Scelte, scenari futuri e orientamenti turistici del nostro territorio: questi i temi affrontati in questa intervista dal presidente dell’Ente Turismo Langhe-Monferrato-Roero, Mariano Rabino.
Presidente, che cosa può rappresentare questa edizione di Cheese per Bra e il territorio?
«Cheese si preannuncia una manifestazione di grandi numeri, qualità e temi come sempre importanti per il mondo dell’agricoltura, della cultura gastronomica e, anche, del turismo. Il movimento di Slow Food sorto tra le colline di Langhe e Roero negli Anni ’80 e poi diventato mondiale grazie a idee come appunto Cheese, il Salone del Gusto e Terra Madre, è stato fondamentale nella connotazione del nostro territorio come meta di viaggio enogastronomico. Questo evento biennale nella città di Bra, partito nel 1997 proprio quando l’Ente Turismo del territorio muoveva i suoi primi passi, è una straordinaria vetrina internazionale e attira un pubblico interessato e consapevole: dai dati di recenti ricerche proprio sul turismo enogastronomico, sappiamo che oltre il 70% dei turisti, sia italiani che stranieri, desidera vivere esperienze legate al cibo durante il proprio viaggio. E in questo frangente, i formaggi occupano le prime posizioni. Ma Cheese è anche un’occasione per sviluppare un’idea di turismo sostenibile e che dia continuità al tessuto sociale nel tempo. Grazie anche alla lezione di Carlo Petrini, oggi come non mai sappiamo quanto un turismo sostenibile che conservi i luoghi e non li soffochi debba essere basato sulla vitalità e la socialità dei nostri borghi, sui servizi garantiti ai suoi residenti, sulla loro qualità di vita e sulla loro felicità».
I dati di afflusso dei turisti in questi mesi sono stati in aumento: lei ha spesso sottolineato, oltre alla soddisfazione, anche un po’ di preoccupazione per le conseguenze di un eccessivo aumento del turismo…
«È questo il tema centrale oggi ed è questa la sfida: tutelare l’identità del nostro territorio e la sua bellezza puntando sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Chiaramente siamo felici del fatto che i nostri territori siano così apprezzati e che i dati di arrivi e presenze siano in crescita, a dimostrazione anche dell’ottimo lavoro che svolge tutto il comparto dell’accoglienza. Ma i numeri non sono tutto e non dobbiamo correre il rischio di perdere la nostra vocazione, quella di un turismo di qualità, ancorato alle nostre tradizioni. Viviamo in un territorio fragile, che va preservato, ed è per questo che l’Ente Turismo, quale ente strumentale al servizio di Langhe Monferrato Roero, ha fortemente voluto immaginare un futuro turistico sostenibile per la nostra destinazione avviando con il territorio un percorso di progettazione partecipata e designando un Comitato scientifico per certificare con autorevolezza gli obiettivi reali che ci attendono di qui ai prossimi anni. In particolare al 2030, anno di riferimento per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Universale per lo sviluppo sostenibile».
A breve saranno anche i giorni della Borsa Internazionale del Turismo Outdoor (dall’11 al 14 settembre): un’occasione per conoscere meglio le preferenze di chi arriva dall’estero? Sarà un’occasione di vetrina per Cheese?
«Il Buy Outdoor giunge alla sua quarta edizione e arriva nel decimo anno di attività dell’Associazione WOW, nata dall’accordo tra Fondazione CRC, Camera di Commercio di Cuneo, ATL del Cuneese ed Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Un traguardo importante nel lavoro di promozione congiunta del turismo outdoor nei territori della provincia di Cuneo, con la Borsa che nasce per consolidare l’opera di posizionamento sui mercati esteri del nostro territorio: una terra da vivere in tutta la sua pienezza grazie a un’ineguagliabile moltitudine di proposte di turismo attivo e di paesaggi. Cuneo sarà la sede del workshop dedicato all’incontro tra domanda e offerta, con la partecipazione di oltre 150 operatori tra buyers e sellers. I buyers saranno poi accompagnati alla scoperta della montagna cuneese e delle colline di Langhe Monferrato Roero, per presentare il territorio attraverso molteplici esperienze di turismo attivo e all’aria aperta. Le due ATL, con i rispettivi staff, hanno lavorato senza sosta per settimane per l’organizzazione di questo evento, assemblando un programma serrato di quattro giorni di uscite, attività e lavori al tavolo, per condurre gli ospiti alla scoperta della ricca offerta di sport, natura e divertimento tra le Alpi e le colline Unesco, all’insegna di un turismo sempre più improntato su rispetto della natura, sostenibilità e qualità».
Il clima impazzito può portare conseguenze a lungo termine anche sul turismo oltre che per quanto riguarda, in primis, la viticoltura?
«Il cambiamento climatico ha già iniziato ad avere un impatto su alcune destinazioni turistiche nel mondo. Il rischio è ovviamente che questi impatti risultino più evidenti se gli eventi meteorologici continueranno a diventare più estremi. Fenomeni improvvisi così come la siccità tenderanno a modificare il nostro stile di vita, e dunque anche il comportamento dei turisti, così come ovviamente l’agricoltura. Siamo reduci da un’estate in cui l’Italia si è spaccata in due: al Nord abbiamo assistito a temporali violenti, nubifragi e grandinate, con la terribile alluvione in Emilia-Romagna; al Sud invece caldo record, siccità e incendi. Tutti fenomeni che, come sappiamo, rischiano di diventare ancora più estremi e frequenti. Anche i nostri vigneti sono stati feriti nella terribile grandinata di inizio luglio; in alcuni casi si è perso fino al 100% del raccolto. Nella viticoltura, così come per tutto il resto, si dovrà immaginare un futuro di sostenibilità e di adattamento».
Quali sensazioni in vista dell’autunno e dei preparativi per la Fiera del tartufo di Alba?
«L’autunno continua a essere la stagione di punta del nostro turismo, proprio grazie al traino della Fiera del tartufo bianco d’Alba. Le sensazioni sull’autunno 2023 sono molto positive, le richieste di prenotazione sono arrivate mesi fa e gli operatori sono soddisfatti. In questa 93ª edizione la Fiera si conferma un format vincente e attraente per i turisti, con un lungo calendario che va da ottobre a dicembre. E prosegue nel solco tracciato negli ultimi anni di un evento che ha l’ambizione di affrontare temi attuali e centrali come il rispetto per l’ambiente, la tutela della nostra terra e la sostenibilità. Gli stessi concetti che, come Ente Turismo, abbiamo voluto mettere alla base della strategia e della politica turistica di Langhe Monferrato Roero».