Prosegue la kermesse “Festival del Paesaggio. Diari di terre e di uomini”

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Prosegue con successo la prima edizione del “Festival del Paesaggio. Diari di terre e di uomini”, la kermesse itinerante che, fino a venerdì 24 novembre, ha in programma una ricca serie di appuntamenti a ingresso gratuito, nello splendido scenario della Langa del Tanaro.

Il festival, parte del progetto “Langa del Tanaro. Un progetto a rete di valorizzazione e fruizione turistica per un territorio di confine”, sostenuto dal bando “Territori in luce” – edizione 2023 della Fondazione Compagnia di San Paolo, pone al centro del dibattito il paesaggio, inteso come terreno su cui prende forma l’identità locale, ovvero il collante tra le comunità, l’ambiente e il patrimonio culturale. È promosso dall’Associazione culturale Turris (capofila), insieme con l’Associazione San Fiorenzo, la Consulta BCE Piemonte e Valle d’Aosta, l’Unione Montana di Ceva e i comuni del territorio compreso nel progetto.

L’identità culturale di cui siamo eredi, infatti, non è la somma di musei, opere d’arte e monumenti, ma un tessuto continuo che aderisce al paesaggio. In questo senso, il patrimonio diffuso è la forma dei luoghi, l’indivisibile fusione tra arte e ambiente che diventa motore di crescita e di sviluppo per le future generazioni.

Da qui la scelta di ambientare un festival itinerante che parla del paesaggio tra le colline della bassa Val Tanaro, dedicandolo in primis alle comunità locali dove il fiume abbandona le montagne per incontrare le Langhe, sue figlie predilette. Qui, colline, pianura e montagne si uniscono in una visuale unica dove le torri antiche di secoli, le chiese affrescate dai pittori medievali e il buon cibo creano un territorio capace di accogliere e di emozionare con esperienze genuine e autentiche.

A fare da mappa alla prima edizione del festival ci pensano il paesaggio umano, culturale, musicale, artistico, personale, interiore, familiare e popolare. Mentre gli appuntamenti si tengono nella cornice dei luoghi d’arte dei Comuni di Bastia Mondovì, Camerana, Castellino Tanaro, Castelnuovo di Ceva, Murazzano Priero, Rocca Cigliè, Sale San Giovanni.

Giovedì 5 ottobre – Presentazione del libro “Paesaggio dedicato, Impossible Langhe”

Camerana, Chiesa della SS. Annunziata, alle 20:30
“Paesaggio dedicato, ovvero la letteratura al servizio del paesaggio”

Giovedì 5 ottobre alle 20:30, nella Chiesa della SS. Annunziata a Camerana, si terrà la presentazione del libro “Paesaggio dedicato, Impossible Langhe” (Fondazione Radical Design), la più completa raccolta mai scritta sui paesaggi di Langa, con la partecipazione dello scrittore Pietro Giovannini e del co-autore Maurizio Beucci, fotografo, curatore, docente di fotografia e responsabile Leica Akademie Italia.

Il romanzo turistico, che non è altro che una grande dedica d’amore alle Langhe, restituisce su carta un viaggio lungo un anno e mezzo a bordo di una Panda 4×4, per fotografare i luoghi (Maurizio Beucci), e decenni di esperienza, intimità, cura e profonda ricognizione (Pietro Giovannini). Attraverso itinerari inediti e narrazioni sorprendenti, il volume, frutto della Fondazione Radical Design di Sandra e Charley Vezza, regala al lettore una cartina ideale per (ri)scoprire un intero territorio.

Sabato 14 ottobre – Conversazione su arte, simboli e paesaggio umano

Sale San Giovanni, Pieve di San Giovanni, alle 20:30

“Paesaggio e storia, di come la geografia si fa storia e descrive il paesaggio umano”

Sabato 14 ottobre, alle 20:30, nella splendida cornice di Pieve di San Giovanni, l’antica parrocchiale di Sale San Giovanni eretta all’inizio dell’XI secolo in pietra lavorata, Paola Gribaudo, Presidente della Accademia Albertina di Torino, e Luca Mana, Direttore della Fondazione Accorsi-Ometto, danno vita a un interessante dialogo su arte, simboli e paesaggio umano.

