Ottobre rosa. Un mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la più diffusa neoplasia femminile: screening e diagnosi precoci consentono di identificarne un numero sempre maggiore allo stadio iniziale, portando così il tasso di sopravvivenza, a cinque anni dalla diagnosi, all’88 per cento. Risultati importanti, benché ancora ci sia tanto da fare: secondo i dati dell’indagine Passi 2021-2022, una donna su dieci nella fascia di età 50-69 anni non ha mai fatto un esame mammografico e quasi il 20 per cento riferisce di averlo eseguito oltre due anni prima, senza dimenticare che solo il 56 per cento delle donne invitate al controllo ha aderito.
La campagna di sensibilizzazione è ammirevole, il Ministero la porta avanti con tenacia e le iniziative a supporto sono davvero preziose, basti pensare alla tredicesima edizione di “Frecciarosa: la prevenzione viaggia in treno”, promossa da Fondazione IncontraDonna e Ferrovie dello Stato con il patrocinio del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Su tutto, più di tutto, risultano determinanti però le testimonianze: i racconti di chi ce l’ha fatta diventano esempio per non trascurarsi e sostegno per chi combatte ogni giorno. L’ultima arriva dalla cantautrice, modella ed ex premiere dame Carla Bruni, torinese di nascita e parigina d’adozione, che svela per la prima volta la sua lotta contro il male, mettendo a nudo le fragilità e la forza comuni a tutte le donne colpite. «Quattro anni fa – ha confidato attraverso Instagram – mi è stato diagnosticato un tumore al seno, Intervento chirurgico, radioterapie, terapia ormonale: seguo il solito percorso per curare questo tipo di tumore. Ma ho avuto fortuna: il mio cancro non era ancora aggressivo. E perché questo cancro non era aggressivo? Semplicemente perché non ha avuto il tempo di diventarlo…». Il racconto diventa appello: Carla, attraverso i fogli bianchi che lascia cadere condividendo il messaggio, spiega l’importanza della prevenzione.
«Infatti ogni anno – continua -, nella stessa data, faccio una mammografia. Se non avessi fatto questa mammografia ogni anno, oggi non avrei più il mio seno sinistro». Si rivolge a tutte le donne, chiarisce esplicitamente perché sceglie di condividere una storia così personale: «Se faccio questo post non è per raccontarvi della mia vita o dei dettagli della mia salute ed ho esitato a lungo prima di parlare. Se vi scrivo queste parole è per trasmettervi un solo messaggio. Ma un messaggio fondamentale per tutte le donne che mi leggeranno: fate le vostre mammografie. Fatele ogni anno, ne va della vostra vita».
Il breve messaggio che accompagna il post, rilancia il testo dell’appello tradotto in inglese e in italiano, perché l’intento di Carla, impegnata anche con il Paris Breast Institute, centro medico oncologico della capitale francese, con il quale ha scelto di condividere l’esperienza rivolgendosi ai suoi 803.000 follower, è ottenere la massima diffusione.
Perché l’obiettivo di Carla è quello dell’ottobre rosa: raggiungere un numero sempre maggiore di donne per sensibilizzarle sull’importanza vitale della diagnosi precoce, sui corretti stili di vita e sui controlli diagnostici da fare.
La testimonianza di Carla
Nel mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, Carla Bruni svela di soffrirne: confida di averlo scoperto quattro anni fa e svela l’importanza della diagnosi precoce. Un appello per milioni di donne durante l’Ottobre rosa