Essere competitivi, oggi, in un mercato sempre più complicato e sempre più affollato come quello dei vini significa investire in maniera scrupolosa le risorse a disposizione, siano esse pubbliche o private, per trovare una propria collocazione specifica, ben identificata, non assimilabile ad altre.
In questo senso il Roero ha parecchie frecce da giocare al proprio arco, tali da legare indissolubilmente la propria produzione enologica al territorio in cui ha origine e da garantire un’esperienza capace di fare un tutt’uno di degustazione, paesaggio, cultura. Situato nel cuore delle colline piemontesi del vino, Il Roero fa parte dell’area identificata come paesaggio vitivinicolo “Unesco” e, o attraverso realtà più ampie o attraverso associazioni costituite ad hoc per metterne in risalto elementi caratteristici, ha realizzato e continua a svolgere un intenso lavoro in termini di promozione territoriale: tassello fondamentale dell’Ente turismo Alba, Bra, Langhe e Roero, fa parte del Gal (Gruppo Azione Sviluppo Locale) Langhe e Roero operativo nella valorizzazione dei paesaggi rurali; può contare sul “Parco forestale del Roero”, area protetta a tutela dell’ultimo grande bosco della Pianura Padana; ha costituito il Mercato Ortofrutticolo del Roero per sostenere le produzioni tipiche; ha dato vita al Premio giornalistico del Roero, che incentiva la diffusione della cultura del territorio; si avvale della collaborazione di realtà quali l’Associazione valorizzazione Roero il Distretto del cibo, e i Cavalieri di San Michele del Roero.
Di questo fermento di iniziative che esprimono il dinamismo e l’operosità finalizzate allo sviluppo economico, ambientale, culturale e sociale del territorio, l’Enoteca Regionale del Roero è al tempo stesso punto di sintesi e laboratorio di progettualità.
L’Enoteca Regionale del Roero ha sede a Canale nello storico edificio dell’ex asilo infantile Regina Margherita; è stata fondata nel 1994, intuizione lungimirante dei Sindaci del territorio concordi nell’obiettivo di valorizzare le produzioni vitivinicole del territorio, a partire dall’Arneis docg, legandole alla loro storia e tradizione, con un’attività a servizio delle aziende, soprattutto quelle che si stavano costituendo ad opera di giovani.
Oggi l’Enoteca è presieduta da Marco Perosino, un roerino “docg”, già senatore e attualmente consigliere del Ministro Paolo Zangrillo con delega agli Enti locali che spiega: «Secondo i più recenti studi il vino deve essere proposto nel contesto della sua formazione: la vigna, la cascina, la cantina, il produttore con famiglia e collaboratori, il paese o zona di produzione». Non è certo una novità, questa, per l’Enoteca di Canale che da sempre punta sul «valore aggiunto di far conoscere agli appassionati di enologia, e più in generale ai turisti e ai consumatori l’ambiente in cui il vino è prodotto, al fine di valorizzarlo consentendo di degustarne anche il contesto, l’habitat. Grazie, soprattutto, alla fiducia che continuano a rinnovare gli 11 Comuni soci, posso affermare che abbiamo buone aspettative anche per il futuro».
L’attenzione continua a essere posta sulle degustazioni in Enoteca e nelle cantine, rinnovando, di fatto, uno stile che appartiene all’Enoteca fin dai suoi esordi: «il turismo itinerante con visita dei siti in cui il vino è prodotto», prosegue Perosino, «è in sviluppo dappertutto e marcatamente da noi. L’Enoteca crede molto in questa forma di promozione che continuerà a proporre contestualmente ad approfondimenti e novità che ci consentiranno di crescere». Proprio per accogliere al meglio turisti e appassionati sono in programma, già a partire dalle prossime settimane, corsi di formazione per le aziende, degustazioni per esperti guardando agli eventi di settore, ma anche momenti di festa che permetteranno in-contri informali e più diretti tra produttori e consumatori. Soprattutto sarà fitto di appuntamenti il calendario delle visite guidate con degustazione sia in Enoteca, sia nelle cantine per promuovere le oltre 60 aziende riunite sotto l’egida dell’Enoteca.
E se sorseggiando un bicchier di vino se ne assaporano anche il territorio e le tradizioni, non possono mancare collaborazioni finalizzate alla tutela ambientale come quella avviata con i trifulao roerini legata a cura dei boschi, piantumazione, difesa idrogeologica… per dire davvero all’unisono e guardando alla globalità del territorio e dei suoi valori: Cheers Roero!
Guarene in gara per il “Borgo dei borghi” da sostenere sul sito di Raiplay
C’è un solo comune a tener alta la bandiera del Piemonte tra i candidati a “Borgo dei borghi”, riconoscimento assegnato dall’omonima iniziativa promossa da “Kilimangiaro” di Camila Raznovich in onda su Raitre. Si tratta di Guarene, cuore pulsante del Roero e della sua storia.
Fino al 17 marzo tutti possiamo sostenerne la candidatura. È sufficiente registrarsi sul sito Raiplay e poi accedere alla pagina del programma “Borgo dei borghi” nella sezione “Vota il tuo borgo preferito”. I nomi dei borghi in gara sono inseriti in ordine alfabetico. Basterà scorrere fino a Guarene e cliccare su “vota”. Quest’operazione può essere ripetuta ogni 24 ore fino, appunto, al 17 marzo. Forza quindi: un clic al giorno per portare Guarene e, attraverso il comune, tutta la provincia di Cuneo in vetta alla classifica!