Le Langhe piangono il preside Bosca

Fondatore dell’Arvangia, ha dedicato la sua vita allo studio e alla promozione delle colline che tanto amava

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Le Langhe perdono uno dei loro rappresentanti più autentici e appassionati. Nei giorni scorsi, all’età di 72 anni, si è infatti spento Do­nato Bosca, esponente di spicco del mondo culturale langarolo e, in generale, piemontese. Docente, preside, storico e scrittore, era originario di San Donato di Mango. Il profondo amore che provava per il territorio, la sua storia e le sue tradizioni lo aveva spinto a fondare, quasi quarant’anni fa, l’associazione di promozione culturale Arvangia.
Viveva ad Alba da diverso da tempo, ma era fortemente legato al suo paese di origine, dove aveva anche insegnato. In seguito, era diventato preside, arrivando anche a guidare il prestigioso Liceo Classico “Govone” di Alba. Terminò la sua car­riera scolastica come dirigente dell’Istituto Com­pren­­si­vo di Diano.
In parallelo, portava avanti le sue ricchissime ricerche – rese pubbliche sotto forma di libri e convegni – che mettevano al centro la vita dei contadini di una volta e le “ma­sche”, oltre al fenomeno dell’emigrazione in Ame­rica da parte dei giovani langhetti che a inizio Nove­cen­to abbandonarono le terre della ma­lora in cerca di fortuna.
Collaborò anche con lo scrittore Nuto Revelli, mentre con il fotografo Bruno Murialdo compì un viaggio in Sud America proprio per incontrare quei piemontesi che erano emigrati. Da quell’esperienza nacque il libro “Partivamo per la Merica. Storie di emigrazione piemontese”.
Nel 2016 aveva perso la moglie, Luisa Barisone: un lut­to prematuro e improvviso che lo colpì profondamente. Lascia i tre figli: Alessio, Filip­po ed Enrico. I funerali sono stati celebrati nel Duomo di Alba. La famiglia Borsalino, con Carlo, Simona e Davide, unitamente alle redazioni di IDEA e IDEAWEBTV.IT, porge le più sentite condoglianze a familiari, amici e conoscenti.