“Boys don’t cry”. Si chiama così la mostra fotografica inaugurata giovedì 9 novembre nel chiostro dei Licei e promossa dal Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese in collaborazione con la cooperativa sociale “Fiordaliso”, il centro di ascolto “L’orecchio di Venere” di Mondovì e l’associazione culturale “Gli Spigolatori”. Un percorso visivo realizzato dai ragazzi delle classi quinte, figlio di appositi approfondimenti didattici volti a valorizzare la mascolinità “non tossica”, in contrapposizione a uno stereotipo di virilità che talvolta sfocia in violenza, abuso e prevaricazione. La prima tappa di un fitto calendario di eventi che animeranno la città di Mondovì in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre.
«Un piacere e un onore partecipare all’inaugurazione di una mostra realizzata dalle nuove generazioni, dalle quali dobbiamo inevitabilmente partire per costruire una quotidianità migliore per tutte le donne» il commento dell’assessora alle Pari opportunità, Francesca Bertazzoli. «Grazie alla Consulta Comunale Femminile e allo straordinario tessuto associativo monregalese, tra il 24 e il 25 novembre prossimi vivremo due giorni di iniziative aperte alla cittadinanza e pensate per acuire in ciascuno di noi la consapevolezza di quanto gli episodi di violenza avvengano purtroppo con costanza anche nel nostro territorio, come testimoniano i numeri forniti dall’Orecchio di Venere. L’intera Amministrazione, quindi, ha il dovere etico e morale di diffondere messaggi educativi, sottolineando come il rispetto interpersonale cominci dal linguaggio e dai gesti che ciascuno di noi sceglie di usare ogni giorno».
Convegni, mostre fotografiche, fiaccolate, installazioni artistiche. Saranno molte, come detto, le iniziative organizzata per il 24 e 25 novembre prossimi dalla Consulta Comunale Femminile in collaborazione con il Consorzio per i Servizi Socio-Assistenziali del Monregalese e il Liceo “Vasco-Beccaria-Govone”, sintetizzate dallo slogan “Fermati: sono davanti a te”. Due giorni intensi per costruire una coscienza critica collettiva come ribadito dalla presidente della Consulta Comunale Femminile della Città di Mondovì, Marzia Arena: «Il 25 novembre rappresenta una chiamata all’azione per costruire una società in cui ogni donna possa vivere libera dalla paura e dalla violenza. E questa, ad oggi, non può più essere solo un’opzione. Come Presidente della Consulta Comunale Femminile sono determinata affinché nessuna donna debba mai più affrontare la sfida della violenza da sola. Questo impegno, mio e di tutti noi come comunità, richiede che non restiamo in silenzio di fronte alla violenza. Dobbiamo fermarci, guardare e tendere la mano a chi ha bisogno, costruendo un tessuto sociale che respinga qualsiasi forma di abuso. Mi rivolgo quindi a tutte le donne in difficoltà: chiedete aiuto! Non siete sole».