Langhe e Roero, la candidatura allo sprint finale

Capitale della Cultura 2026: dopo Barolo il roadshow tocca Neive, proclamazione a marzo

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Il tema era chiaro: “Vivere è co­minciare. Langhe Roero: un’altra storia – Laboratorio culturale del domani”. Proprio questa traccia ha caratterizzato gli eventi organizzati per incontrare la cittadinanza e diffondere i contenuti dell’articolato dossier che vede Alba Bra Langhe e Roero in finale nel concorso per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026.
Il Comitato promotore nel corso di questi mesi ha presentato il progetto al territorio ed ha approfondito gli aspetti salienti, per favorire il massimo coinvolgimento e la più ampia condivisione. Per la prima volta le Langhe e il Roero – dopo essere riuscite a fare sistema sui grandi temi economici partendo da un confronto serio, ponderato ma anche visionario – hanno scelto di percorrere una nuova strada, stimolando la creatività e l’intraprendenza dei soggetti pubblici e privati, per avviare un percorso di crescita culturale, coltivare le prospettive future e presentarsi al resto del Paese e al mondo anche come destinazione culturale.
Per questo motivo è stato organizzato un roadshow che ha toccato i centri principali di Langhe e Roero, in vista della presentazione del dossier alla Giuria in un’audizione pubblica che si svolgerà al Ministero della Cultura il 4 e 5 marzo 2024, in una serie di incontri di approfondimento dei progetti di candidatura, mentre la proclamazione ufficiale della Capitale Italiana della Cultura 2026 avverrà entro il 29 marzo 2024.
La sesta tappa del roadshow è andata in scena al Tempio dell’Enoturista – Castello Comunale Falletti di Barolo e ha annoverato ospite d’eccezione il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo assieme al responsabile delle strategie commerciali del Gruppo Bcc Iccrea, oltre che direttore del Centro Studi Fenoglio, Riccardo Corino.
Nel corso dell’incontro (“Vivere è raccontare”) si è parlato di come Langhe e Roero abbiano il potenziale di diventare un’area culturale che rappresenti un benchmark internazionale, promuovendo il turismo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. «È un grandissimo orgoglio – ha dichiarato il sindaco di Alba e presidente del comitato, Carlo Bo – sapere che il nostro territorio è riuscito a entrare nella rosa finale dei candidati a diventare Capitale italiana della Cultura 2026. Una candidatura unica che ha coinvolto 88 comuni evidenziando la nostra capacità di lavorare in sinergia». Il direttore Mauro Carbone aveva ribadito: «Abbiamo un patrimonio artistico e culturale di eccezionale rilievo e una visione interna ed esterna dinamica, senza nostalgie verso il passato ma proiettata verso un futuro prossimo sostenibile».
Questa tappa a Barolo si colloca sulla scia degli appuntamenti che il comitato promotore della candidatura ha già proposto sul territorio, a Canale, Cortemilia, Santo Stefano Belbo, Cherasco e Dogliani, e anticipa le ultime due tappe finali di Neive (oggi, giovedì 22 febbraio), e Bossolasco (mercoledì 28 febbraio) prima del rush finale con le altre 9 città candidate. Chi vincerà? Pare che Alba dovrà vedersela soprattutto con L’Aquila e Rimini.