Riforma della professione dei maestri di sci, stamane in Commissione la proposta di legge di Paolo Bongioanni

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Una norma che riscrive e aggiorna la professione dei Maestri di sci in Piemonte, regolata da una legge vecchia di più di trent’anni e risalente addirittura al 1992. È il contenuto della proposta di legge n. 291 Modifiche alla Legge regionale 23 novembre 1992, n. 50, ideata e promossa come primo firmatario dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni.

La proposta è approdata questa mattina all’esame della III Commissione consiliare Economia; industria; commercio; agricoltura; artigianato e montagna, presieduta da Claudio Leone, e ha iniziato così il suo cammino legislativo verso l’approvazione, incassando anche l’appoggio del consigliere Valter Marin che ha aggiunto la sua firma al progetto e sarà relatore di maggioranza in Aula assieme a Bongioanni.

Paolo Bongioanni illustra lo spirito, i contenuti e l’importanza del progetto di riforma, e il suo inquadramento in un più generale disegno di innovazione delle professioni turistiche: «Quella dei maestri di sci è una delle grandi professioni turistiche del Piemonte assieme alla guida alpina, alla guida turistica e all’accompagnatore naturalistico. Di recente, con l’avvento della bici a pedalata assistita, ad esse si è affiancata quella di accompagnatore cicloturistico, che abbiamo normato in Regione e sulla quale stiamo interloquendo con il ministro del Turismo Daniela Santanchè per arrivare a una norma che le regoli a livello nazionale con un albo, comprese le nuove professioni dell’accompagnatore mototuristico ed equestre».

Aggiunge Valter Marin: «Benvenuta questa proposta che interviene anche nei confronti dei giovani che scelgono di intraprendere una professione fra le più importanti nel panorama del turismo montano invernale della nostra regione».

La figura del maestro di sci è fondamentale per l’economia turistica delle località montane piemontesi. «In una regione come la nostra – sottolinea Bongioanniammodernare lo status normativo della professione di maestro di sci è funzionale non solo al momento sportivo ma anche turistico, visto che con l’auspicato arrivo di un innevamento copioso si mette in moto un volano capace di generare un indotto imponente sull’economia turistica delle montagne piemontesi».

La legge sui maestri era obsoleta, ferma a più di trent’anni fa e incapace di recepire le innovazioni intervenute nel frattempo nella tecnica, nella pratica e nell’insegnamento delle discipline sciistiche. «In questo testo – spiega Bongioanniabbiamo raccolto le istanze del Collegio dei Maestri di Sci del Nord Ovest e recepito le loro richieste, che vengono tradotte in uno strumento legislativo al passo con i tempi e che fornirà anche una maggiore preparazione al termine del corso ai neo-maestri appena diplomati».

La nuova normativa prevede infatti che i maestri di sci, durante il periodo della formazione volta al conseguimento dell’abilitazione professionale, una volta superati gli esami relativi ai primi moduli dei corsi tecnico-pratici, svolgano una vera e propria attività di insegnamento condotta sotto la vigilanza dei direttori delle scuole di sci, per un numero minimo di ore che sarà determinato attraverso uno specifico regolamento adottato dal Collegio regionale dei maestri di sci.

Le prossime tappe dell’iter. La III Commissione ha approvato stamane le consultazioni online sul testo, che scadranno il 19 gennaio 2024 e attraverso cui si potranno proporre modifiche e migliorie. Il testo passerà quindi all’esame della VI Commissione (Sport) e della I (Bilancio) per l’approvazione della norma di invarianza finanziaria, posto che il provvedimento non implica alcun onere per la Regione. Dopodiché approderà in Aula.