La prima riunione del Comitato di Cooperazione Frontaliera Italia Francia, che si è svolta il 31 ottobre a Torino, ha dato modo ai territori rappresentati di esporre al ministro degli Esteri Antonio Tajani e all’omologa francese Catherine Colonna le questioni più urgenti e pressanti da mettere nell’agenda di lavoro. Ricorrenti nelle parole di chi è intervenuto i temi dei collegamenti infrastrutturali, della mobilità, della sanità, degli effetti dei cambiamenti climatici e della necessità di più intensi scambi culturali tra i due versanti confinanti.
Il territorio cuneese era rappresentato dal presidente della Provincia Luca Robaldo («L’auspicio è che questo contesto permetta non solo di condividere le problematiche, ma anche di avviare soluzioni concrete che, di concerto, potranno essere via via individuate») e dal sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero («È stato detto in modo forte e chiaro che la questione dei collegamenti infrastrutturali, da Sud a Nord del Piemonte in questo momento è in totale stallo e va affrontata con urgenza. I problemi non sono di rapida soluzione, ma confidiamo nel metodo di lavoro e nella tabella di marcia approntate, per poter vedere presto passi concreti»), dal presidente del Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) Parco Europeo Alpi Marittime Mercantour, Piermario Giordano e dall’onorevole Chiara Gribaudo.
La posizione cuneese, come definita nella concertazione sul territorio nei giorni precedenti, è stata riassunta dal presidente provinciale Robaldo, che ha usato i due minuti a disposizione nella scaletta serratissima degli interventi per sintetizzare le tre priorità per l’agenda del Comitato di Cooperazione. «Dopo il Distretto di Torino siamo noi la locomotiva industriale del Piemonte che, da solo, pesa quanto il 10% del Pil italiano – ha detto Robaldo -; quindi la riapertura del valico internazionale del Tenda, chiuso da tre anni, non può attendere. La seconda urgenza è il tema ambientale e in particolare il rischio idrogeologico. Alluvioni e siccità i due poli del problema». La terza questione invece riguarda le Aree Protette Alpi Marittime, con la richiesta di Robaldo di renderle Parco Nazionale, «passaggio indispensabile per saldarsi in una sola cornice internazionale con l’alleanza con il Parco del Mercantour e così costituire la prima area protetta europea di terra tra Italia e Francia».
Il tema è stato ripreso nell’intervento di Piermario Giordano: «Il Parco Europeo Marittime-Mercantour sarebbe la prima area protetta europea italo-francese terrestre con una estensione superiore a 200mila ettari. Tale realtà, darebbe concretezza e attuazione al Trattato del Quirinale, che nel suo Programma di Lavoro parla della necessità di favorire il consolidamento del Gect formato dal Parco Nazionale del Mercantour e dalle Aree Protette delle Alpi Marittime».
La ministra francese Colonna ha convocato un nuovo incontro del Comitato tra sei mesi e sarà ospitato da Nizza.
Tante iniziative per migliorare logistica e infrastrutture cuneesi
Si è tenuto presso la Camera di Commercio di Cuneo l’evento “Progetti e Prospettive per la Logistica e le Infrastrutture nel Cuneese” organizzato dalla Cabina di Regia composta da Provincia, Camera di Commercio e Fondazione Crc. «La coesione sociale e lo sviluppo economico passano obbligatoriamente attraverso lo sviluppo delle reti infrastrutturali, logistiche e dei trasporti, fattori imprescindibili per garantire la crescita sociale ed economica», ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Cuneo Mauro Gola. Ha aggiunto il presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo: «Il nostro territorio necessita di vedere realizzate strade, autostrade e interventi che aspetta da anni, così come di vedere migliorate le ferrovie». Ha concluso il presidente della Fondazione Crc, Ezio Raviola. «Le infrastrutture, la logistica e la mobilità in generale rappresentano un tassello strategico del lavoro della Cabina di Regia: la Fondazione Crc conferma la propria disponibilità».