“Un abbraccio vale più di mille like”

Bullismo e cyberbullismo: “Papà Picchio” e la Fondazione Carolina incontrano studenti e insegnanti delle scuole medie di Alba Langhe e Roero

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Da sinistra: Elena Giachino della Segreteria Generale ACA, il direttore ACA Fabrizio Pace e, per Fondazione Carolina, il presidente Paolo Picchio e il formatore Paolo Bossi

Era lo scorso 6 febbraio quando l’Associazione Commercianti Albesi, in collaborazione con ACAdemy-Dire il futuro, organizzata presso la propria sede ad Alba un incontro dedicato ai genitori sul delicato tema del bullismo e del cyberbullismo.

L’incontro, partecipatissimo, vedeva protagonista la Fondazione Carolina ed il suo ispiratore, “papà Picchio”, il padre di Carolina, 14enne che si tolse la vita travolta dai commenti e dalle ingiurie ricevute sui social.

L’Associazione Commercianti Albesi ha sposato la causa della prevenzione, per impedire che altri ragazzi incorrano nella stessa, drammatica esperienza della giovane. Per farlo, è stata intensificata la collaborazione con la Fondazione a lei dedicata e con il suo splendido papà, che fin da quel terribile giorno di dieci anni fa svolge un’incessante attività di sensibilizzazione presso le scuole, le famiglie, le istituzioni.

Questo impegno ha generato un calendario di incontri, questa volta dedicati ai ragazzi delle scuole medie ed ai loro insegnanti sul territorio. Un ciclo di nove momenti divulgativi distribuiti nel periodo compreso tra il 7 ed il 17 novembre, che a partire da Alba si snoderà a Diano d’Alba, La Morra, Canale, Vezza e Cinzano di Santa Vittoria, raggruppando tutti i plessi scolastici di Langhe e Roero che hanno aderito all’iniziativa.

Saranno centinaia i giovanissimi che apprenderanno i rischi del web e dei social per la loro incolumità psicofisica, grazie anche all’intervento di un esperto della Fondazione Carolina, il formatore Paolo Bossi.

La storia di Carolina ha aperto gli occhi al Paese sul fenomeno del cyberbullismo, fino ad allora relegato, nell’immaginario collettivo, a casi isolati e ritenuti “lontani”. Oggi, grazie anche al lavoro di papà Paolo Picchio e della Fondazione, la collettività ha preso coscienza degli enormi rischi che gli adolescenti corrono nel frequentare la Rete. Conoscerla, comprenderne le potenzialità positive e negative e dotarsi di strumenti intellettuali per imparare a gestire la propria “navigazione” online è un presupposto fondamentale per la serenità dei ragazzi e delle loro famiglie.

Con questo ciclo di incontri – reso possibile grazie anche al sostegno della Fondazione CrcACA intende contribuire a fornire agli studenti e al corpo docente preziose informazioni per rilevare i segnali di disagio nei giovani e per aiutarli ad affrontare l’incubo del bullismo ma, ancora più importante, a tentare di prevenirlo. Perché la storia di Carolina non si ripeta.