La promessa semplificazione e le annunciate novità istituzionali per gli Enti Locali si scontrano ogni giorno con l’effettiva realtà messa in campo dal Governo

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Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo

Riceviamo e pubblichiamo

Infatti, dopo mesi di discussione sul terzo mandato per i sindaci in tutti i Comuni, nulla di fatto a quattro mesi dal voto e neppure una posizione politica chiara. Solo la riforma dell’abuso d’ufficio, assolutamente utile e anzi richiesta dai sindaci, sembra forse trovare un approdo, anche se non sappiamo ancora quanto adeguato.

Nel contempo, alla faccia della digitalizzazione, nuovo intoppo burocratico e così tutte le Pubbliche amministrazioni sono bloccate negli acquisti e negli appalti, a seguito del cambio delle modalità telematiche di acquisizione dei codici identificativi di gara: se prima ciò avveniva in modo istantaneo, ora possono occorrere fino a cinque giorni, con quello che ne consegue quando si tratta di forniture o servizi urgenti.

«Pare quasi un accanimento nei confronti degli Enti Locali – dice il sindaco di Saluzzo e Segretario Provinciale del PD cuneese Mauro Calderoni – che, già provati in questi anni dalla riduzione massiccia del personale e dai continui tagli di risorse finanziarie, devono ora dedicare il proprio tempo a pastoie burocratiche anziché all’erogazione di servizi ai cittadini.

Senza contare la perdita di appeal dell’impiego pubblico, ben diverso da come prospettato negli slogan, con stipendi tra i più bassi e, almeno per gli enti locali, con contratti rinnovati dopo anni a condizioni economiche irrisorie. Di questo passo il collasso dei servizi pubblici territoriali appare sempre più imminente».

Mauro Calderoni
Sindaco di Saluzzo e Segretario Provinciale del Partito Democratico