Influenza e Covid: si apre la stagione delle vaccinazioni

La campagna presentata all’Asl Cn2. Il direttore Veglio: «Bisogna prestare la giusta attenzione» 

0
1

Il 16 ottobre è partita anche nel territorio del­l’Asl Cn2 la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. La vaccinazione anti-influenzale è raccomandata e offerta gratuitamente a tutti quei soggetti che, per le proprie condizioni personali, presentino un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraessero l’influenza o per le quali, vista la funzione che svolgono, un loro contagio risulterebbe potenzialmente pe­ricoloso per i soggetti fragili con cui interagiscono o dannoso per la gestione di servizi indispensabili: persone di età superiore a 60 anni o ricoverati presso strutture per lungodegenti; donne in gravidanza o nel post-partum; soggetti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza e loro famigliari-caregiver; bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico (a rischio di Sin­drome di Reye in caso di infezione influenzale); medici e personale sanitario; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, eccetera); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione; donatori di sangue.
La somministrazione del vaccino anti-influenzale è affidata ai medici di medicina generale, che ricevono dall’Asl le dosi necessarie a vaccinare i loro assistiti che rientrino nelle categorie “a ri­schio” prima citate e che accettino la vaccinazione. Chiunque non riesca a recarsi presso il proprio medico curante potrà vaccinarsi presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pub­blica dell’Asl Cn2, con le seguenti modalità di accesso: ad Alba in via Vida 10 (dal 7 novembre); a Bra, nell’ex Ospedale Santo Spirito in via Vittorio Emanuele II 3 (dal 7 novembre). Per i dettagli visitare il sito dell’Asl Cn2.
Anche la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 è in fase di partenza. La vaccinazione anti-Covid è offerta gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta e fortemente raccomandata alle persone che, per condizioni di salute o per età, presentino un maggior rischio di andare incontro a complicanze, per i loro famigliari o per coloro che a causa della propria attività si rivelino particolarmente esposti: persone di età superiore a 60 anni o ricoverati presso strutture per lungodegenti; donne in gravidanza o nel post-partum; soggetti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da Covid e loro famigliari-caregiver; medici, personale sanitario, studenti di Medicina e, in generale, delle professioni sanitarie operanti presso strutture assistenziali.
La vaccinazione anti-Covid, pur rimanendo raccomandata per tutti i gruppi di persone indicati e disponibile anche per coloro che non rientrano nelle suddette categorie, sarà prioritariamente somministrata alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, con particolare riferimento ai soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario, agli operatori sanitari e socio-sanitari.
La somministrazione del vaccino anti-Covid dovrà avvenire a distanza di almeno 6 mesi dall’ultimo evento (ultima dose indipendente dal numero di richiami oppure ultima infezione diagnosticata). Si prevede inoltre che, qualora per valutazioni cliniche o altro si rendesse necessaria la vaccinazione prima dei 6 mesi, sia consentita a un intervallo di almeno 3 mesi dalla dose di vaccino anti-Covid più recente. Si sottolinea, inoltre, che un’infezione recente da Sars-CoV-2 non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione. Anche la somministrazione del vaccino anti-Covid è affidata ai medici di medicina generale. Chiunque non riesca a recarsi dal proprio medico curante, potrà vaccinarsi presso gli ambulatori del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl Cn2.
«Nonostante il Covid-19 e l’influenza siano patologie con cui abbiamo imparato tutti a convivere, non è mai corretto trattarle con sufficienza perché possono generare anche quadri gravi, so­prattutto a carico delle persone fragili e degli anziani – spiega Mas­simo Veglio, direttore generale dell’Asl Cn2 -. Per questo motivo, soprattutto chi è a contatto con questa tipologia di persone per motivi famigliari o di lavoro dovrebbe prestare un’attenzione ancor maggiore alla vaccinazione».