Spaccio di crack nel fossanese: in manette 5 senegalesi

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Sono stati inoltre identificati 15 consumatori abituali, tutti ragazzi residenti nel fossanese

Sabato 6 settembre 2014 – 12.00

I Carabinieri della Compagnia di Fossano nei giorni scorsi hanno portato a termine una indagine relativa ad una banda di spacciatori di crack che operava nel fossanese, arrestando 5 cittadini senegalesi responsabili del traffico e dello spaccio della pericolosa sostanza stupefacente.

I militati Fossanesi partendo da alcuni decessi per overdose che si erano verificati a Fossano lo scorso anno, hanno iniziato ad indagare tra i giovani Fossanesi che erano abituali consumatori di sostanze stupefacenti, riuscendo a individuare un nuovo canale di approvvigionamento della droga che faceva capo ad alcuni cittadini senegalesi che abitavano a Fossano e Salmour.

 

L’indagine ha permesso ai militari di Fossano di arrestare in flagranza di reato già nel mese giugno 4 cittadini senegalesi, due abitanti a Torino e altri due a Salmour i quali erano stati sopresi in possessi di 30 grammi di cocaina /crack che era appena giunta da Torino per essere distribuita ai clienti fossanesi.

 

Le indagini, iniziate nel mese di marzo sono proseguite sino alla settimana scorsa ed hanno permesso di individuare  una fitta rete di spaccio che tre senegalesi avevano messo in atto a Fossano rifornendo vari giovani del luogo e di ricostruire i ruoli e le modalità di spaccio e di trasporto dello stupefacente da Torino a Fossano. Inoltre è stato individuato il fornitore e produttore del crack, identificato in un cittadino senegalese, abitante a Torino, 33enne, irregolare sul territorio nazionale, il quale si faceva chiamare con nomignoli ed abitava in un palazzo di Torino affittato da altri connazionali sotto altri nomi. .

 

In particolare, per il trasporto dello stupefacente a Fossano venivano utilizzati cittadini senegalesi compiacenti che in gergo venivano chiamati “cabu cabu” e che erano una sorta di taxisti abusivi che accompagnavano per circa 130 euro a viaggio uno dei sodali del produttore.

 

Sono state accertate più di cento cessioni di stupefacente e identificati 15 ragazzi fossanesi, o abitanti nei dintorni, quali acquirenti e abituali consumatori della sostanza.
Da segnalare, inoltre, che la scaltrezza degli spacciatori era arrivata al punto tale che agli acquirenti facevano consumare il crack direttamente nella loro abitazione all’atto dell’acquisto, al fine di evitare che una volta usciti dal loro alloggio potessero essere fermati dai carabinieri con lo stupefacente. In altri casi consigliavano i consumatori di tenere la dose acquistata in bocca e di ingoiarla all’atto di un eventuale controllo.

 

Tutti i ragazzi fossanesi identificati quali consumatori di crack, la cui età varia da 20 ai 35 anni, sono stati sottoposti a perquisizioni domiciliari ed in casa di uno dei giovani perquisiti è stato trovato un panetto di grammi 100 di hashish che lo stesso nel corso della ricerca da parte dei militari ha tentato di disfarsene gettandolo dalla finestra.

 

L’operazione si è conclusa con l’emissione da parte della Procura della Repubblica di Cuneo di 6 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei predetti senegalesi che sono stati tutti tratti in arresto ad eccezione di uno di essi che nel frattempo si è reso latitante ed è attivamente ricercato sul territorio nazionale. In totale nel corso dell’indagine si è conclusa con 9 arresti tra quelli operati nella fragranza di reato e quelli eseguiti con le predette ordinanze.

 

Redazione