Gli addii in Granda. Un’estate di cordoglio

Ricordiamo insieme alcuni personaggi che ci hanno lasciato nel corso dell’ultimo mese

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IDEA vuole rendere omaggio ad alcuni personaggi della Grande che l’estate ci ha portato via. L’addio più recente riguarda Aldo Scavino, giornalista e conoscitore dello sport tra Alba e Cuneo tra calcio, basket e balòn. Aveva 75 anni, era stato docente di Lettere e storico corrispondente per il quotidiano La Stampa. Molto apprezzato da chi lo ha conosciuto, lascia la moglie Carla, il figlio Luca, i nipoti Lara e Leonardo e il fratello Beppe. Aveva collaborato con la Uniart nella scrittura del libro “La provincia di Cuneo, balcone fiorito d’Italia”.
Ai primi di agosto un altro doloroso addio, quello di Madre Elvira, 86 anni. Si chiamava Rita Agnese Pe­trozzi ed era nata a Sora in provincia di Frosinone. Nel 1983, in una villa diroccata sulle colline di Saluzzo, aveva fondato Comunità Cenacolo, luogo dove avrebbe accolto tossicodipendenti, disagiati e persone in difficoltà. Nel giro di 40 anni ha aperto oltre 70 comunità nel mondo, accogliendo decine di migliaia di bisognosi.
Il 19 agosto abbiamo dato l’addio ad Amilcare Do­gliotti, che ha lasciato la moglie Marinella, la figlia Federica e la sorella Vittoria. Aveva 94 anni, quasi tutti dedicati alla Ferrero. Era originario di Neive e ad Alba si era appunto legato a Michele Ferrero diventando suo segretario personale nel periodo di espansione degli anni Cin­quanta, assumendo poi la carica di amministratore delegato dell’azienda. Si può affermare, come ha detto anche Bartolomeo Salomone (presidente Ferrero Spa e direttore generale Fondazione Ferrero), che Dogliotti sia uno di quei personaggi che ha contribuito a scrivere la storia della Ferrero assieme al fondatore Michele. Tra i tanti brevetti depositati da Dogliotti nel corso della sua attività dirigenziale, ci sono prodotti celebri come i Tic-Tac.
Tra i ricordi dobbiamo ag­giungere anche quello per Pier Luigi Ghigo, morto a 73 anni dopo una malattia che lo aveva portato all’hospice di Bra. Era stato sindaco di Cherasco e si era segnalato per la sua attività nel volontariato, assumendo anche la carica di presidente della Pro Loco di frazione Cappellazzo, promuovendo alcune missioni umanitarie in Kenya. Qui, da architetto, aveva anche contribuito a costruire una nuova scuola, a Marsabit. Grandi qualità umane, quindi, oltre al percorso compiuto nelle istituzioni.
Sempre a metà agosto, è arrivata la notizia di un triste ed improvviso evento: la scomparsa di Ivo Pellegrino che ad ottobre avrebbe compiuto 71 anni. Un malore lo ha colpito mentre si trovava in Valle Maira per l’inaugurazione di un sentiero dedicato a Va­lentino Menardo, scomparso lo scorso febbraio e suo amico oltre che già responsabile del centro di Algologia dell’Ospe­dale di Cuneo. Pel­legrino ave­va il suo studio a Roccabruna ed era specializzato in sicurezza e collaudi per grandi eventi. Ha lasciato la moglie Alma e i figli Elia e Ugo.
Nei giorni scorsi ci sono stati i funerali a Caramagna Pie­mon­te di Anna Carlotti, moglie di Dario, fondatore di Fattorie Osella, aveva 89 anni.
Del fine estate restano purtroppo impressi nella memoria anche alcuni eventi luttuosi che hanno interessato la provincia di Cuneo, a partire da una delle numerose e assurde morti in bicicletta: Andrea Riba, 28 anni, è infatti morto investito da un’auto mentre si trovava in sella alla sua bicicletta nella frazione Passatore di Cuneo. L’urto lo ha spinto contro la palina della fermata del bus. Viveva a Roata Rossi e si era appena sposato. Grande cordoglio anche per la morte di Luca Brignone, 25 anni, sempre di una frazione di Cuneo, Madonna delle Gra­zie. Il giovane era in vacanza a Tenerife, nelle isole Canarie, assieme alla sua fidanzata ed è stato travolto in acqua da un’onda anomala che gli ha fatto perdere i sensi portandolo alla deriva. Il suo corpo è stato recuperato dopo molto tempo dai soccorritori. A tutti i famigliari un pensiero di forte vicinanza.