Carcere di Cuneo campo di battaglia, ennesima aggressione al personale

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Tensione nel carcere di Cuneo, dove nel tardo pomeriggio di giovedì un detenuto straniero ha provocato disordini nel terzo piano della casa circondariale di Cerialdo e aggredito due agenti.

Il recluso si è scagliato con uno sgabello, oltre che a calci e pugni.

Con sé aveva anche un pentolino pieno di olio bollente e una lama rudimentale di circa 30 centimetri” con la quale avrebbe cercato di colpire i poliziotti.

I due agenti feriti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Cuneo e dimessi con una prognosi di sette giorni ciascuno.

LO RIFERISCE LA UILPA PENITENZIARI CUNEO

“Se non ci saranno interventi immediati sul sistema carceri e a Cuneo, temiamo davvero che possa succedere il peggio.

Per questo – DICONO DALLA UILPA – ci appelliamo per l’ennesima volta alla Ministro Nordio e al Presidente Meloni affinché si emani, con procedura d’urgenza, un ‘decreto carceri’ che affronti l’emergenza e rafforzi la Polizia penitenziaria, sottorganico di 18mila unità e ormai stremata nelle forze e nel morale, oltre alle altre figure indispensabili per una seria rieducazione del condannato e, parallelamente, si avvii un rapido processo riformatore dell’esecuzione penale, con la reingegnerizzazione delle carceri”.

Il personale è allo stremo delle forze visto anche le tante unità mancanti e nessuno fa nulla, non si può aspettare giugno per i nuovi arrivi dal corso , ma ci vogliono altri agenti, pensiamo da Fossano ad esempio, in missione che vengano ad aiutare i colleghi di CUNEO. BASTA! La situazione dell’organico è drammatica. Il personale è allo stremo delle forze: è stremato e non ce la fa più! Anche a fronte dei turni massacranti il personale è sottoposto a carichi di lavoro mai registrati prima d’ora con conseguente stress psico-fisico. 

La salute dei poliziotti penitenziari è a serio rischio.

LA UILPA chiede un intervento delle autorità politiche presenti sul territorio, in particolar modo del prefetto è in discussione la sicurezza pubblica.

E’ un dovere ed un obbligo intervenire in una situazione cosi’ drammatica cosi’ come e’ un dovere ed un obbligo per  Poliziotti penitenziari residenti in Piemonte e a Cuneo andare a votare soprattutto per le imminenti elezioni per il consiglio regionale.

Se anche i poliziotti utilizzassero il modus operandi dei politici che non muovono un dito davanti alle denunce dei sindacati, non dovrebbero assolvere il proprio dovere elettorale!

Per i gravi motivi sopra illustrati la scrivente OO.SS.sta pensando di indire una Conferenza Stampa davanti l’Istituto penitenziario cuneese con relativo sit-in coinvolgendo tutti i sindacati la cui data sarà comunicata.
Sin da ora tutti gli Organi di Stampa, tutte le Istituzioni, tutti i partiti politici e tutti i cittadini della città di Cuneo sono invitati a partecipare e a sostenere la Polizia Penitenziaria del carcere di Cuneo.