«Con l’Alba Walking Tour – Truffle Edition al via una vera e propria disseminazione culturale»

I turisti alla scoperta della città contribuiranno alla tutela ambientale del Tartufo bianco d’Alba e il 50% del ricavato dei biglietti sarà destinato alla piantumazione di alberi tartufigeni

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Un tour tematico di Alba che guarda alla sostenibilità ambientale: l’Alba Walking Tour – Truffle Edition è la nuova visita guidata tra i luoghi iconici della città e della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che ha debuttato venerdì 6 ottobre, nella giornata inaugurale della 93ª edizione della Fiera. Il tour prevede un vero viaggio nella storia cittadina, con una tappa speciale al “bar dei cercatori” e l’incontro con un trifulau, alla scoperta dei segreti del pregiato fungo ipogeo e della sua cerca. I tour si svolgeranno per tutto il periodo della Fiera, sino al 4 dicembre, il lunedì alle 16 e il venerdì alle 11. I biglietti sono disponibili sul sito www.visitlmr.it grazie al lavoro del team Prodotto di Ente Turismo composto da Valeria Gallo, Emanuela Montanaro e Martina Pennacchia.
Un’iniziativa che rappresenta l’impegno di Ente Turismo LMR nei confronti della sostenibilità ambientale: il 50% dei ricavi delle vendite del tour verrà infatti investito nella piantumazione di nuove piante tartufigene a favore dell’habitat naturale del tartufo bianco d’Alba, in un’area test all’interno del Comune di Alba.
Il nuovo prodotto turistico è stato presentato nella sede dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
«Mettiamo letteralmente le mani nel terreno», ha detto il presidente Mariano Rabino, «promuovendo la rinascita dei tartufi e offrendo ai turisti una fruizione lenta e autentica della nostra città. L’obiettivo è non solo l’intrattenimento dei visitatori, ma una vera e propria disseminazione culturale».
Per il direttore generale, Bruno Bertero, «il cuore del progetto è rendere la presenza del turista un’opportunità non più soltanto economica, ma un contributo alla tutela e alla conservazione del territorio, in questo caso dell’ambiente del tartufo».
Un’azione importante, perché «senza la natura non ci sarebbe il tartufo e l’iniziativa del singolo non è più sufficiente», ha precisato Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo. «Per questo sono nate le Associazioni: per creare dialogo, sensibilizzare, unire gli intenti e farsi promotori di piccole iniziative, ma che hanno un grande valore pedagogico, didattico e di buona pratica».
Oltre a incontrare i turisti durante il tour, saranno i cercatori dell’Associazione Tartufai di Alba a occuparsi della piantumazione dei nuovi alberi.
«La figura del trifulau», ha spiegato Carlo Olivero, segretario dell’Associazione Tartufai di Alba, «porta con sé un mondo di magia e mistero che i visitatori da tutto il mondo amano. Per questo il tartufo è importante non solo come prodotto gastronomico, ma culturale. Abbiamo abbracciato con entusiasmo questo progetto perché rappresenta un richiamo fortissimo alla difesa del territorio».
Del resto la sostenibilità è il tema che lega le iniziative di Ente Turismo alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che è stata inaugurata venerdì 6 ottobre. «Negli anni abbiamo promosso e sostenuto progetti per la salvaguardia delle tartufaie ed è fondamentale dare l’esempio, perché tutti siano protagonisti anche solo con un piccolo gesto», ha aggiunto la presidente dell’Ente Fiera, Liliana Allena. A integrare ulteriormente l’offerta culturale del prodotto tartufo in città, l’apertura del MUDET, il Museo del Tartufo di Alba, che per l’assessore al Tu­rismo della città, Emanuele Bolla, «apre in piena stagione, ma racconterà questo strepitoso prodotto per tutto l’anno, sotto molteplici aspetti e con un omaggio ai trifulau firmato da un grande fotografo di fama mondiale come Steve McCurry».
«Difendere, tutelare e valorizzare sono le parole chiave, concretizzate nel lavoro della Regione Piemonte nelle tante iniziative, come questa, rivolte alla salvaguardia dell’habitat del tartufo», ha concluso il vicepresidente della Regione Piemonte, Fabio Carosso.
«Continueremo a investire, come abbiamo fatto quest’anno promuovendo due bandi per il sostegno alle tartufaie e alla promozione del tartufo nero, prodotto su cui crediamo fortemente per valorizzare tutto il territorio regionale, allungare la stagione e creare un’attività economica continuativa per il futuro dei nostri giovani».