Alambicco Talks il futuro delle Pmi è già cominciato

L’evento di Asti ha stimolato il dibattito tra imprenditori e istituzioni: storie e protagonisti

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La nuova stagione di Alambicco Acade­my è ripartita in grande stile, come da tradizione, dall’evento che è andato in scena venerdì scorso al Teatro Alfieri di Asti davanti a una platea di istituzioni e protagonisti del mon­do manageriale e culturale, rivolto agli imprenditori, ai professionisti, ai sindaci della Provincia di Asti, agli Enti e alle Associazioni di categoria, agli Istituti Scolastici del territorio astigiano, alle Asso­ciazioni di volontariato per fare il punto sulle imprese del domani.
Gabriele Zanon (ad di Be­4In­novation e rettore di Alam­bicco Academy) e Rita Pie­randrea (ad di Alambicco Aca­demy e Founder di Be4In­novation) hanno dettato i tempi di quello che è stato un vero e proprio show dedicato al mondo dell’imprenditoria e forte di una formula già collaudata, con il nome di “Alambicco Talks”. Lo hanno fatto alternando sapientemente mo­men­ti di approfondimento e altri di intrattenimento, ma non solo. Lo spazio più significativo in questo senso è stato quello gestito con consumata maestria da Oscar Farinetti, showman applauditissimo con la sua performance ispirata dall’ultimo libro “10 mosse per affrontare il futuro” che su queste pagine avevamo presentato nei nu­meri scorsi, anticipandone i contenuti.

Anche noi di IDEA abbiamo partecipato all’evento: il nostro presidente onorario Carlo Borsalino è salito sul palco per le premiazioni conclusive, mentre il nostro giornalista Luca Borioni ha moderato il dibattito che ha coinvolto il presidente della Fon­dazione Ricerca Molinet­te, Massimo Segre, l’onorevole Andrea Giaccone e il vicepresidente della Regione Pie­monte, Fabio Carosso attorno al tema degli investimenti e delle politiche che in prospettiva possono favorire le aziende del territorio in questa fase congetturale non proprio sem­plice da affrontare.
Tor­nando alle premiazioni e quindi agli Alam­bicco Awar­ds, sono stati consegnati tre significativi riconoscimenti: il Premio Solidarietà e Innov­a­zione è andato al generale Gabriele Lupini, ispettore nazionale del corpo militare volontario della Croce Rossa Militare Italiana. Il Premio Imprenditore dell’anno è stato attribuito a Cesare Verona, presidente e amministratore delegato di Aurora Penne, famosa in tutto il mondo per le sue stilografiche. Infine, il Premio Im­prenditore Next Gen è stato conferito a Barbara Graffino, amministratore delegato di Talent Garden – Fondazione Agnelli, oltre che vicepresidente di Blooming Group e presidente Giovani Impren­ditori Unione Industriale di Torino. Assieme al nostro founder Carlo Borsalino, sono saliti sul palco anche Gerardo Navazio, presidente di Assisi Pax International e presidente della Fondazione Opera Pia Tellini con il già citato Massimo Segre.
Cerimoniera d’eccezione di tutta la serata è stata Anna Maria Scarrione della Com­missione Provin­ciale Pari Op­portunità e componente delle reti di parità astigiane. E proprio le donne sono state al centro del dibattito, con la stessa Scarrione che è stata affiancata da Cristina Fresia, ad di Fresia Alluminio, da Albina Ambrogio, fondatrice di Confini e da Teresa Valentino, responsabile dell’Uf­­ficio Certificazione delle Competenze per la Regione Piemonte. Molto interessante il momento dedicato ai giovani imprenditori che portano avanti tradizioni di famiglia. Se n’è parlato con Francesco Grondona, direttore commerciale e Marketing dell’omonima industria dolciaria genovese (oltre due secoli di tradizione), Claudio Bertolotto am­ministratore delegato dell’a­zienda Bertolotto leader nell­a realizzazione di porte e infine Fabio Bortolato, direttore commerciale e Mar­keting di Makhymo, marchio astigiano specializzato in com­ponenti da ufficio.
Come anticipavamo, un momento di grande intensità è stato quello che ha visto protagonista Oscar Farinetti: il suo spettacolo “10 mosse per affrontare il futuro” ideato con il contributo dell’intelligenza artificiale, ha dato parola nientemeno che a Leonardo da Vinci e ha toccato anche alcuni passaggi della vita imprenditoriale e della vicenda umana dello stesso Farinetti, manager ormai sempre più immerso nella sua nuova dimensione di scrittore.