Un grandissimo entusiasmo per il nuovo corso del Carlevé ‘d Mondvì, il carnevale monregalese che rappresenta una delle manifestazioni più antiche ed amate in città. Venerdì, presso la Sala del Consiglio comunale in municipio a Mondovì si è presentato il nuovo organizzatore dell’evento – la Famija Monregaleisa 1949 – e c’è stato l’ufficiale passaggio di consegne tra il “vecchio” Moro Guido Bessone, ed il “nuovo” Moro, Mario Bosia, che ha ricevuto ufficiale investitura con la simbolica consegna del martello.
Tutto ciò in una serata ricca di spunti e novità, alla presenza dell’Amministrazione comunale di Mondovì («Un nuovo inizio per una delle manifestazioni più amate dai monregalesi – hanno evidenziato il sindaco Luca Robaldo e l’assessore alle Manifestazioni Alessandro Terreno -: un grazie a chi si è sempre prodigato, in passato, per far sì che lo spirito del carnevale non si sia mai perso, un grazie alla corte, a tutte le maschere, a chi da oggi si impegna per realizzare il carnevale. Tutto questo entusiasmo ci emoziona: in bocca al lupo alla nuova Famija, noi assicuriamo il nostro supporto»), di sostenitori e sponsor come Fondazione CRC, Banca Alpi Marittime e ATL del Cuneese, di tanti amici del carnevale e anche di ex-patron (presenti Enzo Garelli ed Oscar Barel).
Una nuova Famija
Vernissage ufficiale, dunque, per la Famija Monregaleisa 1949, il nuovo soggetto che si occuperà dell’organizzazione del carnevale monregalese. Il nuovo sodalizio è stato presentato dal presidente Andrea Tonello, 33 anni, imprenditore monregalese innamorato di Mondovì, tanto da tornarci a vivere dopo anni trascorsi all’estero per studio e per lavoro.
«Il carnevale per me e la mia famiglia è un grande tradizione – ha detto Tonello raccontandosi al pubblico -: mio bisnonno Giuseppe Ellena è stato imperatore nella corte del moro per diverse edizioni e mi raccontano che negli Anni Cinquanta, durante il Carnevale, fermasse addirittura la sua azienda, la Saisef, per dedicarsi esclusivamente alla manifestazione. Mio zio Nino è stato imperatore, i miei genitori hanno sempre partecipato e partecipano tutt’ora a sfilate e feste in maschera. Anche io ho fatto parte della corte dal 2011 al 2014, ricoprendo il ruolo di Pietro; e nel passato, negli anni novanta, ero “Moretto”, quando anche i bambini si travestivano da Moro e Béla Monregaleisa: un’idea che reputo fantastica per il coinvolgimento dei più giovani e che mi piacerebbe riproporre già in questa edizione del carnevale».
Il nuovo corso del Carlevé ‘d Mondvì
Ed ecco le motivazioni che hanno portato alla nascita della “nuova” Famija Monregaleisa: «Il carnevale è divertimento, ma è anche una “cosa seria” – ha detto Tonello -. Va organizzato e strutturato come si deve, comporta responsabilità sotto diversi punti di vista: ho cercato quindi di creare un’associazione composta da persone letteralmente innamorate del Carlevé. La abbiamo chiamata Famija Monregaliesa 1949, in continuità con chi ci ha preceduto. Voglio quindi ringraziare il presidente Enrico Natta per il supporto, appoggio e i consigli. Nel 1949 è stata creata la prima vera Famija Monregaleisa, da quattro ragazzi (Mario Prinotti, Maté Gazzera, Michele Mantelli e Nico Ferrua), i “quatr merluss” che avevano l’obiettivo di far rivivere il Carlevé nel difficile dopoguerra. Noi abbiamo recentemente vissuto la pandemia le cui conseguenze sono state quasi paragonabili a quelle di una guerra ed in questo contesto il nostro obiettivo è un po’ quello dei “quatr merluss”: le nostre parole d’ordine ripartire, rialzarsi e rinascere attraverso il Carlevé. Una sfida da vivere a piccoli passi, ed in squadra». Una compagine di cui fanno parte Pietro Danna (vicepresidente), Maura Messori (tesoriere), Roberto Formento (segretario), Guido Bessone, Antonio Costamagna, Federico Robaldo, Mario Bosia (consiglieri).
