La sera del 26 ottobre, presso l’agriturismo La Pieve, il Lions Club Carrù-Dogliani ha ospitato il gruppo musicale dei Trelilu (che sun quatr), al quale va il merito di partecipare a eventi benefici a scopo sociale, come il concerto “Un sorriso per Giorgia” e la collaborazione con la Lilt, intenti condivisi con il lionismo.
Alla fine della serata la band, fondata nel 1992, ha fatto un veloce riassunto della loro storia, in particolare si sono soffermati sul perché hanno iniziato a cantare in piemontese, sostenendo che è quello il segreto del loro successo, poiché è stato uno sdoganamento di ciò che fino a quel momento era considerato vecchio e appartenente al passato.
Hanno anche chiarito il motivo del nome Trelilu e non di Quatrlilu, poiché sono quattro, ma la risposta è semplice: il primo nome è più melodioso del secondo e al primo concerto erano solo in tre a cantare, anche se il quarto era tra il pubblico.
D’altronde, come loro stessi affermano sorridendo, anche i Tre Moschettieri sono quattro. Infine, hanno precisato che i loro spettacoli non sono solo canzoni, ma sono veri e propri cabaret e sebbene seguano un copione, sono sempre influenzati dall’improvvisazione, secondo loro il motivo della longevità del gruppo, perché, prima di far divertire gli altri, si divertono loro stessi.
Dopodiché, hanno risposto alle domande dei soci, come il quesito sul brano cui sono più legati, ma la cui risposta è molto difficile, anche se Beccaria svela essere per lui “Fontane”, essendo una canzone molto emozionale.
I soci del Club hanno chiesto come nascono le canzoni.
La risposta è stata quella di processo molto “naturale”, infatti i testi si basano su situazioni reali o verosimili.
Dopodiché una piccola nota della band su come, a volte, l’arte, in particolar modo la musica, non sia sufficientemente incentivata dalle istituzioni locali, anche in ottica della promozione del turismo.
Oltre al fatto che a volte, manca l’idea, almeno nel cuneese, che il musicista sia un lavoro a tempo pieno.
Infine, i Trelilu hanno suonato alcuni brani del loro repertorio, tra cui “Fontane”, loro unica canzone senza una battuta finale, “50 euri” e “Perdere il trattore” una versione revisionata della canzone “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri.