Approvato, lunedì 18 dicembre, il progetto di fusione da parte delle
Assemblee di Confcooperative Asti-Alessandria e di Confcooperative Cuneo
Lunedì 18 dicembre ad Alba, presso il Palazzo mostre e convegni “Giacomo Morra”, si è svolta l’Assemblea Interprovinciale di Confcooperative Asti-Alessandria contemporaneamente a quella di Confcooperative Cuneo segnando un passaggio epocale: la fusione tra le Unioni dei due territori.
Questo è il punto di partenza di una nuova associazione territoriale più forte nella rappresentanza, nella tutela e nell’erogazione dei servizi a favore delle imprese cooperative per affrontare le sfide dei prossimi anni.
Si chiamerà Confcooperative Piemonte Sud e la presentazione pubblica avverrà a marzo 2024.
Alla guida ci sarà Mario Sacco nella veste di Presidente insieme al Vice Presidente Vicario Alessandro Durando, coadiuvati dal Direttore Pietro Cavallero.
I componenti del nuovo Consiglio territoriale, in rappresentanza di Asti e Alessandria, saranno:
Aresca Giovanni, Arnolfo Federico, Balzarotti Ferdinando, Barbero Massimo, Basile Roberto, Bologna Maurizio, Chiapuzzo Marì, Curcio Federica, Mascarino Pierluigi, Mazzola Valentina, Mobrici Filippo, Negrino Claudio, Origlia Stefano, Paradiso Filippo, Pastorino Barbara, Pellitteri Salvatore, Penna Barbara, Pusterla Mauro, Rapetto Barbara, Strocco Monica, Trisoglio Ferdinando.
I Consiglieri in rappresentanza di Cuneo: Bianco Alberto, Bernini Federico, Cane Alessandro, Cerrato Mauro, Clerico Fabrizio, Cogno Lodovico, Colombo Davide Renzo, Cornaglia Tino Ernesto, Dalmasso Brunella, Fenoglio Elena, Gianti Marco, Morello Roberto, Oberto Rosa, Pasqua Barbara, Porcheddu Gian Piero, Quaranta Claudio, Risso Fabrizio, Saglietti Elena, Tallone Paolo, Testa Francesco, Vaccari Chiara.
Con la fusione la compagine sociale avrà numeri significativi, sarà infatti tra le 5 Unioni territoriali più importanti a livello nazionale con:
- 415 Cooperative
- 000 soci
- Un fatturato di 15 miliardi di Euro
- 000 occupati
- Oltre a 8 Banche di Credito Cooperativo, con 140.000 soci, 1.483 occupati e una raccolta diretta di 12 miliardi di Euro
La nuova Unione opererà su un vasto territorio, dal complesso tessuto istituzionale:
- 3 Province
- 511 Comuni
- 3 Prefetture
- 2 Camere di Commercio
- 6 tra ASL e Aziende Ospedaliere
- 10 Consorzi socio assistenziali e Comuni gestori
- 7 Fondazioni bancarie
- 8 Gruppi di Azione Locale
“Il progetto di fusione – dichiara il Presidente Sacco – nasce dall’esigenza delle singole Associazioni di evolvere verso forme di aggregazione coerenti con le trasformazioni in atto nell’attuale momento storico, a livello economico, sociale, istituzionale e associativo; è inoltre evidente l’esigenza di assumere maggiore visibilità rappresentativa in un contesto territoriale in continua evoluzione, sia sotto il profilo economico, sia sotto i profili politico e sociale, che conduce necessariamente verso processi di accorpamento in strutture unitarie che possano, con modalità̀ maggiormente adeguate alla situazione contingente, fungere da veicolo dei valori e degli interessi fondanti la Cooperazione.
L’operazione è rivolta a perseguire anche ragioni di ordine funzionale, quali la semplificazione amministrativa, la conseguente riduzione dei costi e dei tempi necessari agli adempimenti burocratici, l’adozione di un unico statuto, la possibilità̀ di consolidare in un unico bilancio le attività̀ e le passività̀ degli enti coinvolti e di impiegare le comuni risorse per erogare servizi e sviluppare l’attività̀ di rappresentanza, con risparmio e sinergico miglioramento del funzionamento della struttura.”
Queste le parole del Vice Presidente Vicario Alessandro Durando:
“È l’avvio di un’esperienza nuova, con cui sviluppare sinergie nei e tra i settori cooperativi per generare un più ampio sviluppo del nostro movimento a vantaggio dei nostri territori sul lato economico e sociale, portando un valore aggiunto alla comunità operosa e della cura delle realtà in cui operiamo”.