Sabato 21 ottobre – “La via degli alberi” di e con Pino Petruzzelli

Castelnuovo di Ceva, Chiesa di San Maurizio, alle 20:45

“Paesaggio e teatro”

Lontano dai cliché e dall’imposizione di uno sguardo, sabato 21 ottobre alle 20:45 a Castelnuovo di Ceva va in scena “La via degli alberi”, il nuovo spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da Pino Petruzzelli che ha debuttato al Festival Andersen di Sestri Levante ed è stato coprodotto da Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse e Teatro Ipotesi di Genova.

L’attore, regista e scrittore Pino Petruzzelli continua la sua indagine sul rapporto profondo tra uomo e natura e torna sul palco con un nuovo viaggio attraverso quello che lo scienziato Stefano Mancuso chiama “La nazione delle piante”. Quattro “Interviste impossibili” con i limoni delle Cinque Terre e di Sorrento, il castagno di Carpasio – nel cui tronco cavo trovarono rifugio i partigiani feriti – i larici millenari della Val d’Ultimo e gli ulivi di Taranto, per ritessere la trama di una storia che parla di loro ma anche di noi.

Pino Petruzzelli è drammaturgo, regista e attore del Teatro Ipotesi di Genova. Dopo gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, lavora per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta. Per dodici anni è drammaturgo, regista e attore protagonista del Teatro Nazionale di Genova. Dal 2022 è drammaturgo, regista e attore di Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse a Genova. Collabora con l’Università di Genova e con il giornale “Il Fatto Quotidiano”. Dal 2000 è direttore artistico del Festival “Tigullio a Teatro” a Santa Margherita Ligure dove dirige anche il Progetto “Casa del Pensiero”. Dal 2018 è direttore artistico del Progetto “Liguria delle Arti”.

Martedì 31 ottobre – Spettacolo “Storie di masche, storie di paura” e laboratorio creativo

Murazzano, Salone Gatti Pagliano, alle 16:30

“Paesaggio della mente, tradizioni delle masche e racconti del focolare”

Martedì 31 ottobre alle 16:30, nel Salone Gatti Pagliano di Murazzano, Daniela Febino e il Collettivo Scirò presentano il loro ultimo spettacolo di teatro e musica “Storie di masche, storie di paure”, con le scenografie dell’artista Beppe Pepe.

Uno spettacolo sorprendente, che riprende la tradizione popolare piemontese affrontando, insieme ai bambini e le famiglie, le paure e i misteri dei racconti di Langa e delle masche, che si uniscono al gioco e si trasformano in avventure buffe che esorcizzano i timori. Ed ecco, dunque, che il paesaggio da immaginario entra nella realtà della narrazione popolare, attraverso cantastorie e compagnie di giro.

A seguire, laboratorio creativo per bambini, con la creazione di ghirlande scaccia paura.

 

Domenica 5 novembre – Random Quartet in concerto

Niella Tanaro, Chiesa di Sant’Antonio Abate, alle 16:45

Paesaggio e musica per il cinema, dall’armonia delle immagini all’armonia dei suoni

 

Domenica 5 novembre alle 16:45 nella meravigliosa Chiesa di Sant’Antonio Abate a Niella Tanaro si esibirà il quartetto d’archi Random Quartet composto da Giovanni Bertoglio (I Violino), Diana Imbrea (II Violino), Arianna Nastro (Viola) e Chiara Manueddu (Violoncello), in un concerto all’insegna delle colonne sonore più famose della storia del cinema.

