La seconda vita di Massimo Ranieri nel mondo fiction

È protagonista di “La voce che hai dentro” su Canale 5: «Quante alzatacce per girare le scene»

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Massimo Ranie­ri torna in tv con una “fiction giallo-ro­sa”. Sono passati vent’anni dall’ultima serie tv che lo ha visto protagonista (“Storia di guerra e d’amicizia” nel 2002) e ora l’istrionico artista 72enne torna sotto i riflettori con “La voce che hai dentro”, la nuova fiction di Ca­nale 5. Non solo sarà il protagonista della storia – Michele Ferrara, un produttore discografico, accusato ingiustamente di aver ucciso il padre – ma anche in veste di ideatore della miniserie.
Otto episodi per quattro puntate in prima serata sulla rete ammiraglia della Fininvest, con il debutto celebrato il 14 settembre 2023. «Felice di essere tornato sul set dopo 20 anni», ha detto il cantante-attore. Una produzione tinta di “giallo-rosa”, a metà tra sentimenti e intrighi di famiglia. «Nel mondo della fiction è cambiato completamente il modo di girare, è tutto più veloce. Un ritmo di riprese altissimo per chi, come me, ha tempi teatrali. Ed è di un’altra generazione», ha commentato Massimo Ranieri ricordando le faticose riprese ambientate a Napoli, la sua città. Sui ritmi serrati, poco entusiasmo. «Alzatacce alle 5 del mattino. All’inizio ero sorpreso, non ero abituato. Mi sono detto “stringi i denti e vai” e ora posso dire di essere nuovamente pronto alla prossima avventura».
La fiction, prodotta da Lucky Red per Rti, è diretta da Eros Puglielli ed è scritta da Jean Ludwigg, Leonardo Valenti, Iole Masucci, Laura Sabatino. La trama è sviluppata su un’idea dello stesso Ranieri e dal soggetto di Jean Ludwigg e Leonardo Valenti, in collaborazione con Laura Colella, Pier Paolo Piciarelli e Laura Sabati­no.
La trama ruo­ta tutta intorno al personaggio di Mi­che­le Ferrara (Massimo Ranie­ri), che come detto finisce sotto accusa per l’omicidio del padre Mimmo – il fondatore della casa discografica Parte­nopeo Edizioni Musicali – che uscirà di prigione dopo 10 anni di carcere. Tornato in libertà, Michele si ritrova ad affrontare i guai dell’azienda di famiglia. E non solo: i suoi cari hanno perso il loro centro di gravità e la loro identità. Miche­le sa che l’unica possibilità per sua moglie e i suoi figli di essere felici è quello di ritrovare il contatto con la musica, che scorre nelle loro vene. «Il protagonista fa il cantante come me – racconta Massimo Ranieri – ma la sua vita è tribolata. Con il padre aveva sempre accese discussioni. E custodisce un segreto». L’idea è nata anni fa, mentre Ranieri stava facendo dei provini in cerca di giovani talenti. «Questa fiction – spiega – vuole essere anche un messaggio ai ragazzi di oggi. Bisogna sacrificarsi, prendere porte in faccia, cadere e rialzarsi. Spesso alla prima difficoltà si è portati a pensare che sia finita, invece più si cade più si impara».
La fiction è am­bientata a Napoli, città natale di Massimo Ranie­ri. «Ho avuto l’opportunità di starci per tre mesi, è diventata una città bellissima, solare, piena di vita. Napoli è viva», ha detto recentemente l’attore. «La cosa più incredibile ed emozionante – racconta l’artista – è che abbiamo girato nella Galleria Umberto, proprio nel palazzo in cui ho iniziato la mia vita come cantante».
E con più di quattordici milioni di dischi venduti, Massimo Ranieri è tra gli artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi nel mondo. Durante la sua carriera ha pubblicato 31 album, 23 in studio, 4 live e 4 raccolte e 36 singoli. Nel 1988 si è aggiudicato la vittoria al Festival di Sanremo con “Perdere l’amore”. Nella sua carriera ha partecipato alla rassegna musicale nella città dei fiori per sette volte.
Massimo Ranieri non ha mai parlato molto della sua vita privata. È stato legato sentimentalmente con Franca Sebastiani. Da questa unione, nel 1971, è nata la figlia Cristiana che il cantante ha però riconosciuto solo nel 1995. «Mi hanno trascinato via da questa storia, dicendomi che era un danno alla mia immagine – ha raccontato -. Una parola che mi ha sempre fatto schifo. L’unico alibi che ho è che ero giovanissimo, avevo 19 anni, e inesperto». Dopo la morte di Franca per cancro, Ranieri ha avuto una lunga relazione sentimentale con Leyla Martinucci.
Ma la sua vicenda umana e professionale, a 72 anni, sembra ancora piena di possibili sorprese, in linea con l’entusiasmo di inizio carriera che lo ha sempre contraddistinto, senza eccezioni. E a quanto pare, dopo il mondo della canzone, anche quello della recitazione può regalargli (e regalarci) altra felicità.-