Giorni di voci, di telefonate, di fibrillazione, ma il presidente della BraServizi-Gruppo Piumatti stoppa tutto sul nascere: “Ringrazio i cittadini per la fiducia, ma la mia priorità è l’azienda di famiglia”.
C’è chi lo ha considerato un outsider, chi lo ha chiamato per complimentarsi, chi per esprimergli fiducia o soltanto per sapere cosa stesse succedendo. Sono stati giorni febbrili per Giuseppe Piumatti, presidente della Bra Servizi-Gruppo Piumatti, finito tra i papabili candidati a primo cittadino. Del resto a lui, Cavaliere di Gran Croce, le sfide piacciono, e l’azienda è nota per la sua capacità di programmazione e di innovazione. A sgomberare il campo da ogni equivoco ci ha pensato lui stesso:”Volevo dichiarare che non ho intenzione di candidarmi a sindaco, non mi candido”.
Lo scandisce e ribadisce due volte e aggiunge: “In questi giorni tanti cittadini mi hanno manifestato la loro fiducia e li ringrazio, ma la mia priorità è l’azienda di famiglia. Sono un imprenditore e un libero cittadino, ho le mie idee e la politica mi piace, ma il mio lavoro è un altro. Se qualcuno però volesse ascoltarmi, sono a disposizione”.
In questi giorni di contatti, di incontri, di fermento c’è una cosa che lo ha colpito. “L’affetto della gente mi ha fatto sentire importante, vuol dire che stiamo lavorando bene e che l’azienda è importante per il territorio perché crea lavoro e indotto”.
L’ultimo pensiero è un gioco, quasi da ‘fantapolitica’. Ma se fosse sindaco? “Non voglio creare problemi, ma sicuramente farei una lista civica con artigiani, imprenditori, gente che conosce la città. Mi piacciono il cambiamento e la trasformazione e proverei ad attuarli, a partire dagli eventi e dalle manifestazioni cittadine, combattendo la burocrazia e un certo modo limitato e frettoloso con cui si guarda a Bra e si affrontano certi problemi come le buche sulle strade, ma è solo un parere, un gioco, non mi candido”.