Il mondo del giornalismo e quello del tennis sono in lutto e piangono uno dei loro esponenti più apprezzati: Giancarlo Spadoni. Veterano dei giornalisti, storico collaboratore della Stampa e grande esperto (oltre che appassionato) di tennis, è scomparso nella sua abitazione, a Cuneo, all’età di 91 anni. La smisurata passione per lo sport della racchetta lo aveva portato, negli anni, a collaborare anche per Piemonte Tennis e per la rivista nazionale Tennis Italiano. Collaborazioni che consentirono a Giancarlo Spadoni di vivere il grande tennis dal vivo in moltissime occasioni: dagli Internazionali d’Italia al Roland Garros, dall’Open di Montecarlo a Wimbledon e agli Us Open. Sempre in ambito tennistico, vale la pena sottolineare il fatto che fu anche, per due mandati, presidente del Comitato provinciale della Federazione. Un incarico di prestigio che onorò al meglio, favorendo l’apertura di numerosi circoli nel Cuneese. Nel 2014, insieme a Michela Casale Alloa e Lorenzo Tanaceto, su idea di Sergio Parola, scrisse anche il libro “Racchettate. Il tennis a Cuneo dal 1928 ad oggi”. Professionista esemplare, dotato peraltro di significative doti umane, Spadoni era un autentico modello per i giovani giornalisti della Granda, e non solo.
Originario dell’Alessandrino, lavorava come rappresentante di bilance e banchi frigo per negozi e supermercati; amava inoltre l’arte e la cultura e aveva una spiccata passione per il giardinaggio.
Vedovo da alcuni anni, lascia le figlie Maria Gabriella ed Elisabetta con le rispettive famiglie, la sorella Albina e la cognata Franca. I funerali sono stati celebrati nella Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù, a Cuneo.
Al dolore di familiari, amici e conoscenti, si uniscono Carlo Borsalino, i figli Simona e Davide e le redazioni di Rivista IDEA e di IDEAWEBTV.IT, porgendo le più sentite condoglianze.
Addio a Spadoni, la penna del tennis
È mancato il giornalista sportivo di Cuneo: seguì i più importanti tornei internazionali