La sfida già vinta dall’Alba Calcio è quella dei giovani

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La stagione 2023-24 presentava ai nastri di partenza una serie di sfide molto complesse per l’Associazione Sportiva Dilettantistica Alba Calcio, giovane compagine alla prima esperienza nel campionato di serie D.
Le sfide da vincere, per la compagine rossoblù, a luglio 2023 erano più di una: dall’allestire una prima squadra competitiva con un budget molto contenuto al costruire una Under Na­zionale aggregando i migliori giovani del territorio.
L’obiettivo di farsi conoscere dal calcio semi-professionistico con società blasonate e storiche come Alcione Milano, Sanremese, Lavagnese, Vare­se, Vogherese, Derthona e Bra, facendo bella figura, tenendo alto il nome di Alba nel panorama calcistico nazionale è senza dubbio un aspetto stimolante per gli addetti ai lavori e la piazza.
La società albese ha lavorato con grande impegno, umiltà e fiducia per superare i tanti ostacoli organizzativi e finanziari, prima ancora che tecnici, muovendosi con sapienza e attenzione. Per la panchina della formazione iscritta alla Serie D (Girone A) è stato scelto Fabrizio Viassi, tecnico vercellese che conosce come pochi altri la categoria, abile manager calcistico e fine conoscitore delle dinamiche di mercato, oltre che sapiente formatore di giovani calciatori. Il presidente Giovanni De Bellis è stato affiancato da un gruppo di giovani dirigenti. Nuovi soci, affacciatisi quest’anno in società, hanno supportato la causa con un importante contributo finanziario, per porre le fondamenta di un progetto sempre più ambizioso, che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi con la trasformazione in Società Sportiva Dilettantistica. La segreteria organizzativa è stata impreziosita dall’inserimento in organico di Rosa Casu.
Sono diversi gli aspetti dell’Alba Calcio che catturano l’attenzione di tifosi e appassionati. Su tutti spicca l’età media della formazione allenata da Viassi, tra le più giovani dell’intera Serie D. Fanno parte di questa linea verde tanti calciatori di Alba: Mamadou Dieye, appena ventitreenne ma da sette anni in prima squadra, Leonardo Marangoni, difensore 2004 al rientro in città dopo le esperienze con le giovanili della Juventus e nella Primavera della Salernitana, fra gli aggregati alla prima squadra, già protagonisti con la Juniores, vanno ricordati Emanuele Ribero (portiere in prestito dal Torino), gli attaccanti Jacopo Riverditi, Gracia Sabiti e Mattia Trinchero, Umberto Carrino (l’anno scorso all’esordio nella squadra che vinse il campionato di Eccellenza), Gabriele Derelitto e Beniamino Scagliola (figlio di un albese e cresciuto a Londra, con all’attivo una lunga militanza nel Charlton Athletic FC).
Siamo a febbraio e manca ancora tanta strada per centrare la salvezza, ma i primi bilanci sono positivi. La natura della squadra di non rinunciare mai a lottare emerge in ogni gara. Infatti nonostante l’infortunio di Leonardo Di Salvatore, punta di diamante dell’attacco, costretto a guardare dalla tribuna dalla seconda giornata di campionato causa la rottura del legamento crociato, e i 5 rigori sbagliati in momenti cruciali, il team ha ben figurato nelle prime 26 partite, totalizzando 27 punti. Nell’avvio di seconda parte di stagione, ha conquistato 10 pesanti punti in 7 uscite che la collocano momentaneamente a ridosso della zona salvezza. In un raggruppamento molto equilibrato, l’Alba Calcio guarda alle ultime 12 partite con ottimismo e fiducia, con la certezza di potersi giocare le proprie carte con tutte, grazie anche alla solidità del gruppo.
Nella sessione di mercato di gennaio, il team presieduto da De Bellis si è mobilitato con tre operazioni in entrata di lusso: Steve Yanken Yanken (attaccante belga 2003 ex Standard Liegi e Cagliari Primavera), Luca Crosta (portiere 1998 ex Cagliari che può vantare un penalty parato a Carlos Bacca in Serie A) e Vlad Marin (1995 ex Lazio, Roma, Manchester City a livello giovanile); calciatori con un passato importante, che hanno già dimostrato di poter apportare alla squadra un contributo notevole.

Il tecnico: «Mancano ancora punti per la salvezza ma il percorso è giusto»

Dalle parole di Viassi emerge grande orgoglio per quello che si è visto fino a questo momento, ma non manca la concentrazione: «Sono estremamente orgoglioso del percorso che stiamo facendo con il gruppo dell’Alba Calcio. È vero, mancano ancora tanti punti alla salvezza, ma il percorso è quello giusto». Il tecnico parla anche dell’ambiente congeniale: «Alba è una città straordinaria, l’ambiente giusto per fare questo tipo di calcio; se sapremo avere tutti pazienza, ci toglieremo delle grandi soddisfazioni e, sono certo, aumenteremo l’interesse della città e degli sponsor verso l’Alba Calcio, tradizionalmente seconda dopo l’Albese Calcio 1917». E chiude sottolineando i punti di forza della sua rosa: «Vengo cercato quotidianamente da osservatori e addetti ai lavori, che manifestano interesse per il lavoro che stiamo facendo sui giovani. Abbiamo creato un gruppo coeso, dove i più “anziani” (che sono ragazzi di 23-24 anni) stanno aiutando gli altri a crescere e i giovani si sono inseriti con profonda umiltà, ben figurando quando chiamati in causa. Se sapremo mantenere questo entusiasmo e questa coesione, sono fiducioso nella possibilità di salvarci, dopo un campionato affrontato comunque nel modo “giusto” per la categoria».
Se il lavoro di mister Fabrizio Viassi non può che essere apprezzato, lo stesso discorso vale per il collega Rosario Lo Nano, condottiero della squadra Under 19 e artefice della promozione dell’anno scorso. Il “dialogo” tra lo staff tecnico della Serie D e quello della Juniores è continuo, volto ad agevolare l’inserimento dei giovani in prima squadra. Queste le parole di Lo Nano a riguardo: «Per noi allenatori è una soddisfazione enorme vedere premiare il lavoro quotidiano con l’esordio dei ragazzi in prima squadra (Sabiti, Riverditi, Trinchero, Ribero), e una crescita costante e palpabile in termini di preparazione atletica, esperienza, sicurezza. Ci tengo ad annoverare tra le fila dell’Under 19, oltre a quelli già citati, altri ragazzi che stanno ben figurando: i difensori torinesi Giacomo Solavagione e Davide Mammolenti, e Bonaventura Pagano, acquisito a titolo definitivo dal Padova Primavera a gennaio, il capitano di lungo corso Andrea Rigoni, cresciuto nel settore giovanile dell’Area Calcio e poi ancora Thomas Stabile, Michael Marino, Filippo Grimaldi. Tra i più giovani, il centrocampista Alexandr Tachovski e il portiere Marcos Capello, entrambi nati nel 2007, ma in generale sono tanti i ragazzi che stanno dimostrando impegno e crescita costante nel loro percorso. Al di là dei risultati, potevamo forse raccogliere qualche punto in più su alcuni campi difficili come RG Ticino e Gozzano, ad Albenga, nei due derby con Bra e nelle partite casalinghe con Lavagnese e Albenga, sono molto soddisfatto, perché stiamo riuscendo a dimostrare che, anche con una società giovane alla prima esperienza in serie D, e un budget contenuto, si può fare un calcio sano e valorizzare i giovani di Alba. Sono certo che nel giro di pochi anni vedremo alcuni di questi a livelli decisamente alti».