Classe 1935, grinta da vendere. E tanta simpatia. Aldo Cane, originario di Magliano Alfieri, nella sua vita ha viaggiato tanto e soprattutto per lavoro. Ha conosciuto realtà nuove, in punta di piedi, con curiosità, ambizione e professionalità, mettendo la sua impronta riconoscibile in tanti settori lavorativi. Da alcuni anni è ritornato nella “sua” Magliano Alfieri per godersi la cascina, gli affetti e il territorio circostante.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente e ci siamo fatti raccontare alcuni aneddoti personali e legati al mondo del lavoro. Soprattutto, i primi passi dell’“Hotel- Ristorante I Castelli” (ubicato in corso Torino, 14 ad Alba).
Il battesimo della struttura ricettiva è datato 1996 e “la ristrutturazione del 2011 e quella delle 87 camere, lo hanno trasformato in un gioiello di design, con tocchi di colori e suggestioni poetiche.
«Inoltre, “Il Ristorante I Castelli,” situato a 30 metri d’altezza sulla terrazza panoramica del nostro hotel» tiene a sottolineare il signor Cane, «propone una cucina legata ai valori della tradizione, accompagnato da una carta dei vini ben fornita che vanta un’accurata scelta tra i migliori produttori. Un cubo di vetro e materiali naturali che abbiamo studiato per offrire ai nostri ospiti un’esperienza sensoriale unica. I pannelli in legno che scendono dal soffitto, rievocano il movimento dei filari nelle vigne, in un gioco morbido e sinuoso che metterà i buongutai in contatto con la natura che ci circonda. Di giorno è possibile vedere le colline e le torri; di notte, le Langhe illuminate. Non solo: è anche una cornice ideale per meeting ed eventi, dispone di ampie sale riunioni, attrezzate per accogliere con professionalità ed eleganza tutti i tipi di eventi da 10 a 150 persone».
Una voce ferma, soddisfatta, carica di orgoglio, che non smette di raccontare di sè e del suo lavoro…
«Sono nato il 14 novembre del 1935 a Magliano Alfieri. Ho vissuto per cinquant’anni a Torino, per poi trasferirmi nuovamente tra Langhe e Roero, specificatamente nella cascina dove sono nato. A Torino ho avuto un supermercato e poi mi sono occupato di diversi ambiti professionali. L’impegno ed il lavoro non mi hanno mai spaventato, tanto che dedisi di dedicarmi ad un’impresa di costruzione, con altri soci e colleghi: Bertone e Rava… Alfonso Rava, un tempo proprietario dell’Hotel Royal di Torino, mi disse di credere nel ramo alberghiero e di vedere un roseo futuro nel territorio albese. Ascoltai attentamente le sue parole. E devo dire che aveva davvero ragione… E così mi gettai nel mondo delle costruzioni edili e comprai un albergo a Ibiza che fu di mia proprietà per una decina d’anni. In seguito, acquistai un’altra attività a Praga… Il lavoro cresceva ed io pativo un po’ la lontanaza dall’Italia… L’essere affezionato alla mia terra e alle mie origini, ha fatto sì che decidessi di ritornare a casa».
E poi, quali sono stati i primi passi per arrivare all’“Hotel-Ristorante I Castelli” di Alba?
«Beh, tutto cominciò tanti anni fa, insieme ad un socio. Possedevo un terreno, precedentemente acquistato, con progetto approvato per la costruzione di un albergo e da lì nacque tutto… Seguì l’iter operativo l’architetto Dellapiana e insieme abbiamo dato vita ad una struttura davvero molto bella, funzionale, che negli anni ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo ordine. Oggi l’Hotel-Ristorante è conosciuto in tutto il mondo, le prenotazioni e la clientela arrivano da ogni dove. Il turismo è davvero in crescita esponenziale. Ed Alba è diventata una città strategica. Un grande lavoro è stato svolto ed è capillarmente pianificato, da quello che attualmente si chiama Ente Turismo Langhe Monferrato Roero. Io sono già 10 anni che sono in pensione, ma nella gestione della struttura ci sono i miei figli. Una struttura che aiuta, il raffinato turismo che sceglie Alba come meta. I nostri clienti abituali sono svizzeri, francesi, olandesi, danesi, americani, solo per citare alcune delle nazionalità, e ovviamente italiani. I Castelli è aperto tutto l’anno, 24 ore al giorno. La struttura, tra l’altro, sta festeggiando un anniversario importante. Insomma, penso sia davvero una struttura di qualità per la nostra Capitale delle Langhe».
Alba, la città come è cambiata in questi anni?
«È davvero bella, difficile da descrivere a parole. E tutti noi che la viviamo, la abitiamo ci siamo dati un gran da fare per farne apprezzare le tante meraviglie, le unicità. Sono queste le ragioni del suo successo a cui si legano anche i paesaggi Unesco di Langhe, Monferrato e Roero corollario perfetto di una scenografia che attira, ammalia e richiama. Chi viene ad Alba è il protagonsta di un film, difficile da descrivere con le parole».
Perché?
«Per quello che Alba trasmette e sa trasmettere e trasmetterà. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è solo uno dei momenti centrali e cruciali, ma la Città delle 100 torri richiama visitatori in qualsiasi giorno dell’anno… Un fascino rinforzato dai grandi sforzi e dal grande impegno degli imprenditori e dei singoli che hanno creduto, negli anni e da sempre, in questa terra vocata, genorosa, capace di proporre solo eccellenze e qualità».