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Tanti appuntamenti allo Spazio Incontri della Fondazione Crc

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Domenica 24 marzo 2024

SPAZIO INCONTRI FONDAZIONE CRC – Cuneo ore 16.30

LE DONNE DI PUCCINI

Le più belle e celebri arie  d’opera  al pianoforte

Aurellio Pollice pianoforte Paolo Pollice pianoforte

Nel corso del programma del concerto intitolato Le donne di Puccini saranno eseguite trascrizioni delle principali arie d’opera tratte da Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madama Butterfly, Turandot

  1. PUCCINI (1858-1924)

da Manon Lescaut (1 febbraio 1893 Tetro Regio – Torino)
– In quelle trine morbide
– Sola, perduta, abbandonata
da La bohème (1 febbraio 1896 Tetro Regio – Torino)
– Sì, mi chiamano Mimì
– Quando men vo
– Donde lieta uscì
da Tosca (14 gennaio 1900 Tetro Costanzi – Roma)
– Non la sospiri la nostra casetta…
– Vissi d’arte
da Madama Butterfly (17 febbraio 1904 Teatro alla Scala – Milano)
– Un bel dì, vedremo
– Coro a bocca chiusa
– Tu, tu, piccolo Iddio!
da Turandot (25 aprile 1926 Teatro alla Scala – Milano)
– Straniero, ascolta!
– Tu che di gel sei cinta

 

Aurelio e Paolo Pollice si sono diplomati in pianoforte rispettivamente con Sergio Perticaroli al Conservatorio di Roma e con Antonio Ballista al Conservatorio di Milano. Dopo aver vinto, numerosi concorsi pianistici nazionali, importanti, per la loro formazione musicale sono stati gli incontri con i Maestri Vincenzo Vitale, Nunzio Montanari, Massimo Bertucci e Sergio Fiorentino.

Svolgono un’intensa attività concertistica che li ha portati nelle più importanti città italiane per prestigiose società tra cui, Milano Serate musicali, Napoli Associazione Scarlatti, Palermo Amici della Musica, ed in Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Israele, U.S.A. ed in Messico. Hanno eseguito numerosi concerti per pianoforte a quattro mani e due pianoforti e orchestra con celebri complessi come I Solisti di Sofia, I Solisti di Zagabria, la Camerata Russa, l’Orchestra Filarmonica Polacca… e registrato per Radio France, Radio Vaticana, Radio tre, e Radio Clasica e Radio Nacional de Espana.

Ospite di prestigiosi festivals internazionali, il Duo ha, tra l’altro, presentato in prima esecuzione assoluta opere di Anzaghi, Boccadoro, Bosco, Del Corno, Molino, Castiglioni, Lorenzini. Insegnano Pianoforte presso il Conservatorio di Vibo Valentia dove svolgono un’intensa ed appassionata attività didattica Tengono corsi e master classes in Italia ed all’estero (Bulgaria, Romania ed Ungheria) con allievi vincitori di numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali.

Aurelio e Paolo Pollice si sono diplomati in pianoforte rispettivamente con Sergio Perticaroli al Conservatorio di Roma e con Antonio Ballista al Conservatorio di Milano. Dopo aver vinto, numerosi concorsi pianistici nazionali, importanti, per la loro formazione musicale sono stati gli incontri con i Maestri Vincenzo Vitale, Nunzio Montanari, Massimo Bertucci e Sergio Fiorentino. Svolgono un’intensa attività concertistica che li ha portati nelle più importanti città italiane per prestigiose società tra cui, Milano Serate musicali, Napoli Associazione Scarlatti, Palermo Amici della Musica, ed in Austria, Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Israele, U.S.A. ed in Messico. Hanno eseguito numerosi concerti per pianoforte a quattro mani e due pianoforti e orchestra con celebri complessi come I Solisti di Sofia, I Solisti di Zagabria, la Camerata Russa, l’Orchestra Filarmonica Polacca… e registrato per Radio France, Radio Vaticana, Radio tre, e Radio Clasica e Radio Nacional de Espana. Ospite di prestigiosi festivals internazionali, il Duo ha, tra l’altro, presentato in prima esecuzione assoluta opere di Anzaghi, Boccadoro, Bosco, Del Corno, Molino, Castiglioni, Lorenzini. Insegnano Pianoforte presso il Conservatorio di Vibo Valentia dove svolgono un’intensa ed appassionata attività didattica Tengono corsi e master classes in Italia ed all’estero (Bulgaria, Romania ed Ungheria) con allievi vincitori di numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali.

 

 

 

Domenica 7 aprile 2024

SPAZIO INCONTRI FONDAZIONE CRC – Cuneo ore 16.30

Giuseppe Albanese pianoforte

  1. Janacek: Nella Nebbia

(andante, molto adagio, andantino, presto)

 

  1. Schönberg:Sechs kleine Klavierstucke op.19

 

  1. Busoni:  Indianisches Tagebuch (Taccuino indiano)  BV 267

(allegro affettuoso un poco agitato, vivace, andante, maestoso ma andando)

 

  1. Busoni:  n. 2  All’ Italien, in modo napolitano  (da 7 Elegien  BV 249)
  2. Busoni:  n. 4  Turandots frauengemach  (da 7 Elegien  BV 249)

 

  1. Bellini / F. Liszt:  Réminiscences de Norma S.394

 

GIUSEPPE ALBANESE Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Nel marzo 2016 Decca Classics inserisce nel box con l’opera omnia di Bartók in 32 cd la sua registrazione (in prima mondiale) del brano “Valtozatok” (Variazioni). Di recente pubblicazione i Concerti nn.1 e 2 e  “Malédiction” di Liszt per Universal Music.

A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: “Invitation to the dance”, dedicato al balletto e contenente musiche di Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel.

Invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli ribalte internazionali quali – tra gli altri – il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York; l’Auditorium Amijai di Buenos Aires; il Cenart di Mexico City; la Konzerthaus di Berlino; la Laeisz Halle di Amburgo; la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi; la Filarmonica di San Pietroburgo; la Filharmonia Narodowa di Varsavia; la Filarmonica Slovena di Lubiana; la Gulbenkian di Lisbona, ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Stanislav Kochanovsky, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Henrik Nanasi, Anton Nanut, Tomas Netopil, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Alexander Sladkowsky, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb ecc.

Tra i festival, di particolare rilievo gli inviti al Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo, al Castleton di Lorin Maazel (USA), all’Internazionale di Brescia e Bergamo e al MiTo SettembreMusica, alla Biennale Musica di Venezia, oltre al Mittlefest, il Tiroler Festspiele di Erl, il Festival di Colmar, En Blanco y Negro di Mexico City, il Festival di Sintra (Portogallo), il Tongyeong Festival (Corea).

In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e in tutti i più importanti teatri.

Negli ultimi tempi il Mº Albanese si è distinto per essere stato invitato a suonare in tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Teatro Lirico di Cagliari, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il Teatro San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona.

Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta dal Mº Roman Vlad) e Premio speciale al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate) con finali a Londra e Lisbona: un evento definito da Le Figaro “il concorso più prestigioso del mondo attuale”.

Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina.  Attualmente è docente di pianoforte principale al Conservatorio “Maderna” di Cesena.

BaNNER
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