Alba già nel futuro «Dall’estero prenotano con 5 mesi d’anticipo»

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La capacità di fare sistema, la laboriosità del territorio, il valore della terra e delle tradizioni, la sostenibilità: ecco alcuni dei temi al centro della cerimonia di inaugurazione della 93esima Fiera in­ternazionale del Tartufo Bian­co d’Alba. Al Teatro Sociale l’ospite d’onore è stato il ministro della Difesa Guido Cro­setto. In platea anche la signora Maria Franca Fer­rero. Sul pal­co si sono confrontati il sindaco di Alba Carlo Bo, il presidente della Regione Pie­monte Al­berto Cirio e la presidente dell’Ente Fiera di Alba Liliana Allena. Hanno portato il loro saluto anche l’assessore al Tu­rismo della città di Alba Ema­nuele Bolla, il presidente del­l’Ente Turi­smo Langhe Mon­­ferrato Roero, Mariano Rabi­no, il presidente del Cen­tro na­zionale Studi Tartufo An­tonio Degiacomi e il presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola.
Il direttore dell’Ente Fiera Ste­fano Mosca ha introdotto come sempre il dibattito e la presidente Allena ha dettato le linee guida dell’evento: «Per nove settimane, Alba e il territorio torneranno ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte della Fiera fino a domenica 3 dicembre. Venen­do al tema, abbiamo giocato su “Alba”, come il nome della no­stra Città, che al Tartufo Bianco ha dato il nome, capofila di un territorio sempre più vocato al turismo internazionale, ma Alba intesa anche come nuovo inizio: come il sole che sorge nel mattino di una nuova umanità, in cui sono i giovani a essere protagonisti. Il futuro diventa così tema centrale di questa edizione, in cui cambiamento climatico, sostenibilità
ambientale e sociale, distribuzione della ricchezza ed equità sociale sono alcune delle tematiche che affronteremo».
Ha aggiunto il sindaco Carlo Bo: «Il nostro è un territorio la­borioso che negli anni ha imparato a lavorare bene in sinergia, come dimostra la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Capitale italiana della Cultura 2026 che ha coinvolto ben 88 comuni, diventando la più grande candidatura territoriale progettata in Italia. È una sfida difficile, proprio come quelle cui siamo abituati e che tanto ci piacciono, ma è soprattutto uno stimolo a lavorare assieme, enti pubblici e privati, per promuovere il nostro patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico. La Granda è una provincia che produce 22 mi­liardi di Pil, di cui il nostro territorio rappresenta un 25-30%, dimostrando che abbiamo enor­mi potenzialità che si scontrano quotidianamente con i limiti delle infrastrutture, in primis l’autostrada che at­tendiamo da trent’anni, così come le sue opere complementari. Siamo così bravi a lavorare e a rimboccarci le maniche per ottenere risultati straordinari da dimenticare a volte di chiedere allo Stato di esserci più vicino, per permetterci di crescere ancora di più».
Prima di Crosetto, lo scorso anno ad Alba nella giornata inaugurale della Fiera, in occasione del centenario di nascita di Beppe Fenoglio e del bicentenario di Michele Coppino, era arrivato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel 2021, invece, a salire sul palco erano stati gli allora ministri per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, e del Turismo, Massimo Gara­v­a­glia, nel 2020 l’ex ministro per gli Affari regionali e Au­to­nomie Francesco Boccia, nel 2019 l’ex ministro della Pub­blica Amministrazione Fabia­na Dadone. Il 2018 era stato dedicato alle Creative Cities of Gastronomy e prima ancora il taglio del nastro era stato affidato a Graziano Delrio allora ministro delle Infrastrutture e trasporti (2017), Pietro Grasso ex presidente del Senato (2016), Martin Schulz all’epoca presidente del Parlamento Europeo (2015), Maurizio Lu­pi ex ministro delle Infra­strutture e trasporti (2014).
Liliana Allena ha aggiornato i dati, riferendo che nei primi sei mesi del 2023, i turisti hanno effettuato ben 23.800 ricerche di pernottamento nelle strutture ricettive delle Langhe. I turisti pianificano il loro viaggio con largo anticipo, con l’84,6% delle ricerche effettuate a partire dal 14 maggio. La fama consolidata dell’evento e la sua re­golarità favoriscono una booking window molto lunga, che in questo caso è mediamente di 156,8 giorni: per organizzare il loro viaggio, quindi, i turisti si sono mossi finora con circa cinque mesi di anticipo. Le prenotazioni arrivano a scatola chiusa, vista l’affidabilità del marchio. Uno dei dati più significativi emersi dall’analisi riguarda la domanda estera: la quota, seppur già elevata nel mese di settembre, raggiunge il 94,3% durante il periodo della Fiera.