Venerdì 3 novembre lo scrittore Nicolai Lilin, pseudonimo di Nicolai Verjbitkii, autore fra gli altri del noto romanzo “Educazione Siberiana”, trasposto anche in versione cinematografica per la regia di Gabriele Salvatores, terrà presso il Liceo Artistico Gallizio una lezione aperta intitolata “L’arte della scrittura”, che rientra nel progetto di orientamento, previsto dall’attuale riforma ministeriale, teso a valorizzare le competenze e le talentuosità degli studenti.
Il romanzo d’esordio, pubblicato in 28 lingue e distribuito in 43 paesi del mondo, racconta la crescita e la formazione del protagonista all’interno di una consolidata comunità criminale di origine siberiana insediatasi in Transnistria. Il libro ha avuto un adattamento cinematografico nel 2013 con l’omonimo film cult, diretto da Gabriele Salvatores e interpretato da John Malkovich.
Oltre a dedicarsi alla scrittura di romanzi, Nicolai Lilin è conosciuto e apprezzato anche per la sua produzione artistica, in particolare disegni, graffiti su carta, dipinti su tela e riproduzioni di icone ortodosse, tutte ispirate al simbolismo dei tatuaggi.
L’artista ha esposto le sue opere tra le altre alla Triennale di Milano, al Museo del ‘900, al Castello di Susan, al MAO di Torino con una personale che evoca e indaga il mondo dei tatuaggi, affrontata nel recupero dei suoi significati ancestrali, radicati nell’antropologia, all’interno di un percorso che offre un’interpretazione più consapevole di un fenomeno che è molto altro rispetto a una semplice moda.
“C’è bisogno di tornare ai contenuti, alla comunicazione del simbolo, che il tatuaggio segna sulla pelle per un periodo di tempo lungo come la vita di un uomo”, ha scritto Lilin.
L’incontro con alcune classi del liceo artistico avrà luogo venerdì 3 novembre tra le 14 .30 e le 16 .30, aperto anche agli studenti del Classico e al personale docente, a coloro che desiderano conoscere la realtà progettuale e di vita che si cela dietro l’arte e la scrittura.
Lo scrittore e artista, padre di un’alunna dell’Istituto, si è reso particolarmente disponibile, al netto dei suoi molteplici impegni internazionali, a incontrare la platea dei ragazzi per proporre loro un confronto ed un’analisi di un mondo, quello della scrittura, che le nuove generazioni tendono a sottovalutare o comunque a considerare come accessorio al loro percorso scolastico; la scrittura come arte e come percorso di vita di fatto può aiutare i giovani a comprendere i valori essenziali del mondo e della loro esperienza esistenziale, ad esprimere quei talenti personali che la nuova riforma sull’orientamento scolastico si propone di valorizzare.