rucas Stone Music Festival, organizzato e sostenuto dal Comune di Bagnolo Piemonte.

È un programma, quello del concerto, che prevede molti brani di Giacomo Puccini, così da anticipare le celebrazioni per il centenario dalla morte, che cadrà il prossimo anno. In una location di enorme rilievo naturalistico, il pubblico potrà assistere all’evento in mezzo alla natura (in caso di maltempo è già previsto lo spostamento nel Santuario dell’Assunta di Montoso).

L’ingresso è libero.

Nel concerto del 2 settembre sono coinvolte: Alice Gossa, Bianca Marie Cardillo, Costanza Falcinelli, Elena Scamuzzi, Flavia Pedilarco, Gaia Bertolino, Ilaria Conti, Letizia Franco, Margherita Derossi, Maria Finello, Matilda Elia, Maura Caddeo, Valentina Escobar e Viola Contartese.

Polimnia: prospettive per i giovani e scuola di formazione. Offre la possibilità di cantare in un coro già formato e di esperienza. «Non esiste in un teatro qualcosa che dia sfogo a chi prende parte ai cori di voci bianche – dice Claudio Fenoglio – e la maggior parte poi smette, alcuni riescono a entrare in un Conservatorio o in un coro della città. A proseguire, generalmente, sono le donne».

La formazione si sviluppa verso il gruppo vocale ma anche, grazie a Elisabetta Lipeti, per anni al Teatro Regio, con lezioni e laboratori negli istituti scolastici del territorio. Vengono formati giovani cantanti e i futuri Maestri del coro.
La gestione amministrativa e l’organizzazione generale di tutti gli eventi si avvale della figura di Chiara Seravesi, project manager del gruppo.