Quando la professionalità e l’esperienza decennale di Paola Mellano, ideatrice e instancabile ricercatrice d’eccellenza al comando di LineaHome a Saluzzo (via Savigliano 109/A, tel. 0175-46241), incontrano la creatività e lo spirito innovativo dell’architetto Barbara Vucusa, il progetto che ne scaturisce è la fotografia perfetta fra passato e presente, sintesi del rinnovamento radicale di un orizzonte domestico, trasformato in tanti ambienti di tendenze, tutti da abitare e vivere… E anche da scoprire, come spiegano le due anime femminili del progetto, Paola Mellano e Barbara Vucusa, affini nelle visioni e intenzioni, che hanno collaborato sinergicamente e reso autentica questa realizzazione.
«Tutto è nato dalla richiesta dei committenti che ci hanno stimolato e incuriosito, portandoci alla scoperta di un palazzo del centro storico di Savigliano dove nel 1888 soggiornò il Duca Amedeo di Savoia. L’affaccio principale della dimora privata “l’Aura” si apre sull’antica piazza al tempo denominata Piazza Vittorio Emanuele II. L’ edificio di appartenenza della famiglia dei proprietari, con una forte permeazione storica data da elementi stilistici e finiture originali d’epoca, ci ha permesso un intervento di progettazione architettonica attenta e scrupolosa, volutamente “immaginata” e studiata per non snaturarne l’essenza. D’altronde sia io che Paola lavoriamo con l’intento di dar vita ad un ambiente in grado di rispecchiare chi lo abiterà ed anche essere lo specchio sincero e veritiero di chi siamo».
E allora architetto Vucusa ci svela quali sono stati i criteri progettuali basilari per affrontare questa ristrutturazione?
«La parola chiave dell’intervento fa riferimento al termine versatilità. Non a caso infatti, varcando l’ingresso della dimora si viene accolti da un pavimento in marmo bianco e nero e dalla signorile eleganza del salone, in cui sono presenti un grande camino con lo specchio ed il lampadario d’epoca. A ciò abbiamo contribuito dando forma un focus progettuale, concentrato sul focolare domestico, espresso dalla cucina, attorno alla quale si è sviluppata l’intera planimetria. Per questo ambiente, e non solo in verità, la sinergia con Paola Mellano e tutto il suo team di LineaHome è stata fondamentale: insieme abbiamo progettato una cucina volutamente importante, in stile neoclassico-chic con il gruppo gas e forni firmati Smeg. Un ambiente contemporaneo, legato a colori e tonalità attuali e “riconoscibili” grazie alle linee decise della cucina stessa, per la quale è stata scelta un’anta non liscia ma bugnata, moderna dalle nuances laccato nei toni del grigio-blu».
Possiamo dire Paola che in questo progetto anche dal punto di vista arredativo c’è stato un dialogo continuo e costruttivo tra lei, il progettista e il proprietario?
«Ritengo che questa attenta e sensibile comunicazione, peraltro normalità per noi di LineaHome, sia servita per non perdere mai di vista le tracce e l’identità di questo luogo. La mia esperienza in questi anni, legata a tante collaborazioni con progettisti e architetti dallo stile unico, mai sovrapponibile, mi ha insegnato quanto sia basilare trovare un equilibrio tra le materie vive dell’architettura e del design, e al contempo ricercare un giusto punto d’incontro fra l’eredità storica e quella estetica che per me, ogni volta, è ancora da scrivere e soprattutto personalizzare. Come in questo caso, in cui con l’architetto Barbara Vucusa si è deciso di non alterare l’impianto planimetrico, ma volutamente riadattarlo alle esigenze di una famiglia contemporanea. Di fronte alla sala da pranzo inoltre è stata progettata e creata una lavanderia, dietro una parete in cartongesso con una porta filomuro rivestita di carta da parati di design…».
Sono tanti gli elementi che definiscono la promenade domestica, vero Architetto?
«Certo. Non possiamo non rimarcare che in quasi tutte le case risalenti al 700 vi era presenza di camere passanti, dunque cieche e poco consone alla vita dei nostri giorni. Ecco allora che si sono progettate suddivisioni armoniche e pratiche in modo da creare zone di disimpegno, dispensa, cabina armadio e la stessa lavanderia…. È stato inoltre aperto un varco per raggiungere la grande stanza situata a nord dell’appartamento, oggi adibita a camera dei ragazzi, mentre chiusa la porta che dal salone portava alla camera studio, ora cameretta della bimba, si accede comunque al corridoio distributivo della zona notte».
Possiamo dire, signora Mellano, che materiali e cromie differenti si sposano fra loro, realizzando un paesaggio indoor che abbraccia l’armonia?
«Assolutamente sì. Insieme, ne fanno un tema, un concetto a cui la vita di ogni giorno non può sottrarsi. E aggiungo che i contrasti di materiali, l’utilizzo delle maxi lastre dalla texture innovativa, l’utilizzo delle carte da parati di Caos Creativo e la nitidezza dei colori fanno da supporto alla meravigliosa scenografia creata dalla boiserie e dalle porte antiche sapientemente recuperate. Anche il parquet a spina è stato levigato e risistemato e riportato così al suo splendore. E poi, nell’ambito che più mi riguarda, con il quale gioco tra istinto ed ispirazione, agli arredi classici già appartenenti alla famiglia ho mixato quelli contemporanei di design (Cattelan, Slamp, Artemide) in grado di definire gli spazi studiati a misura per una famiglia numerosa, briosa, dinamica come tutte quelle dei nostri giorni. Sono felice di questo risultato, ma soprattutto gratificata dall’essere riuscita, giocando in squadra con il mio team, ma anche con l’architetto Vucusa, dell’effetto e del risultato stilistico e arredativo ottenuto: un equilibrato, elegante mix tra antico e moderno, raffinata esaltazione della stratificazione del tempo passato e soprattutto ponte e nuova interpretazione del presente contemporaneo. Questo progetto, si somma e rafforza un instancabile viaggio che anno dopo anno arricchisce di novità e stimoli il mio lavoro, sempre ricco di idee che prendono forma e che sono tangibile espressione della sintonia che vede LineaHome collaborare proficuamente con progettisti, designer, architetti in una missione che pone la creatività al servizio della funzionalità. In fondo, le nostre anime, sempre alla ricerca di energie e alternative, ci spingono a proporre variazioni di stile con la volontà e l’impegno di armonizzare luoghi perfetti in cui vivere ed esprimersi pienamente».
Quindi condividere l’esperienza progettuale è stata per entrambe una bella sfida?
«Molto arricchente perchè siamo due donne che mettono al primo posto la passione nella propria professione, senza dimenticare mai il valore e l’impegno di prodigarsi per accordarsi in piena sintonia con il cliente, le sue esigenze, i suoi desideri. Ed in questo compito siamo aiutate anche dal nostro carattere: non pensiamo mai in termini di problemi, siamo donne realiste e molto ottimiste. E questo ci aiuta!».