Notte in bianco del tartufaio… per riscoprire la magia della cavatura tra i boschi della Valle Bormida

0
1

Per il 12° anno consecutivo ritorna uno degli appuntamenti più attesi e apprezzati della “Festa nazionale tartufo della Val Bormida”: la “Notte in bianco…del tartufaio” organizzata dall’Associazione Tartufai e Tartuficoltori liguri e Wild Bormida.

Venerdì 29 settembre sarà una notte magica, ricca di emozioni e suggestioni sui sentieri dei Trifuré, accompagnati dai loro inseparabili cani, alla ricerca del prezioso fungo ipogeo. Una passeggiata che richiama usanze ataviche: infatti, secondo alcuni storici, già gli antichi romani erano soliti andare a cavare i tartufi di notte per non essere disturbati e soprattutto mantenere segrete le proprie “tane”.

Il percorso quest’anno sarà completamente nuovo infatti si snoderà nel parco regionale naturale del Bric Tana, una piccola opera d’arte, scolpita dal corso del fiume Bormida e dalla presenza di fenomeni carsici superficiali e sotterranei, unici nella provincia di Savona. Sono infatti presenti numerose grandi doline (affossamenti a forma di imbuto, tramite i quali l’acqua piovana penetra nel sottosuolo) e Dolomie di San Pietro dei Monti, costituite da calcari grigi dolomitici. Nelle immediate vicinanze della Tana dell’Orpe è stato individuato un sito archeologico con reperti preistorici dell’Età del Bronzo, soprattutto asce di pietra levigata. Un’area dall’aspetto selvaggio,   densamente boschiva con un microclima particolarmente propizio per lo sviluppo del prezioso fungo, come dimostra la presenza di diverse tartufaie naturali.

«Partendo con la navetta dal centro di Millesimo si raggiunge la località La Colla dove è presente una delle entrate del Parco – spiega Michele dotta, guida escursionistica e archeologica di Wild Bormida – Questo spostamento permetterà di evitare il dislivello in salita più complesso. Qui cambieremo le scarpe, mettendo il cambio all’interno di uno zainetto, accenderemo la torcia, ed inizieremo la camminata all’interno del Parco alla ricerca dei pregiati tartufi. Il percorso si sviluppa tutto su strade larghe e comode, quindi non difficili da percorrere in notturna. La prima tappa sarà la zona delle doline, dove è presente anche un bel querceto e dove scopriremo l’aspetto geologico del Parco. Di seguito, sempre in discesa, si raggiungerà la Tana dell’Orpe, dove ci sarà ad aspettarci una sorpresa e dove scopriremo l’aspetto archeologico del Parco. Infine percorreremo l’ultimo chilometro in discesa nel bosco per raggiungere l’imbocco con la strada asfaltata di Via Boschetto (altro ingresso del Parco). Qui disinfetteremo le scarpe e ci cambieremo nuovamente le calzature ponendo quelle utilizzate dentro appositi sacchetti di plastica. Da qui su strada asfaltata in discesa rientriamo a Millesimo ci sarà la migliore ricompensa possibile: una cena a base di prodotti tipici “conditi” con un’abbondante grattata di tartufo e accompagnati dai racconti delle avventure dei tartufai, grandi conoscitori dei boschi e dei loro più intimi segreti vissuti in simbiosi con il proprio cane».

«Questa esperienza è rivolta a chi desidera conoscere il tartufo nel suo abitat naturale, scoprire i segreti della “cerca”, dell’opera del cane e dei sapienti gesti dei Trifurè – racconta Maurizio Bazzano presidente dell’Associazione Tartufai e Tartuficoltori Liguri – sono necessari abiti comodi, adatti al bosco, scarponcini, una luce personale e in caso di maltempo una giacca a vento o kway». Per iscrizioni e prenotazioni è possibile contattare il 3287651858 (Michele).