La Struttura Complessa di Radioterapia dell’Ospedale Michele e Pietro Ferrero di Verduno, inaugurata a ottobre 2021, in poco più di 2 anni di vita ha realizzato la presa in carico di oltre 870 pazienti, in un trend di crescita positiva che è rappresentativo della fiducia sempre maggiore accordatale dall’utenza e dai professionisti invianti. Nel 2023 la Struttura è arrivata ad accogliere ben 420 pazienti, segnando un incremento del 21% rispetto al dato 2022 (347 pazienti), con già 33 pazienti avviati a Radioterapia nel 2024.
Il servizio di Radioterapia è nato nel 2021 per la volontà dell’ASL CN2 e dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte di andare a colmare un vuoto di assistenza radioterapica che caratterizzava fino ad allora il Territorio e obbligava inevitabilmente cittadini “fragili” a spostarsi verso i grandi centri urbani per le proprie cure radioterapiche. Da subito la proattività e il supporto della Fondazione Ospedale Alba-Bra è stato (ed è ancora) determinante per la realizzazione e lo sviluppo della struttura, così come i fondi stanziati dalla Fondazione CRC e dalla Regione Piemonte stessa.
Da allora sono sempre in aumento i pazienti e gli specialisti invianti che danno fiducia al presidio “Ferrero” per le proprie cure radioterapiche, anche per la consolidata capacità del nosocomio di offrire, oltre a grande professionalità, un supporto tecnologico all’avanguardia e un’attenzione costante da parte del personale e dell’Azienda tutta all’umanizzazione delle cure e degli ambienti (con giardini terapeutici, arredi e studio dei colori ad hoc).
“L’Ospedale Ferrero è una realtà per certi aspetti unica in Piemonte. Lavoriamo in un ambiente moderno e stimolante. Il fatto che sempre più pazienti scelgano la Radioterapia di Verduno per le proprie cure è motivo di grande soddisfazione perché ci fa capire che stiamo stabilendo un rapporto importante con loro, che va anche al di là della terapia puramente medica” osserva la dottoressa Alessia Reali, Responsabile della Struttura di Radioterapia.
“Quando abbiamo proposto e poi realizzato la struttura di Radioterapia all’interno della rete regionale delle Radioterapie ed in connessione funzionale con il centro di riferimento dell’ASO Santa Croce e Carle di Cuneo, abbiamo in primis guardato alle realtà del Territorio e delle sue persone. Ci sembrava doveroso dare alla nostra utenza la possibilità di curarsi vicino a casa, in un ambiente congeniale ed accogliente e senza dover affrontare lunghi viaggi per ogni seduta di radioterapia. Un grazie alla Fondazione Ospedale che ci è sempre stata vicina e complimenti alla dottoressa Reali per l’importante compito che è stata in grado di assolvere” conclude il dottor Massimo Veglio, Direttore Generale ASL CN2.
Il reparto di Radioterapia dell’ASL CN2 è dotato di un acceleratore lineare Varian True-Beam, che ha le caratteristiche tecniche ideali per la esecuzione di trattamenti a elevata complessità, in cui è necessario somministrare alte dosi di terapia radiante in sedi anatomiche, talvolta non operabili e difficilmente raggiungibili, risparmiando nel contempo i tessuti sani. Possono essere così erogati trattamenti mirati con un numero di sedute sensibilmente inferiore ai trattamenti standard. Il posizionamento ottimale del paziente è garantito da un lettino robotizzato in grado di muoversi in sei direzioni. L’acceleratore è in grado di erogare la terapia sia su bersagli statici che mobili, sincronizzando l’irradiazione con l’atto respiratorio del paziente, grazie a un sistema che identifica l’area da irradiare tenendo conto dei movimenti respiratori della persona. Il risultato terapeutico conseguente è una maggiore probabilità di controllo della malattia, con salvaguardia dei tessuti sani. Il reparto di Radioterapia è dotato inoltre di una TC di centratura di ultima generazione.
L’installazione di questa moderna attrezzatura è avvenuta grazie al supporto della Fisica Sanitaria dell’ASL CN2, diretta dal dottor Lucio Francesco. Il Fisico Sanitario è indispensabile anche durante le fasi terapiche: è questa la figura che si occupa delle verifiche dosimetriche pre-cliniche dei trattamenti radianti, dei controlli di qualità sull’acceleratore lineare e dello studio fisico-dosimetrico dei piani di cura.