Dalle sonorità liriche di Morricone a quelle epiche di Hans Zimmer, il tessuto sonoro della musica per il cinema si animerà in questo concerto ad opera del quartetto d’archi portando il pubblico ad attraversare territori lontani e intimi allo stesso tempo. Attraverso la musica, i paesaggi sconfinati del far west o quelli d’un paesino della Sicilia, gli orizzonti avventurosi dell’oceano e quelli immaginari di pianeti lontani, sono in questo modo valorizzati e completati da paesaggi musicali che ne esaltano le caratteristiche, diventando latori di un messaggio non meno emozionante e significativo di quello dato dall’immagine.

L’evento si concluderà con vin brulè e caldarroste.

 

Sabato 11 novembre – Incontro con Carlo Tosco (PoliTO)

Rocca Cigliè, Centro Culturale, alle 16

Paesaggio e torri, sguardi dall’alto sul territorio tra storia e attualità”

 

“Il territorio sotto i nostri occhi è come un libro aperto che narra la sua storia e che occorre imparare a leggere e interpretare. Si tratterà sempre d’informazioni lacunose e frammentarie, ma in grado di fornire gli elementi di base per tracciare dei quadri complessivi.  L’idea di base è che i paesaggi del passato continuino ad agire sul presente. La loro capacità di azione è dovuta al valore delle rimanenze, all’importanza che le testimonianze antiche continuano a mantenere”.

Sabato 11 novembre alle 16, al Centro Culturale di Rocca Cigliè, Carlo Tosco, professore ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Torino, narrerà delle testimonianze architettoniche più significative che sopravvivono nel paesaggio della Langa: le torri medievali che dall’alto delle colline, segnano e punteggiano il paesaggio.

Carlo Tosco è autore di diversi libri sull’arte medievale e sulla storia del paesaggio tra cui il castello, la casa, la chiesa e tra i suoi numerosi incarichi è stato consulente per la candidatura alla World Heritage List UNESCO dei paesaggi vitivinicoli del Piemonte.

L’evento si concluderà con un calice di vino e una degustazione di formaggi e salumi.

 

 

 

 

 

 

Venerdì 24 novembre – Incontro con Stefano Fenoglio (Unito)

Castellino Tanaro, Chiesa di San Carlo, alle 21

Paesaggio e fiumi, le arterie del mondo che hanno plasmato territori, culture, società umane dalle Langhe alla Cina”

 

Stefano Fenoglio, professore ordinario di zoologia presso l’Università degli Studi di Torino, DBIOS, e cofondatore del Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini (ALPSTREAM/Parco del Monviso), si definisce figlio dei fiumi. Venerdì 24 novembre, alle 21 nella Chiesa di San Carlo a Castellino Tanaro, porterà importanti riflessioni sul rapporto delle società umane con le arterie del mondo.

I fiumi hanno stimolato la nascita delle città e di società sempre più complesse e strutturate, l’espansione dei commerci e dei trasporti, l’evoluzione tecnologica e delle conoscenze, l’incremento demografico e il miglioramento delle condizioni di vita. Nell’incontro si ripercorre la plurimillenaria storia di amicizia tra uomo e fiumi, trattando i diversi aspetti di questo indissolubile e asimmetrico rapporto e in cui si alternano ricostruzioni storiche, approfondimenti scientifici, aneddoti ed esperienze personali dell’autore, anche relative al bacino del Tanaro. In questo periodo di drammatico e rapido cambiamento climatico, con l’inasprirsi delle secche e delle alluvioni, con il deteriorarsi della qualità e della quantità delle acque, la gestione dei fiumi riveste un ruolo di assoluta e primaria importanza. Per questo motivo, ripercorrere la storia del nostro antico rapporto con i fiumi può essere una buona strada per provare a ristabilire con loro quel patto di amicizia che ci ha portato così lontano.

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare la recente pubblicazione di Stefano Fenoglio “Uomini e fiumi. Storia di un’amicizia finita male” edito da Rizzoli (in vendita alla fine dell’evento grazie alla collaborazione con la Libreria Confabula di Mondovì).

L’evento si concluderà con un calice di Alta Langa e un bicerin di zabaione.