Il programma 2024: grande sfilata il 25 febbraio
Il programma del Carlevé 2024 è in fase di definizione: siamo a novembre, e alcune cose potrebbero ancora variare di qui a febbraio. Il presidente di Famija Monregaliesa 2024 Andrea Tonello ha comunque tracciato la rotta: «Rimarranno gli appuntamenti della tradizione: la cena di gala, la cena dei Lombardi, la consegna delle chiavi, l’investitura della Béla. Inoltre ritengo che Mondovì debba essere un polo attrattivo anche per gli altri Carnevali e credo sia importante rinnovare e rafforzare la collaborazione con le altre maschere storiche del Piemonte e non solo. Sarà confermata poi quella che, secondo me, è la cosa più importante: il “GiroMoro”, che coinvolge la nostra corte in più di 50 appuntamenti tra asili, scuole, case di riposo, Rsa, Centri diurni». Ci saranno poi numerose novità: «La Ca’ del Moro, dove organizzeremo il Carnevale dei bambini e il carnevale inclusivo, ritornerà al Christ – prosegue Tonello -; la manifestazione “Un sorriso per Giorgia” tornerà nella programmazione del Carlevé, per dimostrare l’attenzione verso il sociale e verso le fasce più deboli; così come torna l’Esedra, con Tiziana e Mariarosa, in supporto all’organizzazione e alla segreteria». E le sfilate? « Stiamo organizzando una grande sfilata di carri e di gruppi mascherati– conclude Tonello – per il 25 febbraio, data che ci consente la disponibilità di un buon numero di carri. Non posso ancora anticiparvi nulla, ma stiamo lavorando ad un nuovo evento itinerante previsto per l’11 febbraio che coinvolgerà i gruppi mascherati e non solo». La nuova Famija è al lavoro per la costruzione del programma completo, che verrà svelato come da tradizione della conferenza stampa di presentazione, tra fine gennaio ed inizio febbraio.
Il commiato di Guido Bessone
Guido Bessone, Moro di Mondovì dal 2018 ha ceduto il comando a Mario Bosia. «Per me è una giornata agrodolce – ha detto non senza commozione -. C’è molta energia, stiamo per vivere una stagione nuova per quanto riguarda il carnevale, e di questo sono felice; dall’altra parte, la mia decisione di rinunciare a vestire i panni del Moro, essenzialmente per… raggiunti limiti di età. C’è un momento per restare, ed un momento per lasciare. Devo ringraziare la Famija Monregaleisa che mi ha permesso di ricoprire questo ruolo, la rinnovata Famija che mi ha voluto, le istituzioni, e tutti voi che mi avete sempre apprezzato e sostenuto. Non lascio completamente: ritengo di poter dare un mio contributo “di pensiero” a questi giovani che si approcciano al carnevale come parte attiva anche nell’organizzazione. È la mia ultima volta “con il martello in mano”, spero di essere riuscito nell’intento di dispensare sorrisi ed allegria: non sarò più in prima fila, ma ci sarò sempre».
Mario Bosia, il nuovo Moro di Mondovì
Ha 40 anni, nato a Torino ma presto ritornato alla sua terra – il Monregalese – Mario Bosia è il nuovo Moro: «Anche io porto nel mio DNA il Carnevale – ha raccontato -: mia madre è stata l’Imperatrice nel 1977, a fianco dell’allora Imperatore Dario Quaglia; la Bela Monregaleisa era Loredana Manfredi, il Moro Fino Bessone, il papà di Guido. Sono entrato nella Corte del Moro nel 2020, come armigero, e mi sono subito integrato col gruppo: con gli altri ragazzi abbiamo presto assunto un ruolo operativo, all’interno del Carnevale, curando l’organizzazione di qualche appuntamento, primo fra tutti il GiroMoro».
E da oggi Mario veste i panni del principe del Carnevale: «Per me un’opportunità, ma anche una grande responsabilità. Nel periodo carnevalesco insieme agli altri ragazzi rappresento la città, in quella che è una delle tradizioni più antiche di Mondovì. Una città che è apprezzatissima e molto considerata per il suo carnevale, nel Nord Italia: una realtà che ha grande autorevolezza». Tra non molto il Carlevé entrerà nel vivo: ed è qui che inizierà per il Moro e la sua Corte quella che Mario definisce «una missione. Ci mascheriamo e diventiamo dei veri supereroi: ci divertiamo, non lo nego, ma allo stesso tempo portiamo allegria negli asili e nelle scuole, dove i bambini vivo ancora il carnevale in modo autentico; e nelle Case di riposo, o nelle strutture con persone meno fortunate di noi, che si illuminano ad ogni nostra visita».
Il nuovo Moro ha posto l’accento sulla forza del gruppo, che è il vero “segreto” del successo del carnevale monregalese: «In questo compito non sarò solo – ha concluso Mario Bosia -, come ogni anno avremo una grande squadra, che avrà anche elementi nuovi: la Corte, che avrò l’onore di rappresentare e guidare».
La Corte del Moro
Ed ecco, di seguito, i protagonisti della Corte del Moro 2024. Il Moro: Mario Bosia. Gli armigeri: Marco Vaschetto, Roberto Formento. Le damigelle: Anna Regis, Arianna Comino, Carola Serraglia, Elisa Terreno, Federica Cuniberti, Francesca Famularo, Nicoletta Gazzera, Veronica Gavotto. Lo scudiero Aleramo: Tommaso Borsarelli. La principessa Adelasia: Giulia Caprifichi. L’Imperatore Ottone I. Federico Robaldo. La cantastorie: Marzia Arena. Pietro: Federico Boglio. La maga: Francesca Servetti. I menestrelli: Marcello Turco (chitarra), Giorgio Giubergia (batteria), Igor Dadone (fisarmonica), Federico Odetto (fisarmonica), Sara Canavese (sax), Tommaso Bruno (sax), Giuseppe Bessone (tromba), Gianfranco Costamagna (tromba).