Il lavoro in carcere tra incentivi e prospettive: a Cuneo l’inaugurazione di “Art.27 Expo”

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Un approfondimento pubblico sul ruolo e sulle potenzialità della dimensione lavorativa nei percorsi di recupero e di reinserimento sociale delle persone detenute. Questa, in breve, la filosofia dell’incontro tenutosi ieri pomeriggio, giovedì 26 ottobre, presso la Casa Circondariale di Cuneo. Un importante momento di ascolto e di confronto tra enti privati, istituzioni e corpi intermedi, ma anche l’occasione per rafforzare la collaborazione reciproca individuando punti di forza, di debolezza e nuove prospettive. Un evento che ha fatto da anteprima ufficiale al nuovo festival “Art.27 Expo” promosso dalla cooperativa sociale Panaté con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, della Fondazione del Credito Cooperativo di Pianfei e Rocca de’ Baldi – Verde-Blu Onlus e della Banca di Boves, il patrocinio del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, del Consiglio Regionale del Piemonte, del Garante dei Detenuti del Piemonte, del Comune di Cuneo e di Confcooperative Cuneo, la collaborazione di diverse realtà associative territoriali e il sostegno di altrettante imprese locali.

Alla presenza, tra gli altri, del questore di Cuneo, Carmine Rocco Grassi, hanno portato il proprio saluto la sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, il presidente della provincia di Cuneo, Luca Robaldo, e il vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Enrico Collidà. A fare gli onori di casa, sottolineando tra le altre cose l’importanza di un dialogo costante tra imprese, istituzioni e tessuto sociale e sintetizzando altresì le attività educative e lavorative portate avanti dal carcere di Cuneo, il direttore della medesima Casa Circondariale, Domenico Minervini. Diversi, poi, gli interventi volti a favorire o a raccontare buone pratiche di lavoro carcerario, universalmente riconosciuto come l’unico strumento efficace per incidere sulla recidiva criminale, rendendo utile il tempo della detenzione. Ad alternarsi nel dialogo, favorito da un clima informale e costruttivo, la direttrice di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio, il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo, Matteo Rossi Sebaste, il responsabile delle relazioni industriali e sindacali di Confcooperative Piemonte, Luca Facta e il consigliere dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Cuneo, Giorgio Solaro. Prima della chiusura, affidata al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Piemonte, Bruno Mellano, il racconto esperienziale della cooperativa sociale Panaté (con il suo presidente Davide Danni) e l’analoga testimonianza diretta della cooperativa Emmanuele con Marina Marchisio.

Un bel momento di condivisione trasversale, effige di un territorio pronto a collaborare nel concreto affinché le opportunità lavorative per i detenuti possano crescere per numero e densità, garantendo allo stesso tempo una sostenibilità economico-commerciale. Un punto d’inizio fondamentale per ridare dignità alle persone abbattendo la recidiva e rendendo più sicura l’intera società. “Art. 27 Expo” continuerà fino a domenica con eventi, presentazioni e laboratori. Per scoprire l’intero programma: www.panate.it/art-27