La storia del Consorzio Bealera Maestra nasce nel lontanissimo 1471 quando Bene Vagienna ottenne, dalla città di Cuneo, di portare dalla “destra Stura”, una parte delle acque del fiume, nonché del Torrente Gesso, scavando quella grande bealera che termina a Che-rasco, gettandosi nello Stura. Arrivando ai tempi moderni, il Consorzio Bealera Maestra -Destra Stura è ad oggi uno dei più grandi enti piemontesi di gestione dell’acqua per usi agricoli: gli Enti ed i consorzi aderenti ricadono sul territorio di 21 comuni con una popolazione di 45.000 abitanti.
Il comprensorio agricolo si estende sulla destra del fiume Stura e comprende i paesi che vanno da Castelletto Stura fino a Cherasco, per una superficie di oltre 12.000 ettari e oltre cinquemila utenti serviti, senza dimenticare che l’attività delle aziende, agricole-artigianali-industriali, ricadenti sul comprensorio, si estende direttamente e indirettamente anche sui territori dei numerosi comuni limitrofi. Il Consorzio è protagonista di un grande progetto e di una strategia di utilizzo responsabile e sostenibile delle risorse idriche per distribuire con efficacia e parsimonia l’acqua alle aziende del settore agro-zootecnico: l’obiettivo è passare dai tradizionali sistemi di irrigazione a scorrimento e sommersione, a reti in pressione dotate di irrigatori (come, per esempio, quelli “goccia a goccia”). Il cambiamento climatico impone, infatti, di adottare nuovi modelli sostenibili di gestione delle risorse idriche per l’agricoltura e, quindi, di riduzione dei costi delle bollette. A questo scopo, il Consorzio può beneficiare, come regista e coordinatore, di ben 76 milioni di euro, fondi del Pnrr per le CER (misura M2-M2C2-I 1.2): il progetto, denominato “Concerti”, è stato inaugurato lo scorso 19 maggio, con il cantiere del primo lotto (da 20 milioni di euro) ed i lavori che, in questi mesi, stanno procedendo a ritmo spedito, per rispettare il tanto sospirato traguardo del 2027: «È un progetto con un’importante ricaduta sul territorio», ha spiegato il sindaco di Bene Vagienna e presidente del Consorzio Bealera Maestra Claudio Ambrogio, «che permetterà agli agricoltori di risparmiare acqua, che sarà garantita anche d’estate, in tempi di siccità, e, di conseguenza, energia». Viene così salvaguardata la risorsa idrica, utilizzandola in maniera razionale, ottenendo quindi una riduzione del fabbisogno idrico unitario pari ad oltre il 50%. Inoltre, il nuovo impianto, consentirà di impiegare meglio i pozzi consortili esistenti, riducendo i prelievi da falda. Il raggiungimento dell’autosufficienza energetica, determinato dall’autoproduzione idroelettrica, abbatterà gli attuali consumi di energia convenzionale ed i costi, con vantaggi sia in termini economici che ambientali.
Ricordiamo che non vi sarà, comunque, l’abbandono del sistema dei canali esistenti: l’irrigazione per aspersione permetterà l’introduzione di attrezzature tecnologicamente all’avanguardia, con meno manodopera ed un conseguente guadagno economico e di tempo.
Il progetto “Concerti” fa parte di una vasta politica di sviluppo innovativa, basata sulle Comunità di Energia Rinnovabile e sul consumo responsabile delle risorse idriche, che è stata presentata lo scorso 28 settembre nell’evento “Dall’acquedotto romano, alla Bealera Maestra, alle Comunità energetiche rinnovabili”, in cui sono stati raccontate nel dettaglio le iniziative di cruciale importanza per lo sviluppo ecosostenibile del territorio e una sempre più corretta gestione delle risorse idriche a disposizione. Il fulcro, le Comunità Energetiche: il Consorzio, organismo di diritto privato ad evidenza pubblica ed aggregatore naturale, ha deciso di agire come “Comunità Energetica del Territorio” (CET), configurandosi come “Virtual Energy Company” e configurandosi come “prosumer”, producendo cioè energia e mettendo parte di questa energia a disposizione degli Stakeholder del territorio attraverso le Comunità di Energia Rinnovabile (CER). Le attività del consorzio Bealera Maestra hanno attirato l’attenzione delle istituzioni anche a livello nazionale: il presidente Ambrogio, accompagnato dal professor Sergio Olivero dell’Energy Center del Politecnico di Torino, ha infatti partecipato, come relatore, alla “Terza conferenza nazionale sulle Comunità energetiche”, tenutasi nel mese di novembre all’Auditorium Gse di Roma, presentando alla platea di esperti il progetto “Concerti, Consorzio Bealera Maestra per la CER e la transizione energetica inclusiva”, che si propone la nascita di otto Comunità energetiche rinnovabili da cabina primaria, coinvolgendo, appunto, 21 comuni della Granda e un totale di oltre 45mila cittadini: «Possiamo considerarci dei precursori sotto tanti punti di vista e, forse, non ci stiamo ancora rendendo conto di quello che stiamo costruendo», sottolinea ancora il sindaco di Bene Vagienna. «Ma c’è la forte volontà di concludere un’opera galattica ed un progetto in cui, forse, all’inizio non credeva nessuno (e ci tengo a ricordare con piacere il geometra Piana con il quale tutto è partito)».
Il dottor Paolo Arrigoni, presidente del Gse ed incontrato proprio in occasione della conferenza, ha confermato il forte interesse per l’operato del Consorzio, recandosi proprio a Cuneo lo scorso 27 novembre, in occasione dell’evento “La transizione energetica: il ruolo del Gse e il supporto ai Comuni e alle Pa”, organizzato dalla Provincia di Cuneo, in cui è stato possibile approfondire le tematiche attorno alle comunità energetiche di ultima generazione. «Sicuramente i dipendenti del Consorzio sono sotto pressione ed in fermento, siamo giustamente “marcati a uomo” dal Ministero delle Politiche Agricole, e siamo alle prese con un continuo caricamento ed aggiornamento dei dati sulle piattaforme di riferimento, ma stiamo vivendo questa sfida con grande intensità, voglia di fare, per portare a conclusione una così importante opera. Sono felice, perché sento la solidarietà di tutti i presidenti degli altri consorzi di primo grado, così come la fiducia, dimostrata anche dall’unanimità nelle nostre votazioni, una sensazione impagabile. Prossimi step? Ogni giorno, c’è un piccolo, ma fondamentale, passo in avanti». Un lavoro di squadra, quindi, nel segno della transizione ecologica.
I Comuni che fanno parte della rete di “Concerti” sono Bene Vagienna, Bastia Mondovì, Carrù, Castelletto Stura, Cervere, Cigliè, Clavesana, Dogliani, Farigliano, Genola, Lequio Tanaro, Magliano Alpi, Margarita, Montanera, Morozzo, Narzole, Piozzo, Rocca Cigliè, Rocca de’Baldi, Salmour e Sant’Albano Stura.