Sanità piemontese in tilt per influenze e Covid: Marello interroga urgentemente l’Assessorato.

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17-09-2019 XI LEGISLATURA - Marello

Da settimane la Sanità piemontese è in tilt per influenze e Covid. Oggi il Consigliere regionale Pd Maurizio Marello ha presentato un’interrogazione a risposta immediata per conoscere quali provvedimenti abbia preso o intenda prendere in merito l’Assessore competente.

Sono ormai noti i numeri degli accessi nelle scorse settimane in alcuni Pronto Soccorso piemontesi apparsi su diversi giornali.

Ecco alcuni esempi riportati dal Consigliere: “All’ Ospedale Mauriziano di Torino, vi è stata una giornata in cui i pazienti da ricoverare erano 54, a fronte di 4 posti letto disponibili: pronto soccorso saturo, molteplici insufficienze respiratorie serie, da ventilare. Situazione similare al Pronto soccorso di Ciriè, con 56 presenti in Dea e barelle terminate, con segnalazione fax al 118, dalle 9 alle 10 dalle 9 alle 12 sono arrivati 70 pazienti. In tutto il Piemonte, poi, vi è stata una “pressione” non solo sui Dea, ma anche sulla guardia medica, sui medici di famiglia e sui pediatri probabilmente dovuta a nuove forme virali influenzali e para-influenzali che peraltro non sono ancora terminate”.

Un quadro, questo, che potrebbe anche dipendere dal calo delle vaccinazioni anti influenzali e covid (a proposito delle quali forse è mancata una vera campagna di diffusione come quella vista negli anni scorsi) ma che ha determinato disagi e forti disservizi per gli utenti, come ha spiegato Marello discutendo l’interrogazione.

L’Assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi ha risposto all’interrogazione: “Nelle scorse settimane ci siamo trovati di fronte ad un’epidemia influenzale aggressiva che ha colpito un gran numero di piemontesi che si sono aggiunti a quelli interessati da Covid, anche se questi ultimi sono in calo. Abbiamo risposto con un importante coinvolgimento di medici di Medicina Generale nella campagna di vaccinazioni e contro il covid e l’influenza e organizzando “Open Day” dedicati. Per quanto riguarda il numero di posti letto disponibili negli Ospedali è previsto un coordinamento centralizzato da parte del DIRMEI: intanto sono stati contrattualizzati i posti letto Covid disponibili in tutte le Asl delle diverse province per soggetti con necessità di ricovero positivi al Covid”.

“Tale emergenza si verifica ciclicamente ogni inverno da decenni per andare incontro poi ad una riduzione del numero delle infezioni con conseguente ritorno alla normalità”, ha concluso Icardi, “In previsione vi è un incremento dei posti letto di area medica per fornire una risposta ai picchi che si verificano periodicamente anche mediante una riconversione di parte dell’area chirurgica verso il “day surgery”. Uno degli strumenti programmatori del piano sanitario va proprio nella direzione di creare un maggior numero di posti letto di area medica che saranno fondamentali in circostanze eccezionali come questa”.